The Mandalorian – Recensione della prima stagione della serie Disney+

Disney+ sta per arrivare, e con esso anche The Mandalorian! Ecco la nostra recensione della serie direttamente dall'universo Star Wars.

Alessio Cialli
Di Alessio Cialli - Senior Editor Recensioni Lettura da 9 minuti
9
The Mandalorian

The Mandalorian è la nuova serie televisiva che farà il suo debutto ufficiale con l’arrivo di Disney +, il nuovo servizio streaming del colosso americano. Questa prima serie incentrata nell’universo di Star Wars è composta da otto episodi totali, dalla durata di circa 20 minuti ognuno. La durata degli episodi è praticamente perfetta, in ogni singola puntata troveremo una parte di storia che si dipana, degli scontri all’altezza della fama di Star Wars (con moltissimi “pew pew”) e passeranno sotto la nostra vista con una velocità e semplicità pazzesca.

TimeLine

La storia di Mando e compagni avviene dopo “Il Ritorno dello Jedi” e la caduta dell’impero, ma molto prima de “Il Risveglio della Forza” e quindi l’ascesa del Primo Ordine. Ci troviamo precisamente in uno spazio ancora inesplorato tra le due trilogie, quello spazio pieno di libri e storie lasciate morire dopo che la Disney comprò i diritti dalla LucasFilm.

The Mandalorian

 

Una delle cose che ameranno di più i fan del brand di Star Wars di questa serie, sarà vedere come in alcune grandi scene, The Mandalorian si ricollega al più noto show televisivo animato di Clone Wars. Questo è un passaggio da non sottovalutare, perché questa serie rende onore alla trilogia originale, un po’ come ha voluto fare JJ Abrams, ma con questa che è riuscita molto meglio e con più spazio per agire. Il lavoro svolto da Jon Favreau e Dave Filoni è impeccabile: nonostante si può avere nostalgia della famiglia Skywalker e degli Jedi in generale, sarà bello farvi trasportare in nuove strade, sentendovi ancora immersi nell’immenso universo di Star Wars.

Non vi sentirete mai al di fuori del giusto perimetro, in ogni scena è stato fatto un lavoro minuzioso su ogni dettaglio. Ogni essere è al posto giusto, si sono Jawas dagli occhi rossi, Twi’leks criminali e soldati scout che come sempre riescono a colpire il nulla nonostante l’equipaggiamento. Il declino dell’Impero si legge bene: i pochi Stormtrooper sono vestiti con armature sciatte e sporche, e molto demoralizzati. Siamo nell’orlo esterno e i segni della Nuova Repubblica ancora non si percepiscono, il caos e la legge del più forte sembrano farla da padroni, proprio come fosse il selvaggio West di una galassia molto lontana. The Mandalorian, lungo questa prima serie sembra quasi un omaggio a Sergio Leone, dalla musica (altra nota estremamente positiva) alle ambientazioni.

Un nuovo punto di vista

The Mandalorian ha una storia di sottofondo che lega tutti gli episodi: la prima metà della serie si svolge più come un dramma procedurale, con singoli avvenimenti autonomi l’uno dall’altro che aprano e chiudono ogni episodio. Questa scelta narrativa è inusuale al giorno d’oggi, dove siamo abituati a vedere delle serie con storie infinite, avvenimenti che si dipanano continuamente nelle miriade di puntate. In questo caso non è così, la cosa non può che farci piacere.

È bello vedere come ogni singolo spettacolo nasca e si concluda, lasciando comunque con la voglia di scoprire cosa potrebbe accade nella puntata seguente. Questo stile narrativo crea un’attesa totalmente differente, perché, soprattutto nei primi episodi, vuoi sapere cosa accadrà, ma non sai cosa aspettarti. Questo formato mutevole ti fa chiedere ad un certo punto se la storia di Mando abbia un significato ben preciso, o se vedremo il Mandaloriano passare da un pianeta all’altro dell’infinita galassia.

