Final Fantasy XV: Tabata parla dei cambiamenti del gioco e del capitolo 13

Patrizio Coccia
Di Patrizio Coccia News Lettura da 2 minuti

Buone notizie per tutti i fan di Final Fantasy XV. Come siamo a conoscenza il quindicesimo capitolo della fantasia finale è stato letteralmente un successo di vendite e, sopratutto, un’ottimo gioco. Nonostante questo la maggior parte degli utenti non sono andate giù alcune scelte di game design, sopratutto per quanto riguarda l’intero capitolo 13. Andiamo a vedere più nel dettaglio di cosa si tratta.

Per prima cosa Tabata ha voluto precisare che il capitolo 13 non è stato inserito all’ultimo momento senza essere testato a sufficienza, come qualche utente in rete stava cercando di far credere. Inoltre, Il Game Director, ha poi voluto rassicurare i fan sul fatto che i feedback serviranno sì a migliorare l’esperienza di gioco, ma questo non significa che il titolo diventerà completamente differente rispetto alla visione originale. Inoltre i cambiamenti che arriveranno con i prossimi update non influenzeranno solo il capitolo 13. Ecco le parole di Tabata:

La direzione del capitolo 13 è stata una decisione presa deliberatamente dal team di sviluppo. Quando parliamo della giocabilità complessiva del gioco e non della trama, aggiornare il gioco mentre riceviamo i feedback dei giocatori non rende il gioco inconsistente rispetto alla visione del team. Non abbiamo intenzione di realizzare un gioco completamente differente di quello che è stato già consegnato nelle mani dei giocatori. Stiamo facendo dei cambiamenti per poter migliorare ulteriormente l’esperienza offerta dal gameplay per coloro che hanno acquistato e giocato Final Fantasy XV, ma questo non è necessariamente limitato solo al capitolo 13. La storia sarà più facile da comprendere e allo stesso tempo rafforzeremo la connessione tra gli eventi riguardanti questo capitolo.

Cosa ne pensate di tutto questo? Restate connessi con noi per non perdervi nessuna novità.

 

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Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.