The Walking Dead 11 – Recensione dell’episodio 7: “Promesse spezzate”

Recensione del settimo episodio di The Walking Dead 11, intitolato "Promesse spezzate", che prepara il terreno per il primo dei finali.

Claudio Baldacci
Di Claudio Baldacci - Contributor Recensioni Lettura da 4 minuti
7
The Walking Dead 11, episodio Promesse spezzate

Siamo quasi a un terzo della strada che ci condurrà al gran finale di The Walking Dead 11 e di tutta la saga, e in questa nuova recensione parliamo dell’episodio che precede il primo finale intermedio, che vedremo lunedì 11 ottobre sulla piattaforma streaming Disney+Promesse spezzate prepara il terreno per quello che sarà sicuramente un punto di svolta della trama dell’ultima stagione, ed è una buona via di connessione tra la parte centrale del primo terzo di stagione (decisamente in sordina) e il secondo terzo di stagione, che speriamo cominci a chiudere molte delle sotto-trame rimaste in sospeso. Il nostro gruppo di sopravvissuti di Alexandria è ancora diviso e impegnato su più fronti… ma le vicende cominciano ad intrecciarsi. Lasciate le vicende individuali di Connie narrate nel precedente episodio, il gruppo dei Mietitori continua a cercare il gruppo di cui fanno parte MaggieNegan e Gabriel, mentre Daryl, ormai entrato nelle grazie del leader Pope, cerca di depistare Leah ed i compagni, affinché desistano nella ricerca.

Maggie convince il resto del gruppo ad avviare una forte azione offensiva proprio nei confronti dei Mietitori, per cancellare la minaccia una volta per tutte. Una missione giudicata suicida da Negan, che vorrebbe invece tornare ad Alexandria per elaborare un piano. Si lascia però convincere da Maggie in cambio dello strappo di una promessa (seppur labile), secondo la quale in cambio del suo aiuto lei avrebbe quantomeno provato a lasciarlo in pace, a non odiarlo più per quello che aveva fatto al marito Glenn in passato. Una stretta di mano che in The Walking Dead 11 è per ora uno dei momenti più alti e che meriterebbe una recensione a parte. Davvero ottimo il collegamento che permane con le precedenti due stagioni ed il filone narrativo dei Sussurratori, poiché Negan, che aveva conservato la sua vecchia maschera da zombie, pianifica proprio un attacco alla loro maniera. Dopo aver insegnato agli altri del gruppo a comportarsi come zombie, riescono a raggruppare un’orda con cui attaccare.

the walking dead 11

The Walking Dead 11 a due velocità

Ancora non decolla, invece, il filone narrativo del Commonwealth che, anzi, sembra davvero confusionario e debole. Eugene, Principessa, Yumiko ed Ezekiel hanno ricevuto i loro compiti all’interno di questa grandissima comunità (che secondo il fumetto conta la bellezza di cinquantamila abitanti), ma sono già iniziati i problemi. Prima a causa dell’utilizzo illegale della radio della comunità da parte di Eugene e Stephanie, poi per la scena probabilmente più brutta della serie finora. Eugene salva una coppia di giovani dall’attacco di alcuni zombie, ma sporcando loro i vestiti di sangue. Quindi, dal momento che uno di loro è il figlio della Governatrice della comunità, ecco che accade la tragedia. Insomma, una bruttura di sceneggiatura che poteva essere trattata molto meglio, quantomeno con recitazione e dialoghi più interessanti.

Un The Walking Dead 11 a due velocità, per metà interessante, per metà ridondante e zavorrato. Peccato, perché la metà zavorrata dovrebbe proprio essere quella che ci condurrà al finale della serie e alle connessioni con The Walking Dead: World Beyond ed i futuri tre film dedicati a Rick Grimes, nonché all’eventuale spin-off che vedrà protagonisti Carol e Daryl. Non resta quindi che lasciarci alla prossima settimana, quando sarà rilasciato l’ottavo episodio!

The Walking Dead 11, episodio Promesse spezzate
7
Voto 7
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Contributor
Videogiocatore vecchio stampo, purista e rompiscatole. Di quelli cresciuti con Playstation 1, Playstation 2 e Game Boy Color. Amante del cinema e delle serie TV, sempre attento alle nuove uscite e speranzoso che nuovi e interessanti prodotti popolino la nostra vita fino a farci diventare asociali. No, forse questo è meglio di no. Speaker radiofonico di www.radioeverywhere.it dove il mercoledì dalle 18 alle 20 parla di colonne sonore di film, videogiochi e tv e anche giocatore semi-professionista di Texas Hold'em. Basta.