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Buru – Recensione dell’opera prima di Stephen Wren

Abbiamo scoperto Buru quasi per caso, con un progetto Kickstarter che è partito in sordina ma che ad oggi sta riscuotendo un buon successo. Dopo aver testato approfonditamente le dinamiche di questo interessante board game, siamo ora pronti a svelarvi tutte le caratteristiche di questo Buru nella nostra recensione completa. L’autore del titolo è sicuramente un amante dei paesaggi e della cultura indonesiana, visto che ha deciso di produrre un prodotto che rispecchiasse in maniera profonda e poco banale la cultura e la bellezza di quel territorio. Da questo amore è nata la collaborazione tra Crafty Games e Ketchup Games, una società di giochi indonesiana, così da poter rappresentare anche visivamente e dettagliatamente lo stile di quella meravigliosa terra.

Un viaggio verso Est

I giocatori interpreteranno dei nobili che approderanno su di un isola dell’arcipelago, nella quale dovranno lottare per ottenere sia la stima degli abitanti locali che quella degli dei, così da divenire il governatore del posto. Il gameplay di Buru si dipana in cinque turni in rapida successione, all’interno dei quali i giocatori dovranno gestire bene le proprie risorse e giocare “d’azzardo” contro i propri avversari così da ottenere il predominio in una zona strategica della mappa. Il regolamento semplice del titolo non deve farvi sospettare del titolo, perché seppur i cinque round siano abbastanza veloci da giocare, serve una minuziosa strategia per garantirvi il predominio di quelle terre.

Il titolo è stato pensato per essere giocato da 1 a 4 giocatori (cinque con l’espansione), ognuno dei partecipanti avrà in dotazione la propria scheda giocatore, con due segnalini “pesce” e cinque segnalini “Esploratore”. Il tabellone del gioco, oltre ad essere bellissimo da vedere, contiene le 4 regioni esplorabili e le azioni disponibili; dovremo posizionarci sopra i tre totem dello Spirito, mentre al di fuori del tabellone dovremo posizionare le tre risorse disponibili in gioco, che sono: Ebano, Argilla e delle foglie di Palma. Sempre al di fuori del tabellone andremo a posizionare i tre mazzi “obiettivo” corrispondenti ognuno alle tre divinità che abbiamo posizionato sul tabellone: Gunung (foresta), Manuk (villaggio) e Banyu (spiaggia). A tutto questo dobbiamo poi aggiungere le carte “Anziano” che vanno vicino al Grande Lago, le carte Foresta che sono quelle utili per guadagnare risorse e infine le carte Isolano che garantiranno una certa forza “lavoro”. Probabilmente vi sembrerà che fare il setup del titolo sia una missione lunga e noiosa, ma se manterrete tutto ordinato possiamo assicurarvi che ci si può impiegare un massimo di 5 minuti a preparare il vostro tavolo.

Buru Board Game

Rispolverate la vostra migliore Poker-Face

I cinque turni di Buru sono suddivisi in diverse fasi del giorno, che dettano le possibili azioni che si possono fare. Per prima cosa i giocatori devono posizionare i loro token “esploratore”, uno alla volta e in senso orario in una delle 4 regioni della mappa. Questa prima fase è quella più “divertente” e in un certo senso anche la più complicata, perché giocare male i vostri esploratori potrebbe compromettere la vostra strategia in quel determinato turno. Ogni token esploratore ha nella parte posteriore un numero che determina la “forza” che quel token possiede e che va da 1 a 5. I giocatori dovranno posizionare 4 dei loro Token a turno, come detto prima nei luoghi della mappa; non c’è un limite di token che ogni turno si possono posizionare in un singolo punto della mappa. Una volta che tutti i giocatori avranno posizionato i 4 token sulla mappa, questi si gireranno e si determinerà il vincitore del luogo, partendo sempre dalla foresta e progredendo in senso orario. Una volta che si determina il vincitore del luogo, sommando i numeri sotto i token puntati su quella regione, questo avrà la possibilità di decidere che azione svolgere in quel luogo per primo, occupando uno slot azione e rendendo impossibile fare lo stesso per gli altri giocatori, che dovranno accontentarsi di azioni con capacità sempre decrescenti.

