Se qualcuno volesse provare un gioco un po’ fuori dagli schemi ma con meccaniche conosciute e per di più gratis, sicuramente Boid è un titolo che consiglierei. Il gioco, disponibile su Steam come free-to-play, è uno di quei titoli di cui risulta difficile parlare, soprattutto per il suo stile semplice e molto “user friendly“, se così vogliamo definirlo; ma ovviamente il vostro Neidra non si perde d’animo e, armati di mouse e tastiera, andiamo a scoprire questa piccola perla dei giochi di strategia in tempo reale!
Una guerra tra… “girini”?
Sembrerà una cosa strana, quasi comica ed ironica, ma la prima cosa che colpisce del gioco sono assolutamente le nostre unità: io mi sono divertito a chiamarle “girini”, perché sì, vi somigliano parecchio, ma poco importa la loro forma base, poiché essa è solo l’inizio della nostra strategia! Boid funzionerà con le stesse meccaniche base di un qualsiasi RTS conosciuto, solo con alcune differenze: appena iniziata la partita, avremo a disposizione uno spawner, il quale creerà costantemente i “girini” nella loro forma base, pronti per partire alla carica; dopo che avremo accumulato un buon numero di unità toccherà infatti iniziarsi a muovere per prendere il controllo dei modificatori. Questi sono molto simili agli spawner iniziali ma, invece di produrre unità base, trasformeranno queste ultime in unità “evolute”, se così vogliamo definirle. Esse sono di vario tipo e con varie caratteristiche, ma le approfondiremo meglio nel prossimo paragrafo, dedicato all’argomento nello specifico.
Un esercito ben equilibrato
La chiave della vittoria in uno scontro su Boid? Assolutamente la distribuzione e l’equilibrio tra le varie unità evolute. Utilizzando i vari modificatori presenti nella mappa bisogna saper bilanciare i vari ruoli: esistono modificatori che renderanno i nostri girini molto lenti ma altrettanto resistenti, come altri che invece li doteranno di una velocità e di un danno eccezionali a costo di pochissimi punti vita. Ci sono inoltre delle evoluzioni particolari, come i “Gun”: attraverso questo modificatore, le nostre unità potranno attaccare dalla distanza con un sistema di DPS. Ma questi sono solo alcuni esempi dato che esistono ben 7 modificatori diversi e abbiamo nominato solo i 3 più comuni; durante la scelta della mappa di gioco infatti potremo vedere, oltre alla struttura di essa, quali modificatori saranno presenti, in modo da poter iniziare a preparare la propria strategia per assaltare i punti di spawn avversari nel minor tempo possibile!
Movimento negli abissi
Il gioco lascia libera scelta al giocatore sulla tattica da adottare? Quasi. E’ vero che potremo decidere quante unità inviare, in quale momento, come evolverle e quant’altro, ma alla fine tutto il gioco si basa sulla logica delle APM, ovvero le Azioni Per Minuto: per diventare più bravi occorre diventare sempre più rapidi nel compiere le azioni base e passare all’attacco prima che l’avversario abbia modo di difendersi. L’assenza di risorse da raccogliere, limiti di popolazione e quant’altro ha sicuramente reso Boid un ottimo “esercizio propedeutico” per tutti coloro che si volessero avvicinare agli RTS più tosti e competitivi, come uno Star Craft II, Age of Empires o un Command & Conquer; di certo il suo lato free-to-play contribuisce anche sotto questo punto di vista alla sua diffusione e del genere stesso, il quale sembrava esser rimasto relegato ad una piccola nicchia di giocatori a metà tra i competitivi ed i nostalgici, dei quali posso ammettere di fare parte, motivo per il quale ho ulteriormente apprezzato questo titolo.
Colori luminescenti!
Oltre alle simpaticissime meccaniche di gioco, il titolo merita anche un piccolo approfondimento sulla grafica, elemento che mi ha colpito molto per due motivi: il primo è che i colori sono tutti armoniosi, carini e danno un senso di tranquillità anche al giocatore più accanito e sfegatato del genere; il secondo motivo è la funzionalità di questi ultimi ai fini dell’esperienza di gioco stesso, poiché essi contribuiranno a rendere il gameplay facile da seguire, per niente confusionario e, almeno a mio parere, questa è la cosa più importante per la grafica di un gioco, l’essere funzionale ai fini dell’esperienza offerta. Sicuramente Boid ha colto in pieno questo aspetto, proponendosi con una grafica semplice, curata e perfetta per il genere, aiutando anche il giocatore stesso nel riconoscimento istantaneo dei vari elementi sulla mappa di gioco.
In conclusione, Boid è sicuramente un gioco divertente che merita di essere giocato, anche perché provarlo non costa nulla, nel vero senso del termine: esso è in grado di offrire competitività e divertimento, adatto sia a chi già padroneggia il genere degli strategici in tempo reale che ai novizi, aiutando questi ultimi a capire molte meccaniche base anche per altri giochi. Il lavoro svolto da Mokus è stato ben curato e, nella sua semplicità, questo gioco è veramente in grado di divertire più di molti titoli con enormi budget alle spalle, complessi ma che peccano nell’offrire ciò che dovrebbe essere alla base di ogni videogioco: il divertimento.