Ciò che fa funzionare il tutto è l’amalgama di narrazione scelta, perché se fino ad un certo punto ci troviamo di fronte a degli episodi spaiati tra loro, ad un certo punto la storia si incanala verso una direzione più lineare. Quindi anche gli amanti del percorso rigorosamente seriale – tipo Game of Thrones – riusciranno tranquillamente a ritrovarsi e a godere di questo piccolo gioiellino, trasportati su nuovi pianeti e col piacere di visitarne di vecchi, senza però la nostalgia legata alla famiglia Skywalker. Una prospettiva completamente nuova e inedita, dove Jon Favreau e Dave Filoni ci fanno conoscere personaggi inediti molto importanti e offrono una parte molto ampia dell’universo di Star Wars.

In queste righe non vogliamo rovinare la sorpresa o l’emozione che si proverà nel vedere la serie per la prima volta, ma sappiate che sarà presente il personaggio forse più carino e adorabile mai apparso nelle serie TV.

Ma veramente siamo nell’universo di Star Wars?

Ho voluto aprire questo nuovo paragrafo della recensione con una chiara domanda: è veramente l’universo di Star Wars? Per quanto mi riguarda (non tutte le opinioni possono essere uguali), The Mandalorian,è la prima serie TV che ci porta chiaramente nell’universo di Star Wars senza ricorrere a nessun combattimento con le spade laser.The Mandalorian

Questa prima avventura è un opera visivamente sontuosa e sentimentalmente appagante, abbiamo l’opportunità di scoprire nuovi pianeti, più sporchi e meno noti, e ci lascia con un galassia di opportunità per la Stagione 2 per la gran parte imprevedibili.

Questo è quello che ci può e deve aspettare da una produzione Disney: in questa serie c’è tutto, una narrazione accurata, effetti speciali a non finire e tutta la produzione è davvero stellare. Pedro Pascal, l’attore che interpreta Mando, svolge un lavoro ineccepibile (sarà anche che recita tutto il tempo coperto da una maschera). Sicuramente interpreta un personaggio poco loquace, ma le battute sono simili a quelle del miglior Clint Eastwood. Indipendentemente, tutti gli attori che hanno fatto la propria apparizione lungo il corso delle puntate svolgono un lavoro perfetto: Gina Carino come Cara Dune e Carl Weathers come Greef Karga sono entrambi fantastici nei loro rispettivi ruoli e Werner Herzog interpreta un tenebroso cliente in pieno stile “Impero”.

La colonna sonora originale è la classica ciliegina sulla torta. Questa viene composta da Ludwig Göransson (il compositore di Black Panther) e centra in pieno l’ambientazione di Star Wars, dandogli quel tocco alla Sergio Leone (come vi anticipavamo) che l’avrebbe resa meravigliosa anche se non fosse stata legata al tema Star Wars. Tutto è al posto giusto, al momento giusto.

Conclusione

Parlare di Star Wars con i fan più sfegatati può essere sempre pericoloso, per questo penso sia meglio specificare che sono uno di quei rari fan che apprezzano più film come Rogue One e Solo, rispetto alla prima trilogia. Però ad oggi, artisticamente parlando, sono pienamente convinto che The Mandalorian sia il più bello di tutti. È uno spettacolo davvero eccezionale e raro da vedere ad oggi nelle serie TV.

Ogni singola puntata è coinvolgente e a sé stante, riuscirete ad amare ogni singolo minuto di pellicola e non vedrete l’ora di scoprire cosa accadrà nella stagione seguente. Ovviamente non tutti gli episodi sono scintillanti: ce ne sono di buoni e di migliori, come sempre in tutte le serie TV .

Se con la stagione due, la produzione manterrà la stessa profondità di narrazione e la spettacolarità su schermo, siamo sicuri che renderanno The Mandalorian una delle migliori serie televisive di sempre, adatta a tutti gli utenti che non hanno mai visto e conosciuto la serie di Star Wars, e per tutti quelli che invece la amano da sempre. L’unico consiglio che ci sentiamo di dare a gli amanti più spassionati della serie di Star Wars è di guardarla mettendo da parte lo scetticismo, lasciandovi trasportare da questa avventura, perché ne vale veramente la pena.

The Mandalorian
9
Voto 9
Condividi l'articolo
Senior Editor
Eclettico personaggio, ha iniziato la sua carriera videoludica con un Commodore 64. Si consacra nei titoli Platform, Stealth e GDR. Titolo preferito: Alex Kidd in Miracle World "Sega Master System", gioco più vecchio di lui!