Call of Duty: ex sviluppatore si lamenta delle decisioni di Bobby Kotick

Secondo Christina Pollock, ex programmatrice per la serie Call of Duty, le decisioni di Bobby Kotick avrebbero peggiorato la qualità dei giochi.

Alessandro Caredda
Di Alessandro Caredda News Lettura da 2 minuti

Le parole di Christina Pollock, ex programmatrice che ha lavorato alla serie di Call of Duty, sull’operato di Bobby Kotick sono lapidarie. Infatti ha dichiarato che l’operato del CEO uscente di Activision avrebbe reso la qualità dei prodotti rilasciati durante il suo “regno”.

Si sono espressi a riguardo anche altri collaboratori e dipendenti di Activision, dopo aver visto che Kotick, con un buonuscita da 15 milioni di dollari, aveva lasciato definitivamente l’incarico. Le sentenze sono arrivate in massa via social media ma nessuna di queste sembra approfondita come quella espressa da Christina su X.

Le decisioni di Bobby hanno peggiorato i nostri giochi. Nel mio primo mese, è venuto fuori che aveva minacciato di uccidere un dipendente. Nella riunione generale che seguì, nessuno voleva parlare per primo. Quindi ho chiesto il suo licenziamento davanti a tutti.

Kotick ha tiranneggiato per 32 anni dentro Activision in un susseguirsi di scandali che spaziavano dalle minacce di morte alla promulgazione di un ambiente di lavoro tossico e zeppo di favoritismi, in una sorta di replica Fantozziana in cui il CEO poteva tutto e ai dipendenti rimaneva solo il diritto di subire.

Non è ancora chiaro dove l’ex CEO di Activision troverà un nuovo lavoro nel settore videoludico, o se questi scandali gli causeranno qualche grana legale.

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Accanito giocatore di Magic: The Gatering, ha sempre coltivato la sua passione per i videogiochi, per le graphic novels, manga e gadget di ogni tipo. Ama l'horror, tanto da basare la sua carriera da scrittore su quel genere, e spendere per oggetti da collezionismo. Si ritiene piuttosto certo che queste sue passioni lo condurranno sul lastrico.