Demon Slayer: il treno Mugen – Recensione, un viaggio non proprio tranquillo

Demon Slayer: il treno Mugen, disponibile su Prime, arriva al cinema per tre giorni e si pone dopo la prima stagione animata, ecco la recensione.

Gianluigi Crescenzi
Di Gianluigi Crescenzi - Deputy Editor Recensioni Lettura da 5 minuti
8.5
Demon Slayer - Il Treno Mugen

A seguire direttamente il finale della prima stagione animata di Demon Slayer e forte dell’incredibile successo che essa e il manga stanno avendo in tutto il mondo, è in arrivo nei nostri cinema il lungometraggio animato di una delle fasi più importanti e sentite della storia di Tanjiro. Si tratta di Demon Slayer: il Treno Mugen, già presente sul catalogo di Amazon Prime Video e che come vi anticipavamo sarà al cinema dal 17 al 19 gennaio, e oggi vi proponiamo la nostra recensione a riguardo. Non è una pratica insolita quella di proporre dei film nelle sale con tempo limitato a soli pochi giorni, e nonostante questo sia un contenuto che ormai gli appassionati avranno già spolpato per bene, goderne al cinema di sicuro offrirà agli spettatori un’esperienza unica.

Il pilastro, l’allievo, la luna

Gli avvenimenti di Demon Slayer: il Treno Mugen si posizionano appena dopo che Tanjiro si è rimesso in sesto, dopo una lunga riabilitazione – e un addestramento annesso – in seguito alla battaglia con la Quinta Luna Calante (Rui) sul monte Natagumo. Neanche il tempo di decidere di partire per mettersi ancora alla prova, e già il Corvo di Tanjiro assegna a lui, Inosuke, Zenitsu e Nezuko il compito di raggiungere il Pilastro delle Fiamme sul Treno Mugen, dove la sparizione di numerosi passeggeri fa pensare alla presenza di un pericolosissimo demone.

Il lungometraggio parte proprio dal momento in cui i quattro riescono a salire sul treno in partenza e raggiungono Rengoku, il Pilastro delle Fiamme. Lui e Tanjiro si sono già incontrati una volta, ma comunque il tempo per i convenevoli non è molto: poco dopo averlo raggiunto, infatti, due demoni di medio livello faranno la loro comparsa, e Rengoku in uno sfoggio d’abilità e precisione incredibile darà prova della sua incredibile potenza, tanto da convincere Tanjiro e compagni ad essere presi sotto la sua ala. Per quanto riguarda la trama ci fermiamo qui, dato che da adesso in poi tutto ciò che accadrà potrà essere un grosso spoiler per chi non è a conoscenza degli eventi, ma come da titolo… sappiate che la squadra Ammazzademoni avrà a che fare anche con una delle Dodici Lune.

Una notte da incubo

Chi ha già avuto modo di leggere i manga nei mesi passati sa bene cosa ci aspetta d’ora in avanti, tuttavia ciò che questo lungometraggio punta a fare, è farci vivere tali momenti con tutti i nostri sensi, e non soltanto con la vista e l’olfatto dei fumetti (beh, l’odore della carta no? ndr). Come già capitato per la serie animata nella prima stagione, anche Demon Slayer: il Treno Mugen si mantiene fedelissimo a ciò che vediamo su carta stampata, con davvero pochissimi frammenti rivisitati, o adattati per forza di cose al formato audiovisivo.

In sostanza aspettatevi la stessa storia, ma con una carica di adrenalina moltiplicata, grazie anche alla dinamicità di alcune scene in particolare e al supporto di un comparto sonoro di grande livello. Il doppiaggio in italiano non ha nulla da invidiare a quello originale, con un’incredibile performance di tutto il cast, a partire dal sempreverde Renato Novara nel ruolo del protagonista. Visivamente siamo di fronte a un passo in avanti davvero importante rispetto alla serie: in questo lungometraggio in alcuni sprazzi la computer grafica va ad amalgamarsi in modo perfetto al resto delle animazioni, tanto da non essere quasi notata. Chiaramente non si tratta di un cambiamento dal giorno alla notte, ma è innegabile una cura generale più marcata.

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Non sottovalutate l’atmosfera che si può creare, soprattutto nelle fasi più emozionanti (e le altre emozionali), perché vi sembrerà di vivere qualcosa di ancora più forte, quasi intimo, lasciando libero sfogo alla gioia, alla rabbia, e anche alla commozione.

Finiamo col dire che, se siete fan di Demon Slayer, questo episodio dalla durata di poco meno di due ore è assolutamente imperdibile, non soltanto per tutte le caratteristiche che vi abbiamo descritto, ma anche perché risulta un ottimo prodotto se visto anche da solo – nonostante sia necessaria una conoscenza almeno sommaria degli eventi precedenti – e soprattutto perché la porzione di storia trattata è importantissima per tutto ciò che avviene in seguito. Dopo questo treno di emozioni, avete già letto la nostra recensione del videogioco dedicato a Demon Slayer?

Demon Slayer - Il Treno Mugen
8.5
Voto 8.5
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Deputy Editor
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.