Ci sono novità a proposito della causa rilasciata da Epic Games contro Apple, iniziata ben sei mesi fa. La denuncia aperta nel Regno Unito da Epic nei confronti dell’altra azienda statunitense non andrà più avanti, nonostante ciò Epic continuerà la sua battaglia contro Apple negli Stati Uniti.
La causa aperta tra Epic ed Apple ha avuto inizio quando Fortnite è stato tolto dall’App Store, perchè il gioco presentava degli acquisti in-game senza che vi fosse una percentuale di profitto anche per Apple. Per questo motivo Epic ha citato in giudizio la famosa azienda americana negli Stati Uniti, presentando anche una denuncia antitrust nel Regno Unito, ed è proprio quest’ultima che non andrà più avanti.
Epic Games non sta affrontando solamente la battaglia contro Apple, ma anche contro Google, e per lo stesso motivo per giunta. Anche il colosso Google ha voluto togliere dal proprio Play Store il gioco Fortnite, sempre a causa degli acquisti in-game, con la sola differenza che Android ha delle regolamentazioni leggermente diverse da quelle di Apple, che permettono di poter installare sul proprio dispositivo delle applicazioni che si trovano anche al di fuori dello Store ufficiale.
Se anche queste due cause sono simili, non sono assolutamente collegate tra loro. La battaglia di Epic contro Google infatti continuerà nel Regno Unito, a differenza di quella interrotta nei confronti di Apple. Epic quindi non si ferma e continua a combattere la propria battaglia contro Apple che, come stabilito anche dal tribunale d’appello della concorrenza, è meglio venga portata avanti negli Stati Uniti.
Ciò che sostiene Epic Games è che l’aver tolto Fortnite dall’App Store di Apple sia una mossa che porta gli sviluppatori ad aggiungere le loro applicazioni negli store così da avere una possibilità competitiva. In questo modo però, caricando la propria app sull’App Store, gli sviluppatori devono accettare di condividere fino al 30% dei guadagni che avrà l’app in questione. Secondo Epic, questo particolare renderebbe più difficile competere in modo bilanciato.
Attualmente altre aziende, tra cui anche Spotify, stanno supportando la causa di Epic rivolta al colosso Apple. Questi sostengono che venga richiesta una percentuale decisamente troppo alta per delle microtransazioni all’interno delle app. Google sostiene invece che tale percentuale sia corretta e che dà garanzia agli utenti che le app siano per loro sicure.
Non ci resta che aspettare di vedere come proseguiranno le cause di Epic nei confronti di Apple e Google nell’arco di quest’anno.