Ogni luogo ha le proprie caratteristiche, ad esempio nella foresta si potranno prendere delle risorse, che come per la spiaggia sono determinate da un mazzo di carte. In questo caso si gireranno le prime 4 carte del mazzo foresta, sulle quali i giocatori potranno vedere cosa possono ottenere. Vincere questo luogo vi garantirà il possesso delle risorse che realmente vi servono, oltre che l’ottenimento in quel turno del totem del posto (vi spiegheremo più avanti il suo scopo). Puntare all’interno di una regione anche solo un token vi permetterà comunque di fare un’azione all’interno di essa, mentre non puntare nessun token vorrà dire saltare completamente quella fase. Il quinto token esploratore verrà lasciato sulla scheda dei giocatori e determinerà quanti pesci (che rappresentano la valuta del gioco) ognuno di essi ha deciso di tenere nella propria borsa. Non c’è da sottovalutare questa risorsa, poiché grazie ad essi si possono acquistare le carte “isolano” e sono utili anche per pagare dei tributi per alcuni dei dell’isola. Dopo aver collezionato i vostri pesci, siamo pronti a partire con il giro delle quattro regioni.

La Foresta e il Gunung Totem: Ogni giocatore che avrà puntato almeno un esploratore in questa regione potrà pescare una carta di questa regione, che garantirà la possibilità di farmare risorse, uguali a quelle mostrate sulla carta. In questo caso, vincere vi permetterà di scegliere per primi la carta con le risorse migliori o le risorse a voi più utili per portare avanti la vostra strategia. A ogni turno, il vincitore della regione avrà diritto di possedere anche il totem corrispondente a questa regione e, se alla fine del turno qualcuno pregherà il vostro totem, voi avrete guadagnato un punto potere (le funzioni dei totem sono tutte uguali).

La Spiaggia e il Banyu Totem:  La seconda regione da risolvere è quella della spiaggia. In questa regione ogni giocatore può reclutare gli isolani. Come per la foresta, i giocatori potranno vedere solamente le prime tre carte del mazzo e sceglierne una o due in base alle azioni e ai pesci disponibili. Vincere in questa regione vi garantirà la possibilità di assoldare l’isolano con l’abilità più forte o l’abilità più aderente alla vostra strategia, oltre che richiedere i favori del Totem. Gli isolani sono diversi tra loro e ognuno, se attivato, vi darà la possibilità di attingere a determinate risorse scritte sulla carta o, ancora, alcuni vi permetteranno di pregare gli spiriti dell’isola in maniera gratuita.

Il Villaggio e il Manuk Totem: La terza regione da risolvere è quella del villaggio. In questa regione ogni giocatore – sempre partendo dal vincitore – potrà attivare i propri Isolani e ottenere i vantaggi che offrono. Il vincitore potrà attivare fino a tre isolani per volta, oppure attivarne meno ma guadagnare dei pesci.

Il Lago Sacro: Quarta e ultima regione di Buru, serve a garantirvi il favore degli spiriti. In questa regione i giocatore potranno scambiare le risorse ottenute nei vari turni di gioco, per ottenere la stima necessaria a vincere la partita. In questa regione oltre a fare uno o più tributi, si possono rivendicare le carte Anziano e prendere il gettone di primo giocatore. Le carte Anziano sono molto importanti, perché vi permetteranno, attraverso modi specifici descritti sulla carta, di guadagnare dei punti extra a fine gioco.

Ognuno dei cinque round si svolgerà in questa maniera, fino ad arrivare all’ultimo giro di tabellone, lì dove ogni giocatore riscuoterà i propri punti, mostrando le carte Anziano e le carte tributo in suo possesso. Il giocatore con il punteggio di “fama” più alto diventerà il governatore di “Buru“.

Buru Board Game

Ukum e Ambelau

Come saprete, attualmente Buru è un progetto che sta raccogliendo un grande successo sulla nota piattaforma di crowfunding Kickstarter; il progetto, oltre ad essere presentato nella modalità base – quella che vi abbiamo descritto poco sopra -, verrà accostato anche a due mini espansioni chiamate rispettivamente Ukum e Ambelau. In questo paragrafo vi descriveremo brevemente in cosa consistono. In Ukum avremo un nuovo spirito da dover pregare, Ukum per l’appunto. Insieme a questo nuovo spirito protettore delle terre di Buru, verranno consegnate ai giocatori dieci carte relative a questa regione, insieme a due carte Anziano, un gettone Decreto Extra (sono i dieci segnalini da porre al centro del tavolo), nuove carte Isolano, una nuova area decreto per il tabellone da aggiungere e ovviamente il Tokem della divinità Ukum. Questa nuova area si troverà praticamente sulla regione del Lago Sacro. Questa espansione consentirà ai giocatori di potersi contendere anche il predominio di questa regione e ogni qualvolta qualcuno pregherà l’area di Ukum, concederà punti vittoria al suo vincitore. Ukum è uno spirito che mira all’armonia e alla pace nel suo territorio. Proprio per questo i suoi isolani prediletti dovranno cacciare i reietti dal proprio territorio, estirpando le radici secche da questo paradiso terrestre.

