Finalmente sono trapelate molte informazioni su Phantom Dust, uno dei progetti più interessanti annunciati nel corso dell’ultimo E3 da Microsoft. Il titolo originale ha debuttato sulla prima Xbox nel lontano 2004 ma il gioco, che attualmente è ancora in sviluppo presso Microsoft Studios, è sostanzialmente una ri-edizione del vecchio titolo.
In una recente intervista a Polygon, Adam Isgreen, il creative director del progetto ha spiegato in cosa consisterà questa nuova versione di Phantom Dust, cosa aggiungerà e cosa modificherà rispetto al capitolo precedente.
Lo sviluppatore si è voluto soffermare soprattutto sulla risoluzione del gioco. Infatti ha spiegato che per poter lavorare sul gioco si è dovuto intraprendere un complesso processo di “hacking” del gioco. Per questo in fase di annuncio e nei mesi successivi, il team non ha potutodire cosa sarebbe venuto fuori da questo progetto e cosa sarebbero riusciti ad ottenere.
Ora come ora, invece, in Phantom Dust sarà possibile raggiungere e supportare tutte le risoluzioni sia su PC, sia su Xbox One arrivando anche ai famigerati 4K. Altra questione importante trattata è il bilanciamento. In principio il gioco è nato come un titolo multiplayer, in un’era in cui il discorso di ”patch” era estremamente complicato. Ora la questione è totalmente diversa:
“La cosa più importante riguarda i dati, ora possiamo fare qualsiasi cosa. Abbiamo spostato tutti i dati riguardanti le carte in server cloud, quindi con cadenza giornaliera potremo bilanciare il gioco, anche adesso volendo”, ha dichiarato Isgreen.