Assassin’s Creed Odyssey, cosa ci aspetta nella nuova epopea Ubisoft?

Simone Lelli
Di Simone Lelli - Editor in Chief Analisi Lettura da 9 minuti

Sono un grande appassionato di Assassin’s Creed. Lo ero quando il sistema di combattimento veniva definito ancora ripetitivo, quando Altair cadeva a ogni arrampicata per dei piccoli bug, o quando Firenze non era nota ai videogiocatori per Ezio Auditore. Origins ha un po’ riscritto le regole del gioco (e questo non è piaciuto a molti), ma la linea presa da Ubisoft per risollevare le sorti di una saga così piena di titoli sembra quella giusta. E’ stato rilasciato pochi giorni fa, infatti, un nuovo teaser di Assassin’s Creed Odyssey, capitolo che sarà ambientato in Grecia. Conoscendo il potenziale di un Assassin’s Creed e un po’ di storia, alcune interessanti teorie balenano alla mente.

Lo studio di sviluppo che ci sta lavorando, assieme a Ubisoft Annecy, è quello di Assassin’s Creed Unity. La paura che però aleggia nell’aria è la tanto odiata cadenza annuale, che già una volta stava per distruggere la saga e ora, salvo miracoli, potrebbe tornare a fare lo stesso.

Partiamo da una premessa: il sottotitolo non è mai stato poco importante. Da Black Flag, ogni Assassin’s Creed ha sempre distinto la sua anima grazie al sottotitolo. Unity, Syndicate, Rogue, Revelations, Brotherhood sono alcuni dei sottotitoli che, ogni volta, distinguevano la grande peculiarità che separava quel capitolo dai precedenti (o successivi). Origins, su tutti, ha proprio narrato la nascita del Credo. L’Odyssey posto dopo il titolo, quindi, ha un elevato peso, non solo spostando tutto in Grecia, ma collegando la saga a possibili periodi storici interessanti. Naturalmente sono teorie contrastanti tra loro, ma nel caso fossero verificate, cosa potremmo trovarci davanti?

Sorvolando un momento sulle meccaniche gameplay, che lasciano ben sperare in qualcosa di nuovo, grazie anche alla voce che gira sui dialoghi con gli NPC, ormai sempre più dinamici e meno robotici, le attese sono tante soprattutto per l’ambientazione.

Innanzitutto premettiamo alcune caratteristiche uscite dalle recenti informazioni trapelate (e quindi non confermate): sembra che da questo Assassin’s Creed saremo in grado di scegliere il sesso del nostro personaggio e, come succede in molti giochi ormai, scegliere se intraprendere storie d’amore con altri personaggi. Sembra inoltre che la scelta del sesso condizionerà la storia, al punto che sarà necessario giocarlo due volte per sbloccare tutto. L’ambientazione uscita dai leak si assesta attorno al 340 avanti Cristo e il protagonista dovrebbe essere uno Spartano, discendente del Re Leonida.

Se osserviamo bene, con Odyssey la scelta degli autori potrebbe ricadere su molteplici possibilità: nella prima, abbiamo la chance di mostrare nel continuum della saga Omero e, quindi, la sua dote di scrittore, oppure mostrare Ulisse e la mitologia che permea il suo mondo. Entrambe però trovano poco riscontro, visto che Assassin’s Creed è una saga nota per la sua veridicità storica e, contando che i libri di Omero sono stati scritti attorno al VIII secolo a.C. e sono ambientati tra il XIV e il XV secolo a.C., i rumor ambientano Odyssey molto più avanti e quindi rovinano questa teoria. Tutto questo porta quindi (e aggiungo purtroppo) ad accantonare le idee che ci balenano in mente come la Guerra di Troia, in favore di cose più recenti, come la battaglia delle Termopili. Ad aggiungere carne sul fuoco (e a creare confusione) è il fatto che si vocifera che questo capitolo sia un sequel diretto di Origins, e quindi veda Bayek come protagonista. Ad aggiungere carne sul fuoco, ricordiamo che il credo nasce attorno al primo secolo a.C., e ambientare il gioco prima prevede una mancanza di esso. Purtroppo non siamo onniveggenti, e quindi per tirare le somme, non ci resta che prendere questi rumor, combinarli tra loro e vedere quali scenari ci aspettano.

