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Abandoned e il rinvio dell’app PS5: successe anche a un altro gioco di Blue Box

Con il rinvio dell’app per PS5 da Blue Box Game Studios, i fan in attesa di Abandoned hanno provato ad indagare sulla storia del team di sviluppo in cerca di precedenti. Sorprendentemente, ce n’è uno, stando a quanto trovato da TicTacPaul su Reddit utilizzando WayBack Machine. Questo sito, per chi non lo sapesse, permette di vedere pagine web inattive.

Il ritrovamento più importante consiste in una pagina per Rewind: Voices of the Past, apparentemente il primo gioco dagli sviluppatori. A quanto pare, il Kickstarter del titolo in questione (che si collega all’ormai defunto indirizzo web) è stato cancellato nel 2015 dopo che un investitore privato si è offerto di finanziare lo sviluppo.

Il primo capitolo di Rewind, che Blue Box intendeva rilasciare a scaglioni, avrebbe dovuto intitolarsi Abandoned a sua volta: il Kickstarter menzionava “un teaser giocabile per il prototipo”, che ci ricorda fin troppo bene l’app per PS5 e il relativo rinvio. A quanto pare, il team di sviluppo ha perso il pelo ma non certo il vizio.

Ironia vuole che la versione archiviata della pagina web (14 marzo 2015) parla di un posticipo dovuto a “problemi tecnici”. La descrizione del trailer alludeva a «una versione breve del prototipo di Rewind, in cui vogliamo darvi un assaggio del gioco. Il trailer giocabile è un’esperienza limitata senza gli elementi cinematografici e coinvolgenti. Si tratta più di un teaser.»

A Blue Box Game Studios TIMELINE from TheBlueBoxConspiracy

Il 4 settembre 2015, Blue Box ha dichiarato ufficialmente lo stop allo sviluppo. Il profilo IndieDB di Blue Box continua ad elencare l’annuncio di Rewind, pubblicato prima della sua comparsa su Steam Greenlight insieme a due altri titoli horror, The Lost Tape e The Haunting. Insomma, la voglia di marketing virale c’è sempre stata.

The Lost Tape avrebbe dovuto essere l’idea originale per Rewind, che avrebbe dovuto essere «un gioco di esplorazione in prima persona con molti, molti enigmi e un modo innovativo di risolverli comunicando con varie entità tramite vario equipaggiamento.» Il riassunto spiega che «il concetto è stato rimpiazzato da un’idea da tripla A», con un link alla pagina morta di Rewind.

The Haunting, invece, doveva essere un omaggio «al popolare horror giapponese Fatal Frame» e mirava a «creare lo stesso look combattendo i fantasmi con la fotocamera.» Uno dei primi teaser per The Haunting assomiglia molto al materiale per Abandoned, vegetazione compresa. L’evoluzione in The Haunting: Blood Water Curse lo ha spostato su Steam, dove è ancora in early access.

Lo sviluppo è però passato a un nuovo studio: CreateQ Interactive, che non ha tardato a prendere le distanze dal predecessore. «Vogliamo chiarire che Blue Box Game Studios non sta più lavorando a The Haunting: Blood Water Curse», recita il post su Steam del 9 aprile 2021. «Noi di CreateQ Interactive lo finiremo. Non mancheremo di aggiornarvi presto!»

Abandoned

Quest’ultimo progetto (qui sopra) è ancora, tecnicamente, presente nell’elenco di PlayStation Store, e Blue Box è ancora il publisher; non che conti qualcosa, visto che il titolo non è giocabile. Le tracce di CreateQ Interactive latitano, ma un’altra azienda con un nome simile è presente in Olanda. In quella che ormai siamo sicuri essere una pura coincidenza, anche Blue Box è olandese.

La quasi omonima azienda ha risposto alla probabile tempesta di domande così: «Non abbiamo nulla a che vedere con CreateQ Interactive, Blue Box Game Studios, Kojima, il gioco The Haunting, e Silent Hills.» Non finisce qui, però. TicTacPaul ha anche scoperto un titolo mobile di Blue Box Game Studios, chiamato The Whisperer: A Paranormal Investigation Game.

Il gioco è stato rimosso dall’App Store, ma tramite la già citata WayBack Machine si sa che l’ultimo aggiornamento dell’elenco risale al 27 dicembre 2018 e menziona diversi elementi dagli altri giochi dello studio. In particolar modo, il giocatore avrebbe potuto combattere «spettri malvagi e demoni», mentre un altro titolo mobile avrebbe offerto finalmente qualcosa di diverso.

Alludiamo al gioco di ruolo Tales of the Six Swords (qui sotto), diverso nei toni ma non nella rimozione (c’è decisamente un filo conduttore…). La pagina Facebook del titolo è rimasta inattiva dal 7 dicembre 2019, e l’ultimo post recita «Abbiamo temporaneamente rimosso Tales of The Six Swords da Google Play Store per evitare problemi con la versione integrale.»

Abandoned

Così come Rewind è nato da un’idea che ha dato vita a The Lost Tape (per quanto si possa parlare di “vita”), è evidente che Abandoned fa parte di un concetto che Hasan Kahraman sta cercando di sviluppare per anni, fino all’idea del trailer giocabile. Kahraman ha dichiarato a Bloomberg che «il concetto è cambiato spesso», e preferiamo credere a lui che non ai rumor su Kojima (impegnato altrove).

Kahraman inoltre ha spiegato che è stato il Kickstarter di Rewind a catturare l’attenzione di Sony, da cui la pubblicità che Abandoned ha ricevuto. Naturalmente è in tutta questa confusione che proliferano le congetture, al punto tale che il game designer ha dovuto negare di continuo i presunti legami con Hideo Kojima. «I rumor infondati hanno solo fatto del male al gioco.»

Alessandro Bozzi
Classe 1989, viene introdotto ai videogiochi dal padre durante l'età prescolare con DuckTales: The Quest for Gold su DOS (dopo essersi innamorato dell'omonima serie animata) in veste di spettatore. Inizia a giocare con Boulder Dash con un polveroso Commodore 64. Al decimo compleanno esordisce nel gaming moderno con Crash Bandicoot 3: Warped, per poi perdersi nel mondo Nintendo con Pokémon Versione Oro. La ricerca di uno sbocco professionale per la sua passione videoludica lo ha portato su GameLegends.

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