Far Cry Primal: parlano gli sviluppatori

Giuseppe "Alienz Noble" Ricciardi
Di Giuseppe "Alienz Noble" Ricciardi News Lettura da 2 minuti

Far Cry Primal è ambientato in un’epoca che al giorno d’oggi poche persone conoscono bene: questo è dovuto anche al fatto che non abbiamo alcuna traccia scritta dell’Età della Pietra, per questo ricreare un mondo del genere si è rivelato molto impegnativo per gli sviluppatori.

Queste le dichiarazioni rilasciate all’UbiBlog da Jean-Cristophe Guyot, Creative Director del gioco, su come sono stati realizzati la terra di Oros (ambientazione del titolo), i suoi personaggi ed i massicci animali predatori:

“Per scegliere un’ambientazione ci siamo concentrati sul periodo del Mesolitico” ha detto Guyot. “Questo è il periodo di transizione tra l’uomo visto come cacciatore-coltivatore e quello visto come colono. È il periodo in cui si inizia a possedere terre e ad avere conflitti.”

Riguardo gli animali:

“Quando il giocatore inizierà il gioco non possiederà nulla, quindi ogni animale predatore rappresenta un potenziale pericolo. Successivamente avrete un lupo con cui respingere i predatori più piccoli. Così come si sale nella catena alimentare, così sarà più facile vivere nel mondo di gioco.”

Far Cry Primal

Deduciamo quindi che gli animali, come i lupi, rappresenteranno dei potenziali alleati ed averli al proprio fianco sarà fondamentale per la nostra sopravvivenza. Nell’attesa di ulteriori dettagli, vi ricordiamo che il titolo di Ubisoft uscirà il 23 Febbraio su PC, Xbox One e PlayStation 4.

 

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Entra nel mondo del gaming con Playstation tra i vari Crash Bandicoot, Spyro, Metal Slug e sin da piccolo appassionato di Age of Empires. Poi la conversione ad Xbox con la passione per Halo, passando per Xbox360 fino ad Xbox One. Predilige FPS ed Action/Adventure ma gioca un po' di tutto, tranne i picchiaduro. Titolo preferito: Halo Combat Evolved