Un ormai ex lead designer di Apex Legends è stato licenziato da Respawn per via di alcuni commenti razzisti, che erano stati postati su un blog nel 2007, post che è spuntato di nuovo online recentemente. La notizia arriva dallo stesso interessanto, Daniel Zenon Klein, che affida al suo profilo Twitter la notizia e le motivazioni dell’interruzione dei rapporti con l’azienda.
L’azienda è attualmente al lavoro anche ad un nuovo titolo single player che sembra essere un ulteriore progetto insieme al già famoso e ultra scaricato Apex Legends, recentemente uscito anche su Nintendo Switch. Le motivazioni dietro al licenziamento invece sembrano essere appunto legate ad alcuni commenti, dei quali lo stesso autore si era pentito al tempo.
Come anche riportato dal sito TheGamer, lo stesso lead designer si era pentito dei commenti razzisti e sessisti presenti all’interno del post, talmente tanto che anche il capo delle comunicazioni di Respawn, Ryan Rigney, era dalla sua parte. A quanto pare però altre persone non erano dello stesso parere, facendo terminare il rapporto lavorativo lo scorso venerdì.
Tale notizia viene proprio dopo gli scandali che hanno colpito in particolare Activision, che recentemente ha perso anche il director e altri impiegati di Diablo 4, e sembra essere un punto di svolta anche per molte altre aziende, visti gli ultimi casi. Lo stesso lead designer sottolinea come Respawn abbia fatto benissimo a lincenziarlo, nonostante lui possa essere in disaccordo con la decisione.
You may or may not have seen the awful, bigoted things I said in 2007. I wholeheartedly agree that THAT guy should have been fired.
— danielzklein@bsky.social (@danielzklein) August 10, 2021
Le parole scritte sul blog, che erano di natura sessista e razzista, sono state scritte “per avere una reazione”, almeno stando allo stesso Klein, il quale conferma che non credeva assolutamente in quello che ha scritto. Lo stesso lead designer di Apex Legends che è stato licenziato ha poi rilasciato una dichiarazione riguardo l’intere vicenda:
Mi prendo la piena responsabilità delle cose che ho detto, e sono imbarazzato, triste e arrabbiato con me stesso da giovane per aver detto queste cose. Spero sia ovvio che non credo più a queste cose.