Glimpse One Recensione: quando tutto è in mano al Fato

Ecco la nostra recensione di Glimpse One, un GDR in formato zine di Ursa Minor che ci metterà di fronte al Fato, la forza più potente del cosmo.

Gianluigi Crescenzi
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Gianluigi Crescenzi
Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto...
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Che cos’è il Fato? Durante la storia sono molte le denominazioni e le interpretazioni che gli sono state date, da non confondersi col semplice destino o con la sorte. In questa recensione, andremo a scoprire l’interpretazione dei ragazzi di Sad for Fun, che col loro GDR originale Glimpse One vanno a mettere il Fato proprio al centro dell’esperienza, un fulcro imprescindibile contro il quale si può fare poco o nulla. Il titolo è pubblicato da Ursa Minor (etichetta Grumpy Bear), ed è disponibile sia singolarmente, sia in un bundle con altri titoli come For Thy Lich e Death’s Gambit. Andiamo però a scoprirlo nel dettaglio.

Sopravvivere al Fato

Glimpse One è un gioco di ruolo con master al quale possono partecipare un numero di giocatori che va da 3 a 5, pensato per sessioni oneshot o campagne brevi. L’età consigliata per i giocatori, dati i temi che vengono trattati, è di 14 o superiore. Il sistema di gioco adottato è il Guesstimate, un meccanismo di gioco che unisce narrazione, rischio e intuito, che per certi versi è simile ad una “meccanica di predizione”: praticamente è ispirata vagamente al poker, ma adattata al linguaggio dei giochi di ruolo. Infatti l’unico strumento che i giocatori dovranno procurarsi fisicamente, è una coppia di mazzi speculari da 6 carte.

Procediamo però per gradi. Glimpse One è ambientato in un mondo contemporaneo, dove un’influenza sovrannaturale ed estremamente maligna ha preso il sopravvento devastandolo. Questa, è denominata “Fato“. I giocatori vestiranno il ruolo dei Veggenti, persone che scoprono di avere il potere di vedere il futuro, e addirittura di cambiarlo. Detto così sembra un potere vicino all’onnipotenza, eppure il Fato, interpretato da un altro giocatore, sarà un nemico davvero molto complicato da sconfiggere.

Glimpse One Manual

Le schede dei Veggenti e del Fato non sono lunghissime da creare, tanto che è possibile trascrivere i dati necessari su dei fogli bianchi. Tuttavia è consigliato, per un maggior ordine e controparte visiva, procurarsi le schede stampandole dalla sezione download del gioco sul sito di Grumpy Bear.

Le schede dei Veggenti saranno create prendendo in considerazione alcuni fattori, come archetipo, oggetti, legami, poteri e altro. Quella del Fato sarà un po’ diversa, e comprenderà anche le comparse, l’Entropia e la Profezia, un luogo sicuro da raggiungere, ma del quale i giocatori scopriranno di più solo avanzando nel gioco. Questo schema, con il Fato che non si rivela il classico Master, crea un dualismo narrativo molto interessante: il Fato costruisce minacce e presagi, mentre i Veggenti agiscono cercando di intuire e deviare il corso predestinato.

La teoria, gli agenti, le profezie

Come già detto, Glimpse One si ambienta in un tempo quasi contemporaneo al nostro, in una realtà dove un misterioso evento porterà a parlare di una maledizione, una “Teoria Fatale“, nata da diversi strani incidenti. Questi sono legati alla scoperta di un rinomato fisico, che sembra abbia le potenzialità per riscrivere le leggi dell’universo. Tuttavia sembra che dietro ci sia qualcosa di ancora più pericoloso, sfuggente, inafferrabile, avvolto nel mistero tra numeri e leggi del cosmo. Non passa poco tempo prima che questa forza venga denominata “Fato”, del quale non si sa molto, e soprattutto del quale non si conoscono i veri scopi.

Ma quali sono gli Agenti del Fato? Possono essere di vario tipo, e potranno essere scelti anche prendendo ispirazione da altre opere, che siano agenti naturali, animali, o umani. Un’apocalisse può essere scatenata da qualsiasi cosa. Il consiglio è in ogni caso di prendere in considerazione per il luogo di partenza un posto che sia ben noto a tutti, o magari uno generico di facile inquadratura.

In un panorama che sembra disperato e dove i Veggenti tentano di raddrizzare le sorti, il Fato all’inizio del gioco racconterà ai giocatori una visione speciale, in contemporanea: questa è la Profezia, il luogo che tutti riconoscono e che si rivela l’unica salvezza per il gruppo, nonché la destinazione finale. A ogni Arco Narrativo vengono dati ulteriori dettagli su essa, cosa che incentiva e arricchisce una possibile struttura a campagna breve.

Il cerchio che (non) si chiude

Glimpse One si rivela quindi un titolo molto particolare, bello da giocare, e molto equilibrato tra narrazione e confronto tra giocatori, che rientra nelle tempistiche perfette per una buona oneshot (tra le 4 e le 6 ore circa), o magari per delle brevi campagne unendo diversi Archi Narrativi (i creatori ne consigliano 3). Date le caratteristiche peculiari del titolo, a parte il capitolo dove sono divise le informazioni dei diversi ruoli, è caldamente consigliata la lettura dell’intero manuale da parte di tutti i giocatori prima di affrontare l’avventura – anche perché si tratta di poco più di 40 pagine di una zine.

Da non sottovalutare inoltre il fattore rigiocabilità, spesso uno dei talloni d’Achille dei giochi contemporanei. Dato il modo in cui variano le Profezie, la possibilità di personalizzare mazzo e simboli, e ovviamente le relazioni e il cambiamento dei Veggenti ad ogni partita, Glimpse One è altamente rigiocabile, e con una preparazione molto semplice è anche di “facile digestione” per giocatori alle prime armi.

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Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.