Futurama torna in pompa magna sugli schermi di tutti gli abbonati a Disney Plus. L’ultima stagione è andata in onda nell’ormai “lontano” 2013 dopo ben dieci anni di gloriose avventure, narrate in dieci stagioni e 140 episodi, a cui si aggiungeranno i dieci episodi fin ora previsti di questo Revival, definito Stagione 11. In questa recensione racconteremo il tema generale del plot, senza andare troppo nello specifico onde evitare spoiler.
Tutto è di nuovo possibile
Il tempo dell’intero universo si è congelato, fermo e immobile. Il Professore decide di mettersi in viaggio alla ricerca di Fry e Leela e li trova, non proprio come se li ricordava, dato che i due protagonisti sono vittime di “Vecchiaia Acuta”. A quel punto il Professore si offre di resettare l’universo, all’esatto momento in cui il tempo fu congelato, scongiurando l’arresto dell’universo e di fatto, ringiovanendo tutti.
Leela e Fry accettano quanto il Professore propone: potranno di nuovo essere giovani insieme in un sogno utopistico al pari di Inception di Christopher Nolan, che però è realtà. Fry e Leela di fatto sono invecchiati insieme, e ora vivono una giovinezza da coppia e non più da single. Questo cambia leggermente le dinamiche interne del “trio” composto dai due più il robot pazzoide Bender, ma di fatto il trittico continua a farci ridere come non mai.
L’occasione che ha questa nuova stagione di Futurama è quella di narrarci le cose con un punto di vista differente, dando peso alla coppia di fatto e permettendo di chiudere diversi elementi del passato rimasti in sospeso, come ad esempio la relazione tra Amy e Kif, o “che fine ha fazzo Zapp Brannigan”?
Nuovo mondo, solita allegria
La forza di Futurama è sempre stata quella di anticipare i tempi, portando alla luce novità che nel corso del tempo avremmo visto anche nel nostro mondo, ma oggi le cose sono leggermente diverse. Futurama Stagione 11 parla del nostro presente in chiave futura: ci sono i Bitcoin, sebbene il sistema di mining sia basato su un raro minerale per creare i chip, c’è Mamazone (l’Amazon di Mamma, la Signora dei Robot nel mondo di Fry e Leela) anche se la chiave di lettura di questa mega-multiplanetaria azienda sia differente da quella che conosciamo noi, e a fargli da concorrenza c’è la Planet Express, l’azienda del Professore dove Fry, Leela e Bender fanno i fattorini.
I nostri eroi si muovono dunque su un terreno che conosciamo anche noi, diversamente da quanto accadeva in passato, quando eravamo spettatori passivi di quello che ci veniva mostrato. Inoltre è rimasta inalterata l’armonia generale, l’estetica è esattamente la stessa di dieci anni fa, eccetto qualche piccolo ritocco tridimensionale in alcuni momenti specifici di alcune puntate (non in tutte) dove ad esempio possiamo vedere la nave spaziale della Planet Express in una veste grafica più fluida e dettagliata.
Quello che volevamo
Futurama Stagione 11 apre le porte agli spettatori, vecchi e nuovi: i veterani della serie ritroveranno gli stessi sapori di un tempo, mentre per i nuovi “Futurnauti” sarà un’occasione unica per immergersi in questo universo, conoscere i protagonisti e i personaggi secondari senza lasciare nulla al caso, perfino Babbo Natale!
Futurama è tornato, e lo ha fatto nel migliore dei modi, senza stravolgimenti immensi o cambi di rotta: una serie capace di strappare oneste risate senza però cadere nel banale o nel “già visto”, sebbene, come dicevamo, i temi trattati siano recenti e non più futuristici. Ci sono dei richiami al passato, dove tuttavia tutto viene spiegato in pochi minuti. Di conseguenza il filo conduttore che lega passato e presente viene rispettato, e nessuno spettatore viene “lasciato indietro”.
Veniamo ora alla domanda che ci rimbomba in testa: «vale la pena spendere del tempo per vivere questa nuova stagione di Futurama?» La risposta è “dannatamente si!”, perché è una comicità semplice e funzonale, con un tratto del disegno congruo a tale comicità, un prodotto con tematiche fresche e quel retrogusto di passato che non guasta.