Ecco perché Rocket League fu regalato col PS Plus!

Roberto "Okami" Pisani
Di Roberto "Okami" Pisani News Lettura da 2 minuti

Come ben saprete, Rocket League è un titolo di enorme successo, con milioni di utenti attivi e ben otto milioni di copie distribuite, il gioco entra a far parte della Hall of Fame del mondo videoludico. Seppur incredibile, i ragazzi dello studio Psyonix stavano per mollare e non erano convinti di provare la carta di PlayStation Plus. La motivazione? Il Dio denaro, come sempre. In un recente documentario realizzato da Noclip, alcuni membri del team di sviluppo hanno parlato della situazione che si era creata in quel preciso periodo, spiegandoci come la situazione fosse diventata molto “critica”.Rocket LeagueDi seguito, vi riportiamo quando dichiarato dal presidente della società Jeremy Dunham:

“Non avevamo soldi. Il nostro budget per il marketing e PR era completamente a zero. Dovevamo inventarci qualcosa, trovare un modo, qualsiasi cosa per far conoscere il titolo alle persone. Andare su PlayStation Plus fu una decisione estremamente difficile. Non era una qualcosa di cui eravamo sicuri, ne discutemmo tantissimo..”

Per fortuna, alla fine pare che sia stata una mossa azzeccata visto il successo del titolo e delle vendite generali. Ricordiamo, per chi se lo fosse perso, che Rocket League ha fruttato all’azienda ben 110 milioni di dollari e sopratutto, una grande reputazione. Vi ricordiamo, inoltre, che il titolo è disponibile per le piattaforme PlayStation 4, Xbox One e PC. Cosa pensate a riguardo? Buona visione!

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Il caro Okami è il (finto) gigante buono di Game Legends, divenuto da poco membro della nostra grande famiglia. Originario della bella Puglia, attualmente vive a Monaco di Baviera, ma non vuole che si sappia perchè la città tedesca gli ricorda troppo Bari (sono città identiche). La sua carriera videoludica ha visto alti e bassi, passando saltuariamente tra console Nintendo e Sony manco fosse Super Mario. Fan accanito della saga, il suo più grande desiderio è giocare prima o poi a Kingdom Hearts III (che come sapete è solo una leggenda metropolitana) e rimarrà puntualmente deluso. Si destreggia molto con titoli open world ed Action RPG, ma nessuna delle sfide impossibili che affronterà in game sarà mai più difficile della nemesi che lo attende alla porta: il matrimonio.