Alla Gamescom 2016 ho potuto provare The Black Death, survival horror con elementi GdR: secondo voi, la fatica dei due team di sviluppo, rispettivamente Syrin Studios, Small Impact Games, sarà riuscita a coinvolgermi del tutto? Inizio la mia avventura, che definirei una blind run, dato che non conosco assolutamente nulla del gioco, nei panni di un popolano. Nel gioco si possono scegliere diverse classi ma quelle iniziali sono molto “basiche”: popolano, pescatore, fornaio o commerciante, mestieri umili. Mi si avvicina uno degli sviluppatori che mi chiede quale classe avrei voluto provare ed ovviamente rispondo a getto “il Cavaliere”: il ragazzo sorride e mi spiega che la loro intenzione è stata quella di farci iniziare il gioco dal gradino più basso della società che viveva al tempo della Peste Nera, ragion per cui, una volta incontrato un giocatore affermato, in armatura completa magari, si avrebbe avuto la voglia di diventare come lui.
Inizio a prendere confidenza con i tasti: l’ambiente è carino, nulla di eccezionale sotto il profilo grafico, si sente che il gioco è low budget ma non è comunque la grafica che stupisce. Nel gioco posso interpretare il ruolo che preferisco e trattandosi di un survival game, dovrò fare i conti con la fame, la sete ed ovviamente un sistema economico provato dalla carestia. Mi dice sempre lo stesso sviluppatore che il team di sviluppo, ha lavorato fianco a fianco con storici dell’epoca per riprodurre colori, costumi e usanze di quel periodo. Trattandosi di una prova rapida decido di saggiarne i limiti: scopro che posso nuotare ma che una volta uscito sarà zuppo e dovrò trovare un caminetto caldo per scaldarmi. Incontro una guardia, è un Npc, mi manda via perché crede che abbia la peste, afferro un randello e lo colpisco, nasce una scazzottata con il malcapitato che ne esce malconcio, nel complesso il motore fisico risponde bene, se non fosse che qualche colpo di troppo va a vuoto quando si tratta di combattere su diversi livelli come le scale.
Nel complesso The Black Death non mi ha entusiasmato: nonostante sia in early access su Steam da aprile, la versione che ho provato non mi ha convinto. Texture decisamente troppo scarse per un gioco del 2016, motore fisico da rivedere completamente quando si tratta di compiere salti o spostare oggetti. Al momento queste sono le sensazioni che mi ha trasmesso il gioco, spero in un miglioramento da parte del team di sviluppo.