L’alba di una nuova giustizia: dio quanto aspettavamo questo momento! Perché diciamocelo: sono anni che tutti noi volevamo avere sul grande schermo due delle icone pop più importanti che mai! Batman v Superman: Dawn of Justice è l’incontro/scontro che ci aspettavamo ma anche l’occasione di rivivere sotto un’altra luce (od oscurità) personaggi amati e odiati. Senza peccare di spoiler, vi condurremo in un breve resoconto della nostra esperienza al cinema, facendo anche dei paragoni con il mondo dei fumetti da cui il film prende spunto.
La Trama Della Giustizia
Ripercorriamo sin da subito il passato di Bruce Wayne e la sventura che lo ha reso l’uomo che è oggi: la morte dei suoi genitori. La scena sebbene vista innumerevoli volte è girata come se fosse un fumetto il che pone l’accento su dettagli dapprima quasi trascurati. Dopo questa scena evocativa troviamo un Bruce Wayne adulto che accorre al centro di Metropolis mentre imperversa lo scontro tra l’Uomo d’Acciaio e il Generale Zod. Passano quasi due anni da quello scontro e troviamo un Clark Kent inserito nella società moderna, alle prese con il destreggiarsi tra il giornale per cui lavora, il Daily Planet, la sua relazione amorosa con la bella Lois Lane e ovviamente il costume del super eroe che amiamo. Incontriamo anche un “nuovo” personaggio, Alexander “Lex” Luthor che è a caccia di alcune misteriose pietre verdi, createsi dopo gli eventi del precedente film: ricorderete sicuramente il piano del Generale Zod di trasformare la terra nel vecchio Krypton mediante l’uso della macchina terraformante. L’uso scellerato di quella macchina, sebbene parziale, ha permesso ad alcuni minerali terrestri di assumere conformazione Kryptoniana e il geniale e folle Lex scopre che quei minerali possono ferire significativamente esseri alieni come il nostro Superman. Il film si divide tra la rabbia di Batman nei confronti di Superman per aver portato orrore e tragedia sulla terra, lo sconforto di Superman per l’incomprensione che genera il suo comportamento sulla terra e le trame oscure di Lex Luthor pronto a screditare l’alieno azzurro.
Zack Snyder: Dalla Carta Alla Pellicola
Il produttore e regista Zack Snyder è quello a cui dobbiamo il successo di trasposizione dal fumetto al cinema di moltissimi successi come 300 di Frank Miller, Suker Punch e l’Uomo d’Acciaio. Nelle pellicole del regista statunitense troviamo il perfetto connubio di ciò che un appassionato di novelle grafiche si aspetta, insieme a quello che un normale spettatore vuole vedere: c’è l’azione e c’è il dramma. Il film in questione è senz’altro ben articolato, con inquadrature e richiami suggestivi: un fumetto animato potremmo dire. Spettacolare ed evocativa l’apertura della pellicola con la caduta del giovano Bruce Wayne e la perla della collana che indossava Martha Wayne, sua madre, che gli cade accanto. In tutto il film troviamo citazioni, ammiccamenti e dialoghi che possono entusiasmare il fan dei fumetti e possono dare molte risposte a spettatori comuni. Un eccellente lavoro di trasposizione che speriamo di ritrovare anche in Suicide Squad, The Flash e Aquaman, film in programmazione nei prossimi anni.
Batman: La Rivincita Di Affleck
In tanti rimasero attoniti dalla scelta di avere un Ben Affleck nei panni di Bruce Wayne e poi Batman: non nascondiamo che perfino chi vi scrive pensava al peggio. Bello sbagliarsi nella vita a volte! L’attore è riuscito a superare se stesso, dando una profondità inaudita al personaggio di Bruce Wayne e di riflesso a Batman. Troviamo un uomo arrabbiato, duro e oscuro che anela luce, una luce che sa di non poter raggiungere: le tenebre che lo avvolgono lo nutrono e lo uccidono allo stesso tempo. Venti anni a combattere per le strade di Gotham hanno reso questo crociato incappucciato freddo, calcolatore e poco incline alla mano leggera: punisce con una violenza inaudita i criminali, marchiandoli a fuoco quando meritano una punizione esemplare. Bruce Wayne d’altro canto è schivo con la società, poco incline al divertimento e in generale non è l’anima della festa: rispecchia perfettamente la figura conosciuta negli albi a fumetti. Uno spettacolare Jeremy Irons interpreta il fedele Alfred Pennyworh, maggiordomo, consigliere, amico e “padre” di quello che è il Cavaliere Oscuro. La figura di questo maggiordomo è diversa da quella che molti di voi si aspettano: è un po’ più cinico del solito e meno incline a farla passare liscia al Padron Bruce quando commette degli sbagli. Senza Alfred Batman sarebbe solo, il che lo rende un’ancora di salvezza da non sottovalutare.
Superman: Un Angelo All’Inferno
Il personaggio positivo e sempre sorridente che conosciamo cambia in questa pellicola: la sua onnipotenza è vista da molti sul pianeta terra come una minaccia. Il governo stesso invita Superman a presentarsi sotto una giuria per essere accusato di alcuni crimini ma allo stesso tempo, lo esorta a salvare degli innocenti da morte e distruzione. E’ una figura complessa: da un lato vorrebbe agire, fare del bene, aiutare: dall’altro sente che ogni sua azione viene strumentalizzata come atto politico. Il peso del mondo è sulle sue spalle e spesso si chiede se stia facendo o meno la cosa giusta. Davvero ben strutturato e approfondito, Henry Cavill riesce a dare tantissimo nell’interpretazione di questo eroe.
Batman v Superman: Dawn of Justice Considerazioni Finali
Dopo una doppia visione che ne richiederà sicuramente una terza possiamo dire questo: Il film rasenta la perfezione tra l’appagamento dello spettatore medio e l’appassionato dei fumetti. Per la prima volta vediamo sullo schermo un Batman degno di questo nome e un Superman che ci aveva convinto già nella sua prima apparizione ma che qui si riconferma come un profondo eroe che cambia nel tempo. Unica pecca è la mancanza di ben trenta minuti nella pellicola: scene eliminate per eccessiva durata del film ed eccessiva violenza secondo la censura; tranquilli, ritroveremo i minuti mancanti nel Blu Ray/DVD.