FIFA 19 – Provato sulla console ibrida Nintendo Switch

Patrizio Coccia
Di Patrizio Coccia Impressioni Lettura da 6 minuti

Il dualismo tra FIFA e PES ogni anno si fa sempre più forte, con il primo che mette sul piatto un numero di licenze ufficiali davvero impressionante e il secondo che ormai si trova ad arrancare puntando più sulla giocabilità che sui contenuti. Indipendentemente da questo però, siamo stati su a Milano all’open day Nintendo a provare FIFA 19 per Switch. Ronaldo alla Juventus ancora non c’era, ma possiamo dirvi con assoluta certezza che il titolo prende notevolmente le distanze dal suo predecessore, specialmente a livello tecnico. Abbiamo avuto modo di provare il multiplayer in modalità fissa e il single player in quella portatile, con il risultato che appaga l’occhio e mette in risalto le qualità della console. Nonostante un primo approccio abbastanza “problematico” – passare dal giocare su PS4 a Switch infatti non è risultato affatto agevole – siamo riusciti a prendere dimestichezza con i comandi, trovando oltretutto le risposte degli atleti molto precise e dinamiche. Basta indugiare dunque, ecco come abbiamo trovato FIFA 19 nella nostra prima prova.

Le nuove maglie sono sempre le più belle

Con il calcio che pian piano negli anni fa girare sempre più soldi e aumenta vertiginosamente il numero di appassionati, EA non poteva far altro che accontentare la sua fan base con contenuti sempre nuovi e un costante aggiornamento dell’esperienza videoludica. Proprio per questo motivo FIFA 19 per il secondo anno consecutivo arriverà anche su Nintendo Switch, console ibrida che vi permetterà di usufruire del titolo sia in casa che fuori. La critica più grande dello scorso capitolo era stata mossa al motore grafico, nettamente più debole rispetto ai suoi corrispettivi su PlayStation 4 e Xbox One. Come le squadre professionistiche prima dell’inizio della stagione, anche la casa di sviluppo ha dovuto alzare il carico di lavoro, facendo nascere così un nuovo episodio calcistico in grado di avere delle nette migliorie rispetto al suo predecessore. Infatti, vi basterà una rapida occhiata per vedere come il colpo d’occhio sia nettamente superiore, con animazioni molto più veritiere, fedeli alla realtà e una tavolozza di colori davvero appagante almeno dal punto di vista cromatico.

Mentre lo scorso FIFA 18 sembrava quasi spento, come se sfondo e giocatori non fossero coesi l’uno con l’altro, FIFA 19 oltrepassa queste limitazioni tecniche andando a puntellare quanto di negativo visto nello scorso episodio. La pulizia dell’immagine dunque è risultata soddisfacente, dando la possibilità al titolo di sfoggiare il meglio di sé sia per quanto concerne il livello tecnico, sia grafico. Il videogame ovviamente garantirà le caratteristiche tipiche di alcuni dei giocatori più forti al mondo, caratteristiche non solo estetiche legate al viso, ma proprio movenze come l’inconfondibile corsa di Ronaldo e tanto altro. Il prodotto dunque risulta più bello, pulito e graficamente d’impatto, segno evidente e inconfondibile del fatto che EA abbia davvero intenzione di sostenere Switch nel suo percorso di crescita.

0-0 palla al centro

Per quanto concerne il gameplay invece non abbiamo molto da dire, anche perché il tutto è rimasto quasi invariato rispetto allo scorso anno. A parte le movenze e una fisica ulteriormente migliorata, il gioco come al solito punta a un realismo quasi spasmodico, ma ovviamente non si tratta – almeno da quanto emerso dalla nostra prova – del simulatore calcistico definitivo. In generale però la gestione del tiro è stata semplificata rispetto a FIFA 18, ora il tutto si avvicina a quanto visto sulle altre console concorrenti. Il titolo sarà in grado di offrire una sorta di after touch, ovvero un tiro meno frettoloso e più veritiero almeno per quanto riguarda l’esecuzione a livello stilistico. Purtroppo a ora non è ancora stata presentata la modalità Il Viaggio, storyline inserita ormai da due anni all’interno di FIFA. Alex Hunter dovrà continuare a fare panchina su Nintendo Switch, ma questa volta i diritti della Champions League copriranno questa mancanza. La presenza ufficiale della competizione numero uno a livello europeo non solo è da considerare un vero smacco morale per i rivali di PES, ma è il simbolo di quanto il team di FIFA si stia impegnando per dare il meglio del meglio ai propri utenti.

In conclusione possiamo dire che FIFA 19 è già in grandissima forma, pronto a dare il massimo anche per questa stagione. Purtroppo non c’è stato modo di provare Ultimate Team o altre componenti online, ma siamo sicuri che il titolo EA si farà rispettare anche per quello. Settembre si avvicina sempre di più, il calciomercato è ancora aperto e tutto può ancora succedere. Infatti, come ben sappiamo, ci sono tantissimi utenti che si dedicano principalmente alla modalità allenatore, componente ancora non mostrata dalla casa di sviluppo e che ormai merita e necessita una rivoluzione bella e buona, soprattutto dopo aver preso i diritti della Champions poiché le aspettative su tutta l’opera si sono alzate vertiginosamente. Che ci sia aria di rivoluzione? Per adesso questo è quello che sappiamo di FIFA 19, non ci resta che attendere il prodotto finale.

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Patrizio non era ancora nato quando entrarono in casa la Super Nintendo e Super Mario Bros. Pochissimi anni dopo, insieme a lui, arrivò anche la Play Station, e fu tutta un'altra storia. Aveva 4 anni quando a malapena riusciva a tenere il controller tra le mani, ma non mollò più la presa, imparando a giocare a tutti i generi. Appassionato di musica rap, film fantasy, e con un passato da writer, predilige indiscutibilmente i giochi di ruolo, fortemente affezionato alla serie di Kingdom Hearts di cui conserva l'intera collezione, spin-off inclusi.