Nella notte del 24 Febbraio avrà luogo la 91esima edizione del più grande festival dedicato al mondo del cinema e dello spettacolo, ovvero gli Oscar Academy Awards 2019. Tuttavia questa edizione (forse più di altre) ha generato una serie di polemiche e controversie tra il pubblico rivolte proprio all’Academy, fautrice, secondo i più, di alcune scelte che sminuiscono incontrovertibilmente il ruolo di alcune figure nel mondo del cinema.
Favoriti e snobbati della notte
Come ogni competizione che si rispetti, anche gli Oscar hanno la loro parte di pronostici e favoriti alle candidature della statuetta d’oro. Quest’anno tra i favoriti ci sono Rami Malek e Christian Bale. Il primo è salito alla ribalta principalmente per la serie Amazon Prime Video Mr. Robot e guadagnatosi la nomination agli Oscar 2019 per la sua magistrale interpretazione di Freddy Mercury in Bohemian Rhapsody. Il secondo invece, è principalmente apprezzato per la sua interpretazione di Dick Cheney in Vice – L’uomo nell’ombra.
Tuttavia a generare parte della discussione non è stato il confronto tra questi due grandi attori, bensì la composizione delle nomination, in particolare per quanto riguarda i premi alla miglior colonna sonora e quello alla miglior canzone. Nel primo caso è stato escluso il film First Man che in quanto a colonna sonora non ha bisogno di presentazioni, e nel secondo caso è stata esclusa la canzone Suspirium di Thom Yorke, per la maggior parte del pubblico meritevole di una nomination.
Altro parlare invece si è fatto per le ben 6 nomination al film Marvel Studios Black Panther, uscito il 29 gennaio dello scorso anno e candidato, tra tutti i premi, a quello per il miglior film. Ad ora non possiamo sapere se la pellicola vincerà almeno uno di questi sei premi o se li vincerà tutti, ma è comunque un bel colpo per i Marvel Studios, responsabili di aver confezionato un film meritevole di Oscar (oltre ovviamente ad Avengers: Infinity War, candidato per migliori effetti speciali).
Le critiche all’Academy
Tra le varie polemiche suscitate contro l’Academy, negli ultimi giorni sono state rivangate anche quelle che criticano la scelta di ABC di non avere un presentatore durante la serata degli Oscar. Di fatto come nel 1989 neanche l’edizione di quest’anno infatti avrà un volto comico che intrattenga il pubblico tra una premiazione e l’altra con qualche battuta e gag.
Negli ultimi tempi si è fatto un gran parlare anche di altre decisioni prese dall’Academy, specialmente per una questione in particolare che ha fatto insorgere il web, ovvero la recente faccenda dei premi consegnati durante la pubblicità della trasmissione dedicata alla premiazione.
Infatti poco tempo fa è stato deciso che i premi al miglior montatore, al direttore della fotografia, al cortometraggio animato e quello per il make-up debbano subire questo inglorioso trattamento in nome della longevità del programma, ridotta a 3 ore.
Questa decisione da parte dell’Academy ha fatto letteralmente esplodere l’Internet, e la reazione negativa è stata talmente forte che gli stessi organizzatori hanno smentito tutto riconfermando la consegna di tali premi durante la trasmissione (come da tradizione). Per altro, questo ha dato conferma del fatto che come scelta sarebbe stata non solo sbagliata, ma anche irrispettosa nei confronti di tali figure professionali.
A riprova dello sgarbo che queste importantissime figure del cinema stavano per subire, è intervenuto addirittura Guillermo del Toro, a sottolineare l’importanza di tali addetti ai lavori all’interno della catena di creazione delle opere cinematografiche.
Forse quest’ultimo punto è il più importante di tutti, che sottolinea ancora una volta come il rispetto e la forma per eventi come gli Oscar siano in realtà da non sottovalutare. Dopo la questione dell’esclusione delle opere Netflix e Amazon Prime Video dalla premiazione, quest’ultima “caduta di stile” va ad accentuare il fatto che, nonostante la rettifica, il grande pubblico non gradisca determinate scelte che definire irrispettose è decisamente troppo poco.