Creato da Marv Wolfman e Bob Brown, Bullseye fa la sua apparizione nel primo numero della serie Marvel Comics dedicata a Daredevil nel marzo del 1947. E’ uno spietato assassino dotato di una mira infallibile e una innata capacità di trasformare in un’arma letale anche gli oggetti più innocui. Spesso al soldo del boss mafioso Kingpin, Lester (vero nome del Villain) è noto agli amanti dei fumetti Marvel per essere il rivale per eccellenza del diavolo di Hell’s Kitchen. Nel 2003 Colin Farrell ne interpretò il ruolo (con scarso successo) nel film di Mark Steven Johnson “Dardevil”. Oggi andremo a ripercorrere insieme la storia di questo controverso personaggio.
Di questa figura non sappiamo molto, visto che lui stesso tende a confondere le sue origini con storie e racconti sempre diversi. Dopo aver incendiato la sua abitazione nel tentativo di uccidere il suo violento padre, il giovane Lester scoprì che la sua famiglia era rimasta vittima dell’incendio da lui appiccato, così venne dato in affidamento ad una nuova famiglia. Con il crescere divenne un giocatore di baseball professionista, ma proprio durante una partita di campionato – complice la sua eccezionale mira e una buona dose di noia – colpì volontariamente un battitore uccidendolo. Con il crescere Bullseye venne assunto dal noto boss Kingpin e questo lo portò inevitabilmente a scontrarsi ripetutamente con Daredevil, che diventerà con il passare del tempo una vera e propria ossessione, tanto da arrivare ad uccidere Elektra (la fidanzata di Matt Murdock) conficcandogli un Sai nel petto. Questo lo porterà ad uno scontro all’ultimo sangue con il suo rivale che lo sconfiggerà buttandolo giù da un palazzo. Il nostro Lester però non morirà quella sera, ma verrà rimesso in sesto da Lord Ventonero che curerà la sua paralisi fondendo la sua colonna vertebrale con l’adamantio. Dopo i fatti di Civil War, in cui Bullseye combattè l’invasione Skrull con il team dei Thunderbolt, venne scelto da Norman Osborn per i progetto Vendicatori e per riabilitare la sua immagine gli venne dato in dotazione il costume e l’arco di Occhio di Falco. Lo scontro tra Vendicatori ed Oscuri Vendicatori sarà inevitabile: Iron Man e i gli Avangers sconfiggeranno Osborn e imprigioneranno i suoi uomini, fatta eccezione per Lester che riuscirà a scappare durante il trasporto al penitenziario con l’unico obbiettivo di uccidere il diavolo rosso. Daredevil, ora a capo della Mano (nota organizzazione criminale), ucciderà Bullseye nello stesso modo in cui lui anni prima aveva ucciso la sua amata Elektra.
Nella terza stagione della serie Marvel’s Daredevil, il Villain fa il suo ingresso nella storia con il nome di Benjamin Poindexter (stesso nome e cognome con cui viene chiamato nella serie a fumetti “Ultimate”). Nei tredici episodi che compongono la serie le origini della versione televisiva di Bullseye – anche grazie al fatto che quelle fumettistiche sono confuse – si prendono delle libertà autoriali che riescono a rendere onore al personaggio. I fan più accaniti avranno notato che il berretto che indossa da bambino ha il logo del costume che usa nei fumetti. Già dalle primissime battute possiamo notare come il Bullseye televisivo sia tutt’altra cosa rispetto a quello visto nel film di qualche decennio fa. Wilson Bethel ne interpreta il ruolo magistralmente, evidenziando tutti gli aspetti caratteriali di questo controverso personaggio (che a mio avviso è molto fedele a quello fumettistico ndr).
Se infatti nel fumetto il personaggio è molto sicuro di se, qui nella serie televisiva gli sceneggiatori hanno giocato molto sulla sua psicologia, mostrando come gli avvenimenti possano cambiare il destino di due ragazzi senza genitori, con una vita minata da difficoltà e un impulso oscuro che li spinge a combattere. Questo dualismo nella serie tv viene spesso evidenziato, tra Matt e Dex, al punto da far ragionare persino il protagonista su questa fortuita casualità d’eventi.
La terza stagione di “Marvel’s Daredevil” è disponibile sulla piattaforma digitale Netflix. Qui, la nostra recensione!