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Hearthstone: Resa dei Conti nelle Maleterre, rivelate le carte del DK in esclusiva

Blizzard Italia ci ha mandato, come era già successo per la scorsa espansione TITANI, quattro nuove carte che usciranno nella nuova espansione Resa dei Conti nelle Maleterre in arrivo il prossimo 14 novembre; vi lasciamo qui il nostro resoconto sull’espansione ed ora bando alle ciance: a noi le carte del Death Knight.

Comuni di livello

Partiamo con il Servitore Manante Agricolo una comune con Forza 4 e costituzione 3 che recita:

Grido di Battaglia: Rinvieni un Non Morto. Mano Lesta: Costa 2 in meno.

Il Servitore possiede doppia abilità e richiede che il mazzo abbia una preponderanza di rune Verdi del Cavaliere della Morte. Per il momento si assesta come un Non Morto medio, indubbiamente di peso se giocato con il bonus Mano Lesta che garantisce uno sconto qualora questo venisse pescato e immediatamente messo in gioco.

Seconda comune, sta volta una magia a costo 1 che ingligge danni a un servitore pari ai tuoi Cadaveri: molto utile in più situazioni considerando che puoi bersagliare anche i tuoi servitori in caso di attivazione di abilità alla morte di questi ultimi.

Epica: iniziamo a fare sul serio

Una magia Epica che a costo 3 ci priverà di un massimo di 8 dei nostri cadaveri ma evocherà un servitore casuale che costa tanto quanti sono stati i cadaveri “rubati”. Utilissima in molte situazioni, del resto il costo basso di attivazione la rende una carta che indubbiamente vedremo nei mazzi del Death Knight.

Woah, Leggendaria!

Chiudiamo in bellezza con un Non Morto Leggendario: Fauce e Zampa che recita:

Alla fine del tuo turno, ottieni 5 Cadaveri. All’inizio del tuo turno consuma 5 Cadaveri per fornire 5 salute al tuo eroe.

A costo 4 questo Servitore offre caratteristiche difensive, lavora da solo e ci curerà. Certo, resta un mero 1/8 ma ci sono infini modi per sfruttare le sue caratteristiche specialmente nelle fasi avanzate della partita.

Tiziano Sbrozzi
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.

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