Garth Davis (Lion – la strada verso casa) ha realizzato un’opera che pone un accento inedito, sul punto di vista di una figura controversa come Maria Maddalena.
Interpretata dalla giovane Rooney Mara, lo sguardo della Santa permea tutto il film, rendendo questo personaggio religioso meno misterioso e adultero, ma più puro e delicato. Una figura che incarna molto bene il sentimento comune del movimento rivoluzionario delle donne di Hollywood di quest’epoca. Nel descrivere una donna che si ribella alla propria famiglia, per seguire il profeta Gesù nel suo ultimo viaggio verso Gerusalemme, il lavoro del regista è stato raffinato e non scade in cliché e controversie.
Il cast del film è composto anche da Joaquin Phoenix che interpreta la figura di Gesù, e da Chiwetel Ejiofor (12 anni schiavo) il possente San Pietro.
Una volta raggiunta la città santa, il destino del messia si compie inevitabilmente, e Maddalena è fra i pochi ad assistere alla crudele crocifissione e alla successiva resurrezione, divenendo così la principale testimone di un messaggio rivoluzionario che da lì in poi cambierà il Mondo.
Il lungometraggio, basato su una sceneggiatura di Helen Edmundson e Philippa Goslett, uscirà il 15 marzo nelle sale italiane. La recitazione di Rooney Mara non è da meno nella sfida con chi in passato ha già interpretato questo ruolo, come Barbara Hershey e Monica Bellucci nei film di Martin Scorse e Mel Gibson.
Il film ha un registro molto evocativo, intenso, con dialoghi poco presenti, e la riflessione religiosa viene trasmessa attraverso la suggestione delle immagini e i momenti di silenzio, immergendo lo spettatore in una situazione di karma per provare a percepire un’emozione che tocchi le corde dell’anima.
Maria è una donna che deve sposarsi per rendere felice suo padre e i suoi fratelli, ma invece di adempiere a questo destino imposto, nasce in lei una ribellione dovuta al movimento religioso di Gesù. Diventerà un perno molto importante della divulgazione del Cristianesimo, con Gesù che la lascia entrare nel movimento nonostante le perplessità di tutti gli Apostoli, e ne farà la principale testimone.
La lingua inglese è un elemento che, dopo aver visto la Passione di Mel Gibson, un po’ stona con il contesto reale, il linguaggio in alcuni tratti usa delle terminologie contemporanee come fossimo ad Harlem e questo lo rende meno credibile. Inoltre, il tema sulla vera vita di Maria Maddalena non è trattato in maniera esaustiva, sebbene il punto di vista sia alternativo resta comunque poco approfondita la storia tra le più discusse del Cristianesimo.
La figura di Maria Maddalena è stata sovversiva e molto importante, anche se questo emerge con poca forza nelle scene più importanti del film.
Le trame degli Apostoli sono appena accennate, mentre il personaggio principale è ben delineato e accompagnato da una buona interpretazione di Rooney Mara che si conferma un’artista emergente di talento.
La regia, il montaggio e il sonoro sono pregevoli, manca un po’ di fervore e intensità in alcuni momenti troppo evocativi e poco introspettivi. Un po’ di coraggio in più lo avrebbe reso un caso mediatico di maggiore impatto.
Apprezzabile il coraggio del regista, sentiremo parlare di questo film, ma sicuramente non ci saranno particolari controversie religiose, sono temi delicati e possono suscitare l’ira di qualche fanatico.
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