Chernobylite – Recensione, l’horror di The Farm 51 sbarca su console

Dopo aver giocato la versione console, ecco la nostra recensione di Chernobylite, approdato finalmente anche su PlayStation 4 e Xbox One.

Francesco Samperna
Di Francesco Samperna Recensioni Lettura da 7 minuti
7
Chernobylite

Se c’è una cosa che i titoli senza un altissimo budget possono fare, quella è osare, magari toccando anche temi particolarmente spinosi che difficilmente si adattano alla formula dei blockbuster, mettendo nel mentre in campo idee originali pronte a variare il più possibile la propria formula. L’esempio perfetto per questo tipo di titoli è Chernobylite, gioco uscito su PC di cui abbiamo già avuto modo di parlarvi nel corso della nostra recensione (la trovate a questo link), e che finalmente – dopo un leggero rinvio dovuto a dei problemi tecnici – è approdato anche su console. Siamo tornati nelle terrificanti lande della Chernobyl proposta dai ragazzi di The Farm 51 al fine di scoprire in che modo l’opera si comporta all’infuori del mondo computer, e vogliamo parlarvene in questa recensione dedicata proprio alla versione console, quindi PlayStation 4 e Xbox One di Chernobylite. Ovviamente, il titolo è riproducibile anche su PlayStation 5 e Xbox Series X/S, grazie alla funzione di retrocompatibilità delle console next-gen.

Il male di vivere 

Come appena svegliatosi da un brutto sogno, Igor si guarda attorno spaventato e si rende conto di essere all’interno di un incubo senza fine. Tutto ciò che l’aveva motivato ad andare avanti e che lo aveva incentivato a procedere nel suo lavoro sembra essere ormai un lontano e doloroso ricordo. Sono passati 30 anni dal terribile incidente di Chernobyl, ma Igor quelle lande senza vita non le ha mai abbandonate, nella speranza di trovare la verità su quello che accadde davvero la notte del 26 aprile 1986. Grazie alle sue conoscenze da fisico, Igor cercherà proprio di ricostruire gli avvenimenti di quella notte, per ricongiungersi finalmente con la propria amata, scomparsa proprio durante l’incidente.

Chernobylite

L’intrigante trama, che viene messa in scena in modo convincente grazie a una narrazione avvincente, riesce a trasmettere perfettamente il senso di angoscia e di desolazione post-incidente, grazie anche a un ottimo level design e a un’atmosfera generale davvero azzeccata. Il cuore GdR dell’opera riesce poi a coinvolgere perfettamente il giocatore e fa sì che ogni scelta riesca a plasmare in maniera differente l’avventura. Ogni opzione di dialogo e ogni strada intrapresa sfocia in un fiume di possibilità e influenza in modo sostanziale la campagna.

In un territorio devastato come quello in cui è ambientato Chernobylite, diventa subito chiaro quanto sia essenziale trovare e utilizzare al meglio le proprie risorse. Il team di The Farm 51 ha infatti implementato delle profonde meccaniche survival, che permettono al giocatore di immergersi ancora di più in questa terrificante e complessa avventura horror. Banchi da lavoro sparsi per i punti d’interesse permettono di combinare più materiali e risorse per ottenere equipaggiamento e attrezzi migliori. Parte fondamentale del gioco è sicuramente la gestione non solo delle risorse, ma anche del campo base del protagonista. Infatti, Chernobylite presenta un’importante componente gestionale che permette al giocatore di toccare con mano anche quest’altro aspetto della sopravvivenza all’interno della zona devastata dall’esplosione del reattore elettronucleare. Razionare le scorte e prendersi cura dei sopravvissuti sono sì attività secondarie, ma sono importantissime ai fini della progressione.

Un passo indietro

Ciò che salta subito all’occhio in Chernobylite, oltre alla tanto macabra quanto splendida e fedele ambientazione del gioco che abbiamo già citato nella nostra recensione, sono sicuramente le meccaniche action da sparatutto in prima persona e la componente stealth. Grazie a un gunplay ben realizzato e piuttosto soddisfacente, le fasi più movimentate del gioco scorrono lisce e senza intoppi, ma vanno purtroppo a scontrarsi con un livello di sfida decisamente basso, penalizzato soprattutto da una scarsissima varietà di nemici da affrontare. Per coloro che invece puntano ad agire silenziosamente nelle ombre, The Farm 51 ha implementato diverse meccaniche che permettono di costruire interessanti strategie stealth. Anche se piuttosto abbozzata e fortemente penalizzata da un IA decisamente sottotono, in Chernobylite è infatti presente un’importante componente stealth. A parte rarissime eccezioni, al giocatore è lasciata totale libertà d’approccio: starà a voi decidere come affrontare i nemici, se silenziosamente oppure mettendo tutto a ferro e fuoco.

Il confronto con la versione PC del gioco, va purtroppo a evidenziare diverse problematiche per quanto riguarda il lato tecnico. Nonostante infatti nella nostra recensione di Chernobylite su PC avessimo lodato ampiamente il comparto grafico, che specie sulle piattaforme più performanti riusciva a restituire scorci e ambientazioni davvero piacevoli, non è possibile dire lo stesso della versione console, che si avvicina a fatica alla qualità “media” del titolo su PC. Texture a bassa risoluzione e modelli poligonali per nulla all’altezza delle aspettative, insieme a delle animazioni piuttosto legnose, non fanno altro che abbassare, purtroppo, la qualità generale di una produzione davvero interessante e con un comparto ludico ben realizzato.

Il tutto è per fortuna risollevato dal già citato level design, che risulta davvero ottimo e permette di giocare in una fedelissima riproduzione delle zone attorno al reattore di Chernobyl. A far sì che le ambientazioni risultino ancora più suggestive, ci pensa la splendida colonna sonora. All’interno del titolo di The Farm 51, infatti, troviamo diversi brani davvero ispirati, in grado di creare la giusta tensione per tutta la durata del gioco. Il doppiaggio, in lingua inglese, presenta alcune sbavature, ma è tutto sommato in linea con la produzione e, per fortuna, testi e interfaccia sono tutti localizzati in italiano.

Chernobylite
7
Voto 7
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Nato nel mai troppo lontano 2002, la sua immensa passione per i videogiochi nasce quando prende in mano per la prima volta il Dualshock 2. Amante dei titoli action, è sempre alla ricerca di nuovi e luccicanti trofei di platino. Tra una partita e l'altra trova comunque il tempo per un po' di sano binge watching!