In controtendenza con i titoli automobilistici contemporanei votati al realismo e alla simulazione, e alle opere dal gusto rétro un po’ troppo ostentato, il team brasiliano di Acquiris riesce a sorprendere il pubblico con un compromesso davvero interessante. Con Horizon Chase Turbo gli sviluppatori hanno fuso l’anima e le meccaniche dei vecchi titoli arcade a telecamera fissa – come lo storico Lotus Exprit Turbo Challenge per Amiga – a un concetto più moderno del game. Il risultato è un piacevole racing game da giocare da solo e con gli amici, che dispone inoltre di diverse modalità per variare quanto basta l’esperienza. Andiamo a studiarlo nel dettaglio!
The world is mine
Horizon Chase Turbo con poche chiacchiere e tanta sostanza ci mette di fronte a 3 tipi di modalità: Tour Mondiale, Torneo e Gara di Resistenza. Nella prima viaggeremo per il mondo in 12 stati, tutti diversi per continente di appartenenza e paesaggi proposti: per sbloccare le tappe seguenti dovremo aggiudicarci trofei nelle varie gare proposte dello stato, accumulando più punti possibile. La modalità torneo si traduce con il classico campionato a punti, dove ogni piazzamento corrisponde a un guadagno di punti in classifica; ovviamente la difficoltà dei tornei è crescente. La Gara di resistenza invece si sbloccherà solamente dopo aver vinto tutti i tornei di livello Esperto, oppure dopo aver completato il tour mondiale.
L’esperienza più intrigante per gran parte del gioco, come avrete capito, è proprio il Tour Mondiale: ogni tappa del tour prevede 4 “blocchi”, tre dei quali composti da tre gare e da una gara bonus aggiuntiva, che se vinta ci farà scegliere dei potenziamenti che saranno applicati a tutte le nostre vetture. Il calcolo del punteggio però si discosta non poco dal modello convenzionale. Per ottenere il massimo punteggio (e il Super Trofeo, inserito oltre ai convenzionali oro, argento e bronzo) non sarà abbastanza arrivare in testa al gruppo dopo i giri previsti, ma dovremo anche raccogliere la totalità dei simbolini azzurri presenti in pista prima di tagliare il traguardo. E se prendiamo tutti i simboli ma arriviamo secondi? Stessa storia. A rompere ulteriormente le uova nel paniere il fattore benzina, che verrà consumata pian piano che macineremo chilometri: questa potrà essere recuperata anche su pista, raccogliendo gli appositi segnalini posti in parti precise del tracciato. Inoltre, la benzina che rimarrà nel nostro serbatoio andrà a contare dei punti bonus che saranno aggiunti al nostro totale.
Un garage da nababbo…
Anche se per chiari motivi di licenze le automobili presenti in Horizon Chase Turbo non sono i classici bolidi che abbiamo imparato a conoscere nei racing game di questa generazione, e ovviamente nella vita reale, i ragazzi di Acquiris per creare le 31 macchine si sono ispirati fortemente ai modelli esistenti. Non potrete non riconoscere le curve di cavalli imbizzarriti che hanno fatto la storia dell’automobilismo! Come è giusto che sia, ogni vettura dispone delle proprie caratteristiche: si differenziano per velocità, tempo di accelerazione da 0 a 100km/h, ma anche per la potenza del nitro, per la maneggevolezza e per il consumo di benzina. Le caratteristiche sono molto importanti, e non fatevi ingannare dal momento in cui sbloccherete i bolidi, perché non sempre la macchina successiva si adatterà al vostro stile di gioco come la precedente… e il feeling in un titolo arcade adrenalinico come questo, è tutto. Come anticipato, le gare bonus vi daranno in premio dei potenziamenti: questi andranno ad aumentare due delle caratteristiche citate, e ne consegue che una macchina a voi non compatibile in un primo momento, possa diventare in futuro la vostra migliore amica!
…E un carrozziere per amico
Guidare sarà tutt’altra storia. Non fatevi ingannare dalla grafica in alcune sfaccettature molto “poligonale”, perché la sfida che Horizon Chase Turbo ci offre è di tutto rispetto. Non solo il sistema “simil-binario” dello spostarci a destra e a sinistra ci farà ridisegnare tutto ciò che abbiamo imparato con le curve nei giochi di questa generazione, ma sarà anche complicato non uscire fuori strada in curva a velocità folle, o evitare i carissimi avversari che ci si piantano davanti proprio nel momento peggiore. Le auto non subiscono danni, e anche i fuori pista più gravi ci vedranno ripartire, senza perdere alettoni… ma perdendo la pazienza e guadagnando qualche anno in più all’inferno. Ad arricchire la sfida, come se non fosse abbastanza, la possibilità di scegliere e sfidare nelle gare il nostro personale record con il sempreverde metodo del “fantasma”. Infine, ma non per importanza, il titolo è fruibile fino a 4 giocatori sulla stessa piattaforma, cosa che potrebbe risultare perfetta per passare felici serate con gli amici, e terminarne altre in modo catastrofico.
L’intera opera è pervasa da un senso dell’umorismo puramente sincero dei giochi creati per divertire: commenti del pilota sotto forma di baloon dopo gli impatti o durante un sorpasso, nomi e descrizioni delle vetture puramente comici, ma anche una colonna sonora spintissima e rievocante i bei tempi andati del “just for fun”. Unendo meccaniche più convenzionali ai giocatori di oggi, ma fondendoli all’anima ruggente degli arcade tanto cari ai più attempati, al netto dei suoi difetti Horizon Chase Turbo si presenta come un’ottima alternativa alla miriade di titoli automobilistici usciti negli ultimi anni. Unica grana viene ritrovata però nel comparto grafico, dove è veramente facile affaticare gli occhi durante le corse, a causa della velocità con cui vengono passati gli elementi su schermo; consigliamo quindi di giocarlo a piccole riprese.