Assassin’s Creed incontra Ulisse

Niente credo, mitologia Greca

Questa rimane per me la teoria più interessante ma, allo stesso tempo, meno possibile. Vivere la storia di Ulisse nei panni di un suo compagno, magari lanciandoci in battaglie contro bestie mitiche, sarebbe fantastico. Certo, sposterebbe la lancetta su qualcosa di più fantasy, ma permetterebbe ai giocatori di vivere vicende fantastiche. Strano giocare senza una confraternita, ma Black Flag e Origins ci hanno insegnato che si può fare. Inoltre potremmo trovare un confronto tra le versioni Romane e Greche delle divinità che abbiamo visto nei primi capitoli, magari scoprendo la storia di Minerva e tutto il plot della storia di Desmond.

Le location potrebbero essere quelle dell’Iliade e dell’Odissea.

Questo è Assassin’s Creed!

Credo ante-litteram, ritorno di Darius

La guerra tra Greci e Persiani potrebbe essere un ottimo parco per un capitolo della saga: un’era fatta di tradimenti, guerre, conflitti e assedi, ideale per Assassin’s Creed. Quest’epoca è stata inoltre menzionata nei vecchi Assassin’s Creed. Dario il Grande, dopo aver perso alla Battaglia di Maratona, programmò un assedio per tre anni ma, durante una rivolta in Egitto (vi dice qualcosa?) si ammalò e morì poco dopo, lasciando Serse a regnare.

Abbiamo visto Serse in 300, e abbiamo visto il calcio del teaser, identico a quello di Leonida. Sappiamo inoltre che ad uccidere Serse sarà un assassino di nome Darius, primo utilizzatore della lama celata (come visto in Assassin’s Creed II).

In questo modo quindi, il gioco potrebbe essere ambientato fino all’assedio di Bisanzio nel 477 a.C., puntando a farci giocare un credo ante-litteram, magari già esistente ma senza ancora quei dogmi creati (o ripresi) da Bayek. D’altronde lo stesso protagonista di Origins non crea la confraternita da zero, e questo lascia pensare che le origini che abbiamo vissuto non siano altro che quelle di forma, mentre un gruppo di assassini già esisteva in epoche precedenti (anche perché se andiamo a risalire agli abitanti dell’Eden, andiamo molto indietro).

Le location potrebbero essere il mare Egeo, inserendo anche battaglie navali. Ad ora, questa sembra la teoria più realistica e veritiera, anche se si andrebbe a posizionare prima di Origins.

Il viaggio di Bayek

La Grecia durante i giorni Romani

Se cancelliamo tutto quello che abbiamo detto fin’ora, e prendiamo per vero solo il fatto che controlleremo di nuovo Bayek (addio personaggio con scelta di sesso), allora potremmo vivere la Grecia dei giorni Romani, lasciando Origins come capitolo incipit di tutto. Se andiamo a seguire le voci che parlavano di Origins come il primo capitolo di una trilogia, allora è facile vedere il nesso Grecia nell’epoca Romana e, infine, Roma.

L’idea di vedere la penisola Greca mentre era provincia di Achea, sotto il primo imperatore Augusto, non è così male. D’altronde anche il finale di Assassin’s Creed Origins mostra Aya andare proprio a Roma, quindi le possibilità aumentano. In Origins abbiamo anche visto Cesare, e se in questo ci fosse Augusto, la teoria sulla trilogia dell’Antica Roma sarebbe confermata, andando contro quella dell’Antica Grecia.

E voi, avete qualche teoria? Mentre aspettiamo l’E3 per scoprire questo arcano, vi ricordiamo che poco è noto del gameplay ma che, appena verrà rivelato qualcosa, noi di Game Legends saremo pronti a raccontarvelo. Ci si vede alla Live Streaming dell’E3 2018, sui nostri canali Twitch e Facebook!

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Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.