Hands On HUE – Gamescom 2016

Gianluca "Gianz" Bianchini
Di Gianluca "Gianz" Bianchini Impressioni Lettura da 3 minuti

Quanto possiamo rischiare per ritrovare qualcuno a noi caro? Quanto siamo disposti ad affrontare dei pericoli per qualcuno che ci ha “abbandonato”? Sono le domande che ci si può porre giocando ad un titolo particolare come HUE, gioco sviluppato da Curve Digital già famosi per titoli indie molto importanti come Thomas Was Alone Olliolli. 

Hue_1

 

Nel gioco impersoniamo Hue, un ragazzo rimasto orfano di padre e che non ha più informazioni della madre. Cercherà quindi di ritrovarla, potendo contare su degli indizi lasciati da quest’ultima che guideranno sia lui che noi verso l’obiettivo finale. Quello che è ancora più opprimente in tutta questa faccenda, è che il mondo del nostro ragazzo non è molto “solare”: infatti il cielo è riempito di grigio, un colore così neutro che non sembra neanche fare troppo da contrasto alle silhouette nere dei personaggi. Ci metteremo poco però a scoprire che Hue non sarà solo, nella sua avventura: incontrerà infatti di volta in volta uno spirito, che gli consegnerà il potere di… cambiare colore!

Proprio così, è impressionante la quantità di segreti che vengono a galla quando si cambia la tonalità del paesaggio: massi che non esistono più, casse che emergono, porte nascoste e ora rivelate, tutto ciò ci aiuterà ad andare avanti. Ogni volta che faremo la scoperta di un nuovo colore (sono 8 in tutto) ci verranno date delle informazioni di background sulla mamma del nostro protagonista: dei trascorsi che a volte non saranno facili da digerire, e che daranno forma e spessore ad un personaggio che effettivamente noi non vediamo, ma che sentiamo in qualche modo vicino, grazie anche alla voce narrante.

Il gameplay si basa molto, oltre sull’intercambiabilità dei colori, su un esplorazione ispirata ai Metroidvania, un genere di platform/adventure che predilige una mappa in 2D a scorrimento laterale molto vasta, e percorribile in molti versi. Non mancheranno infatti delle fasi di back tracking, dove rivisiteremo stanze a noi già conosciute ma che potremo esplorare fino in fondo grazie proprio ai colori che troveremo. Sessioni più ragionate lasciano però spesso a fasi più concitate e dinamiche, come ad esempio una fuga a tutta velocità da una frana di rocce all’interno di una caverna, o ancora una scalata attraverso dei blocchi a colori alternati: le diverse situazioni all’interno dei cunicoli sono ad ora il punto più originale e positivo di un gioco che prende ispirazioni anche da titoli come LIMBO o QUBE.

La data di uscita di HUE è fissata il 30 agosto e sarà disponibile sul PS Store, su Xbox Live e ovviamente su Steam. Continuate a seguirci per nuove informazioni su questo indie davvero interessante.

Condividi l'articolo
Gioco da ormai 15 e passa anni ai videogames, il più dei quali sono stati titoli di Nintendo. Ma ho anche giocato spesso alle saghe divenute classiche anche nella scorsa generazione appartenenti ad altre piattaforme. Ma Zelda rimane Zelda, una fetta del mio cuore c'ha la triforza disegnata sopra.