Batman Ninja – Recensione del nuovo film sul Cavaliere Oscuro

Tiziano Sbrozzi
Di Tiziano Sbrozzi - Senior Editor Recensioni Lettura da 4 minuti
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Batman Ninja

Ci siamo: Batman Ninja giunge finalmente in Italia grazie a Netflix. Ad oggi potrete godere di questa pellicola in qualità elevata ovunque voi siate: c’è molto da dire e parecchio da analizzare circa questo incredibile lavoro di produzione svolto magistralmente da Jumpei Mizusaki, regista del film.

Batman Ninja

Bat-feudalesimo

La storia parte nel nostro tempo, con un favoloso scontro tra Batman ed il malvagio Gorilla Grodd: per chi non conoscesse questo pericolosissimo primate, storicamente è un avversario di Flash e di base è dotato di un’intelligenza che supera di gran lunga quella delle menti più brillanti del pianeta terra. Stranamente, il gorilla si trova a Gotham e sta conducendo un esperimento nel manicomio di Arkham; mentre Catwoman tenta di rubare un materiale utile al primate, fa il suo ingresso in scena Batman, che cerca di fermare entrambi. Sfortunatamente il pipistrello è in ritardo e il gorilla riesce ad attivare la sua macchina, che trasporta in un baleno tutti quanti nel Giappone feudale. Non possiamo rivelarvi molto altro circa la trama onde evitare spoiler, vi basti pensare che ci saranno diversi colpi di scena nel corso dell’ora e venticinque del film.

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Bat-Tecnica segreta

Quello che colpisce e stupisce di questo particolarissimo film di animazione è la tecnica utilizzata per realizzarlo: mediante la fusione della classica tecnica di animazione con la computer grafica, troviamo un diverso realismo a schermo, come mai prima d’ora. Il movimento dei protagonisti risulta fluido, tridimensionale al punto che sembra di vedere un film in live action piuttosto che un capitolo di animazione; inoltre, nel corso del film troverete diverse tecniche di disegno tradizionale giapponese, sia per quanto concerne il cielo che appare come un affresco classico di epoca Edo, sia per quanto riguarda una specifica parte della storia che coinvolgerà il Joker (diciamocelo: senza di lui non sarebbe stato lo stesso). Il design dei personaggi ha dello stupefacente: ogni elemento dei protagonisti (e non) è sapientemente realizzato e poco importa dove abbia avuto il tempo o il modo di creare una katana con il paramano a forma di pipistrello, Batman possiede la sua arma a tema e questo è più che soddisfacente alla vista. Nota ibrida è forse la scelta del doppiaggio: Batman e Joker. ad esempio, non sono doppiati dai loro doppiatori storici italiani (Riccardo Peroni per il clown folle e Marco Ballzarotti per Batman) ma piuttosto troviamo Riccardo Rossi nel ruolo di Batman e Marco Mete nel ruolo del Joker; e se questa scelta non stona, data la bravura dei doppiatori in gioco, di certo potrebbe far storcere qualche naso.

Batman Ninja

Bat-Conclusione

Cosa rappresenta Batman Ninja? Probabilmente potrebbe essere considerato una pietra miliare dell’animazione, un punto di svolta, il connubio perfetto tra classico e moderno. La tecnica di realizzazione è davvero formidabile e la profondità di questo sistema lascia spazio all’uso in tutti i campi dell’animazione che potremmo vedere in futuro. La computer grafica, infatti, è da tempo presente nell’animazione, ma mai era stata fusa in questo modo. Sentendo i pareri della critica, è molto probabile che rivedremo presto e in altri contesti l’uso di questa tecnica. Per quanto riguarda il Cavaliere Oscuro, vederlo in questa veste è altrettanto soddisfacente, anche perché, diciamolo, comunque lo si veda, la figura di Batman difficilmente delude.

Batman Ninja
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Voto 8
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Senior Editor
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.