L’espansione di Ambelau include invece un nuovo tabellone circolare e un altare dello Spirito dell’isola Ibu. Insieme a queste aggiunte si dovranno inserire 10 carte Tributo Ibu, il gettone Spirito Ibu, tre nuovi gettoni Decreto, un nuovo gettone Guida Speciale, una carta Anziano e dei gettoni canoa per ogni giocatore. Questa nuova area dovrà essere posta sul bordo del tabellone principale di Buru, in maniera tale che il segnalino 50 sul tracciato dei punti coincida con questa nuova area. Questa nuova espansione aggiunge brio al gioco, visto che i giocatori dovranno considerare una nuova area che consente una vasta gamma di nuove azioni rispetto al tabellone originale. Alcune garantiscono risorse, altre invece permettono di attivare un isolano, alcune ancora vi daranno l’opportunità di fare un tributo all’isola Ibu, guadagnare dei pesci e così via. Inutile dire che entrambe le espansioni arricchiscono notevole il titolo, migliorandone così la godibilità e anche l’interesse dei giocatori, che una volta padroneggiate le dinamiche base potranno iniziare a stratificare e preparare le proprie strategie di gioco.

Buru Board Game

Conclusione del viaggio

Buru è un titolo che colpisce ogni giocatore che ne entra in contatto per la sua semplicità iniziale e per la sua complessità finale. Le regole che possono sembrare davvero semplici all’inizio vanno a rendere l’esperienza di gioco sempre più divertente e profonda, annoiando difficilmente i giocatori. C’è molta “matematica” in questo gioco, bisogna contare bene le risorse necessarie per raggiungere i propri obiettivi e bisogna essere bravi a ottenere una vittoria nel territorio desiderato. L’obiettivo dei giocatori sarà quello di ottenere il favore della popolazione dell’isola, ma questo non sarà affatto un compito facile; cercando favori nei territori sbagliati si andrà ad accrescere il predominio dei propri avversari, ed è proprio questo intreccio di interazioni che rende Buru un opera prima di tutto rispetto, capace di farvi divertire ed appassionare in pochissimo tempo. La cosa che più ci colpisce ancora oggi è il numero dei punti che sono segnati intorno al tabellone principale (80), un numero che nonostante le svariate partite che abbiamo fatto, non siamo mai neanche minimamente riusciti a raggiungere.

Da non sottovalutare anche la parte delle scommesse che dà quel tocco di imprevedibilità e di brivido in più ad ogni partita. Scommettere su regioni inutili per il tuo gioco, solamente per stoppare la scalata di un avversario, è un elemento che farà infuriare i vostri compagni di gioco. Ogni puntata deve essere studiata e non può essere lasciato nulla al caso. Se pensate che le dinamiche base siano comunque troppo limitanti per il vostro tenore di gioco, allora potete stare certi che con l’espansione Ukum si completa in maniera omogena il titolo, mentre con Ambelau la strategia e l’interattività con le vostre carte e risorse diventa davvero elevata. Proprio per questo vi consigliamo di utilizzare sin da subito la prima espansione e aggiungere in maniera graduale anche la seconda, così da padroneggiare le meccaniche del titolo e non perdervi alcuna sfaccettatura del gameplay. Purtroppo non possiamo esprimerci riguardo la perfezione dei materiali perché abbiamo avuto modo di provare solamente un prototipo di Buru e delle altre due espansioni; nonostante questo, possiamo dirvi che la ambientazioni e la veste grafica sono meravigliose, perfettamente centrate con la storia che ci vuole raccontare e con il mondo del quale ci vuole fare innamorare, un plauso a chi ha curato questa parte.

Buru

7.5

Buru è un titolo semplice ma efficace, con un gameplay ed un tavolo che si spiega in pochi minuti ma che offre una profondità davvero notevole. I giocatori dovranno cavarsela in soli cinque turni, all'interno di un titolo di gestione risorse affascinante, pregno di un atmosfera mistica coinvolgente, una vasta strategia da applicare e qualche piccola dose di gioco d'azzardo a condire il tutto, un'esperienza che saprà sicuramente intrigare molti giocatori.

Alessio Cialli
Eclettico personaggio, ha iniziato la sua carriera videoludica con un Commodore 64. Si consacra nei titoli Platform, Stealth e GDR. Titolo preferito: Alex Kidd in Miracle World "Sega Master System", gioco più vecchio di lui!

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