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Diablo IV: Blizzard ci spiega come trovare tutti gli oggetti più rari

Gli oggetti più rari presenti su Sanctuary, il mondo di Diablo IV, sono quelli che hanno come “potere oggetto” il massimale di 820. Siccome ciascuno dei sei Unici Leggendari presenti nel gioco è davvero in grado di stravolgere completamente il modo di giocare il vostro personaggio, Blizzard ha pensato bene di chiarire la questione.

Nei panni di Adam Jackson, capo del designe relativo alle classi di gioco, l’azienda ha esplicato da vicino quali sono questi oggetti e come si ottengono esattamente:

  • The Grandfather: una spafa a due mani unica che ha come affisso “aumenta il tuo danno critico di una percentuale che varia dal +60 al +100%.
  • Doombringer: spada a una mano, capace di conferire, tramite l’affisso Colpo Fortunato un danno ad area attorno al portatore di 5822 danni da Ombra oltre a ridurre il danno dei nemici del 20% per 5 secondi.
  • Harlequin Crest: probabilmente l’elmo più cercato del gioco, capace di conferire una riuduzione del danno subito dal 10 al 20% e dare anche un potenziamento di +4 a tutte le abilità del giocatore.
  • Melted Heart of Selig: un ciondolo capace di conferirre +30% alla risorsa del giocatore, quando si subisce dano si risucchia da 3 a 8% della propria risorsa invece di perdere vita.
  • Ring of Starless Skies: un anello che riduce il costo delle risorse per l’attivazione delle abilità principali dal 8 al 12% fino ad un massimo del 40%.
  • Andariel’s Visage: una percentuale del 15-20% che si sprigioni una nova di veleno capace di infliggere 10077 danni in tutta l’area.

Questi oggetti verranno rilasciati solo da mostri di livello 85 o superiore, e stando alle dichiarazioni del membro di Blizzard la percentuale di ritrovamento di tali rarità è davvero esigua, si parla di uno spot inferiore al 1% al momento della stesura di questo articolo. Sebbene gli Unici Leggendari esistano, richiederanno molto ma molto tempo per essere trovati.

Tiziano Sbrozzi
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.

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