Negli ultimi mesi sono stati tantissimi gli spettacoli, le manifestazioni, i concerti e tanti altri eventi a dover essere rimandati se non del tutto cancellati a causa dell’epidemia da Coronavirus. Non parliamo solamente del mondo videoludico, ma ogni genere di media e non ha dovuto adattarsi a questo momento storico che abbiamo vissuto. Se per certi versi, ora, il mondo comincia a tornare alla normalità, un nuovo fatto accaduto sta “bloccando” molte delle presentazioni che avrebbero dovuto presenziare. Ultima tra queste è l’evento live di Fortnite.
Epic Games ha infatti rimandato al 15 giugno l’evento e al 17 l’inizio della prossima stagione: il motivo? Le proteste che stanno dilagando negli USA, a seguito dell’uccisione di George Floyd, meritano più visibilità possibile. Questo è il principale pensiero di molte compagnie che, negli ultimi giorni, hanno rimandato i propri impegni (vedi Sony con PlayStation 5) per permettere maggior visibilità a un fatto più importante. Queste le parole che la compagnia ha rilasciato sul blog di Fortnite:
I recenti fatti sono un pesante promemoria dell’ingiustizia che abita nella società, dal diniego dei diritti umani fino ad arrivare al razzismo verso le persone di colore. Siamo tutti consapevoli del dolore dei nostri amici, delle nostre famiglie, dei membri del nostro team, dei giocatori e delle nostre comunità. Tutti qui crediamo nell’uguaglianza, nella giustizia e nella diversità, e tutti questi principi sono al di sopra della politica. Noi di Epic Games non vediamo l’ora di portare avanti Fortnite, ma dobbiamo bilanciare bene il lancio della Stagione 3 con il tempo materiale che ogni dipendente del team deve avere per concentrarsi su di sé, sulle proprie famiglie e le proprie comunità. Sappiamo che questi spostamenti arrivano subito ulteriori altri ritardi, e apprezziamo la vostra pazienza e comprensione durante questo periodo complicato.