I am Setsuna – Recensione

Marcello Santucci
Di Marcello Santucci Recensioni Lettura da 8 minuti
7
I am Setsuna

Quando meno ce se lo si aspetta, c’è sempre qualcosa del nostro passato che torna a farsi vivo ma, fortunatamente, questa volta si tratta di un videogioco. Square Enix infatti ci propone, dopo una generazione videoludica, un gioco dalle meccaniche ormai perdute dei cari vecchi RPG; sfornato per l’appunto dalla sua Tokyo RPG Factory, Square Enix è orgogliosa di presentarci il suo nuovo titolo: I Am Setsuna.
I-am-Setsuna
Il mio nome è Setsuna

Come possiamo facilmente dedurre dal titolo del gioco, la storia narra le vicende di Setsuna, ma partiamo con il giusto ordine: all’inizio della nostra avventura interpreteremo i panni di Endir, giovane seguace di una gilda di mercenari; il guerriero si presenterà a noi come il classico personaggio “senza parole”, che espellerà sentenze o giudizi solo quando ci troveremo davanti a determinate scelte. Una volta finita la fase di tutorial con lui, andremo a conoscenza della nostra prossima missione, ovvero uccidere una ragazza chiamata Setsuna. Una volta affrontato il viaggio in mare verso le terre natie della ragazza, scopriremo il grave fardello che cade sulla ragazza: Setsuna infatti dovrà affrontare un lungo viaggio verso terre lontane dove, a compimento del suo viaggio, verrà sacrificata per distruggere le ondate di mostri che stanno attaccando il genere umano e salvando così l’intero mondo.

I-am-SetsunaOld but gold

Il sistema di combattimento di questo gioco porta alla mente cari vecchi titoli sviluppati da Tokyo RPG Factory durante i suoi anni d’oro come Chrono Trigger e Final Fantasy, unite a nuove componenti del genere. In I am Setsuna infatti, oltre alla classica barra dei punti vita e del mana, ne troveremo una che si caricherà e al suo completamento ci darà la possibilità di accedere al menù delle nostre azioni durante la battaglia, nel quale possiamo trovare in alto la possibilità di lanciare un attacco classico di arma bianca, al centro la possibilità usare abilità speciali da danno in mischia, danno magico, bonus per gli alleati, indebolimenti per gli avversari, cure e chi più ne ha più ne metta; in basso troveremo l’opzione di accesso agli elementi. Ora starete pensando: “Marva ma come si esce dai combattimenti senza un pulsante dedicato?” Non vi preoccupate piccole canaglie fifone, l’accesso alla fuga è dato dall’utilizzo di uno strumento apposito quindi non tremate ma, al contrario, siate coraggiosi e affrontate tutte le vostre battaglie come se fossero le ultime!

Altri due fattori importanti delle battaglie sono dati della disposizione dei nemici e degli stessi alleati nella mappa di battaglia: più i mostri sono vicini e più sarà alta la probabilità che vengano colpiti da un attacco ad area ben lanciato; allo stesso modo più alleati avremo nelle vicinanze, maggiore sarà la possibilità di colpire loro con bonus o cure AOE. L’altro elemento fondamentale durante le battaglie è dato dal Momentum mode: misurato dal modulo sferico accanto agli indicatori di vita e mana, il Momentum si caricherà ogni volta che metteremo a segno un colpo o, viceversa, quando ne subiremo uno. Noteremo che avremo a disposizione il Momentum quando uno dei 3 corni dell’indicatore si illuminerà: durante questa particolare fase infatti, dopo aver usato un attacco bianco o un’abilità, potremo attivare il Momentum per potenziarne il danno se si tratta di una attacco contro i nemici, la cura verso i nostri alleati o un prolungamento di possibili buff/debuff. Ultima cosa riguardante questo caro amico che ci aiuterà a sconfiggere anche i boss più ostinati sta nel fatto che possiamo caricare al massimo tutte e 3 le corna dell’indicatore; questo significa che non potremo abusarne e che dovremo stare attenti nell’usufruirne al momento giusto.

I-am-SetsunaScambia, compra ed equipaggia

Un altro elemento che fa da colonna portante di questo gioco è la meccanica che si nasconde dietro gli equipaggiamenti e le abilità speciali; in I aAm Setsuna, come in tutti gli RPG più famosi, troviamo la possibilità di comprare o creare equipaggiamenti. Oltre alle consuete armi, che saranno diverse ed uniche per ogni personaggio, a fare da padrona nell’unicità del gioco c’è l’equazione Materiali + Talismani + Spritnite = Combo Breaker (e fidatevi, la citazione non è neanche così lontana dalla realtà). Ogni personaggio di base ha accesso a due soli tipi di abilità speciali; queste a loro volta derivano dagli Spritnite, gemme che possiamo trovare nel gioco o che possiamo prendere dopo aver venduto i materiali per la loro creazione ai mercanti di magia nelle varie città. Ora, a completare il cerchio magico, ci sono i talismani, oggetti che potremo equipaggiare ai nostri personaggi e che in base ai loro ranghi e tipologie sbloccheranno al un alto numero di abilità speciali dando la possibilità di rende il gioco più dinamico e personalizzato; tramite questi portafortuna infatti potremo rendere il nostro healer una macchina da distruzione magica e il nostro guerriero più forte un paladino devoto alle cure e alla difesa.

I-am-Setsuna

Poetico all’apparenza

Parliamo ora del comparto creativo del gioco partendo da quello sonoro: questo infatti è davvero d’impatto; non solo riporta alla mente l’epicità delle colonne sonore che hanno contraddistinto i titolo della Square Enix, ma porta  la casa produttrice di un nuovo livello di esperienza armonica. In I Am Setsuna infatti uno degli elementi che caratterizzano il gioco è questa continua nevicata che rende tutta l’esperienza etera e mistica; esperienza che è accompagnata da un ottimo comparto sonoro ma non altrettanto artistico: questo infatti si trova in due dimensioni completamente differenti da quella illustrativa e quella in-game; nelle illustrazioni infatti le cromie usate sono a dir poco divine dati gli ottimi passaggi cromatici da colori freddi a caldi, saturi e desaturi che vanno a caratterizzare al meglio l’ambientazione e i personaggi stessi. Questa caratterizzazione però si perde nei personaggi poco dettagliati data la scelta stilistica dell’avventura ingame che porta tutto in un condizione piatta e poco viva a livello cromatico. Insomma, se non fosse stato per il comparto sonoro, il mio “giovane” cuore creativo si sarebbe rivoltato nella cassa toracica.

I-am-Setsuna

Vecchio stile si, ma…

Diamoci una regolata (come si suol dire)! Come per il comparto artistico, questo gioco pecca nell’essere un titolo troppo legato al passato della cara vecchia Square Enix; oltre la parte visiva infatti il gioco cade nei classicissimi clichè dei vecchi RPG a livello di trama, nel gameplay e nelle animazioni troppo rigide e legnose. Insomma, ci sta che Tokyo RPG Factory abbia voluto sfornare un gioco vecchio stampo ma, arrivati al 2016, mi aspettavo un gioco sì dalle meccaniche classiche ma che fosse almeno creativo nel comparto trama e in quello delle animazioni durante le battaglie.

I am Setsuna
7
Voto 7
Condividi l'articolo
Cresciuto a suon di Game Boy e Sega Master System; Marva non avrebbe potuto far altro che crescere come un NINTENDARO DOC! Ora è qui, insieme a suoi colleghi di GL per darvi il meglio della qualità dal punto di vista grafico e non solo ;)