Trama
La protagonista di questa storia è ovviamente la giovane Buffy Summers. Proprio come nella serie TV, la nostra eroina è ragazza che di giorno vive la vita dell’adolescente media, divisa tra la vita scuola e vita privata, mentre di notte si trasforma in un’implacabile cacciatrice in lotta contro le forze del male. Il vero cambiamento di questo atteso reboot è il periodo storico in cui è ambientato ovvero in una realtà molto più simile alla nostra che a quella del 1992. Questa volta Buffy, affiancata dai suoi amici storici, ovvero Willow Rosenberg, Xander Harris e Rupert Giles, dovrà fare i conti con nemici sempre più ostici, creature demoniache e dovrà vedersela con una terribile minaccia che si nasconde proprio nella sua scuola, ovvero la Sunnydale High School che, come molti di voi sapranno, è costruita esattamente sopra la bocca dell’inferno.
Un volume da non perdere
Disegni dal tratto moderno e diretto affiancati da una trama adrenalinica, scorrevole e ben studiata fanno de “La scuola è un inferno” un ottimo prodotto che farà contenti molti dei vecchi fan e saprà avvicinare al brand anche molti giovani ragazzi che non conoscono le storie della Cacciatrice. Quest’opera non punta sull’innovazione e anzi, come gli appassionati della serie potranno notare, il vero (ed unico) cambiamento reale lo si ha con il contesto storico in cui si svolgono le avventure di Buffy alleggerendo, dove possibile, la storia in modo tale da mettere in risalto i protagonisti della storia. Il fumetto, proprio come a suo tempo fece la serie, mostra anche le fragilità della protagonista divisa tra una vita da studente e quella della spietata cacciatrice di vampiri. La vera forza del fumetto sta nelle fattezze e nella caratterizzazione dei personaggi molto simili (se non uguali) alle loro controparti televisive, così da far scattare nel fan di vecchia data un vero e proprio effetto nostalgia. I villain, proprio come i protagonisti, sono caratterizzati in maniera quasi perfetta e i disegni di Dan Mora donano loro uno stile cupo ma senza risultare troppo creepy, il tutto al fine ultimo di farsi apprezzare anche dai lettori più giovani.