Dopo un assordante silenzio che ci aveva quasi fatto scordare della sua esistenza – e dopo il cambio dell’attrice protagonista e di altri interpreti – sul palco della Gamescom 2019 è stato presentato a sorpresa il trailer definitivo di Erica, film interattivo esclusivo per PlayStation 4. Tuttavia i ragazzi di FlavourWorks e London Studio hanno voluto stupirci definitivamente, e sullo stesso palco di Colonia ne è stata annunciata la disponibilità immediata al pubblico. Chiaramente non ci siamo lasciati scappare l’occasione e ci siamo catapultati sul quest’ultimo particolare esperimento di Sony, trovandoci infine piacevolmente colpiti. Non stiamo certo parlando del prodotto dell’anno, ma in ogni caso ci troviamo a parlare dell’ennesima scommessa vinta da parte dell’azienda nipponica, che con la serie di titoli PlayLink sta inanellando sempre più consensi da pubblico e critica. Procediamo però per gradi, ed immergiamoci nell’oscuro ed enigmatico mondo di Erica.
La storia di Erica è anche la nostra
La storia d Erica è un continuo tripudio di collegamenti con la ragazza del presente e la bambina del passato, dove quest’ultima ha subito un forte trauma che l’ha segnata per tutta la vita. Senza voler entrare troppo nel dettaglio per evitare spoiler, dato che trattandosi di un film interattivo la vera esperienza starà nello scoprire l’intera trama passo per passo, vi diciamo solamente che sembra che la giovane ragazza sia in possesso di alcune capacità particolari, ereditate dalla sua defunta madre. La storia prosegue dandoci la possibilità non solo di fare alcune scelte “guidando” la nostra protagonista, ma è anche arricchito di numerosi elementi interattivi, nel vero senso della parola: sfruttando il touchpad del Dualshock 4 (che trova finalmente una grande utilità) oppure la Companion App “Erica App PS4” scaricabile gratuitamente dagli store del vostro smartphone, dovremo interagire in alcuni modi con le nostre mani per effettuare delle determinate azioni, come se fossimo all’interno del film. Eccoci quindi a dar vita alla fiamma di un accendino, a pulire un vetro appannato, o a girare una chiave con le nostre dita. Chiaramente tornano preponderanti le scelte in stile bivio, in base alle quali sceglieremo una “via” precludendone inevitabilmente un’altra, ma anche le scelte che riguardano le nostre risposte e le nostre azioni, anch’esse determinanti per lo svolgimento della storia (attenzione, anche il silenzio è una risposta).
Queste diramazioni in ogni caso non sembrano esageratamente ramificate (tiriamo un sospiro di sollievo, non è un frullato di eventi come Bandersnatch ndr.) e quindi lo scorrimento di tutti gli eventi risulterà assolutamente lineare e privo di pesantezza, ma soprattutto senza doversi arrovellare troppo per scoprire nuove strade durante le run successive alla prima.
Badate bene, si tratta di un film in tutto e per tutto, e di conseguenza non esiste una singola run che vi dia tutte le risposte. Sarà quindi un piacere rigiocare il titolo per scoprire le varie sfaccettatura della trama che si dipana tra dubbi e tensione. Una singola run e la sua durata equivale alla visione di un film, dunque vi consigliamo di giocarla tutta d’un fiato (sarà possibile mettere in pausa e tornare al menù principale, ma non selezionare scene, tornare indietro e cose di quel tipo). Ricordiamo inoltre che il titolo presenta anche i trofei, quindi rigiocare più volte Erica sarà anche divertente non solo per sbloccare tutte le possibili combinazioni, ma anche per aggiungere un trofeo di platino alla propria bacheca, senza troppi sforzi.
L’Oracolo di Delfi
La trama di Erica si attesta su tonalità oscure e esoteriche, senza far mancare lo spiccato dualismo di molte scene che tendono invece a comunicare la pace dei sensi, molto colorate e peculiari (complice anche l’ambientazione scelta per creare la Delphi House fondata dal padre di Erica). Il ritmo thriller del film è altalenante, abbastanza da lasciare il fianco scoperto a qualche difettuccio nella sceneggiatura. Per forza di cose, anche per il fattore legato alle scelte e all’interazione, la tensione scaturita dalle situazioni riesce ad appesantire l’aria, ma mai ad instaurare vero e proprio terrore. L’angoscia invece è palpabile, e forte è la resa di alcune scene, anche abbastanza sanguinolente. La quasi ventisettenne attrice inglese Holly Earl (Beowulf: Return to the Shieldlands; Humans; Cuckoo) è la giovane che veste i panni della protagonista Erica Mason. Nella sua prima apparizione in un videogioco (anche se, all’effettivo, non ha fatto altro che recitare come sempre) si comporta più che bene, un’interpretazione molto buona che lascia ben sperare anche per il futuro della sua carriera. L’intero cast si è comportato discretamente, con solo qualche sbavatura nell’approccio mostrato da un paio di personaggi chiave (che non riveleremo).
Non gridiamo certo al miracolo, ma la produzione nella sua interezza riesce a centrare il punto: una trama tutto sommato intrigante che scorre liscia (nonostante i cambi di ritmo) fino ai titoli di coda tenendoci incollati allo schermo, un senso di appartenenza dato dall’interazione e dalle nostre personali scelte, ed un prezzo davvero basso (solamente 10€) comparabile tranquillamente a quello di una serata al cinema, ma a casa vostra. L’unico neo potrebbe risiedere nella fatica, forse eccessiva, nel creare empatia con la protagonista, caratteristica che avrebbe portato questo film interattivo ad un livello ancora più alto. Tutto sommato, buona la prima.