Pyramidea PGH20 – Recensione delle cuffie tutte italiane

Abbiamo potuto testare con mano le Pyramidea PGH20, cuffie da gaming tutte italiane per PC e console, ecco quindi la nostra recensione.

Francesco Samperna
Di Francesco Samperna Recensioni Lettura da 6 minuti
7.5
Pyramidea PG 20

Anche il panorama italiano, grazie ad alcune coraggiose aziende, entra giorno dopo giorno più a fondo nel settore della tecnologia. Si parla oggi di Pyramidea, la quale si sta sviluppando nel nostro territorio – e oltre – attraverso una gamma di prodotti via via più completa, che abbracciano nello specifico il mondo del gaming. Parliamo oggi delle Pyramidea PGH20, cuffie di fascia media che si presentano con delle specifiche davvero interessanti, con una buona resa sia sui classici PC sia su console, almeno per quanto concerne PlayStation 5 e Nintendo Switch. Dopo averle provate a fondo, vogliamo parlarvene in maniera specifica in questa recensione delle Pyramidea PGH20.

La versatilità delle Pyramidea PGH20

Le PGH20 si presentano in una confezione minimale ma piuttosto iconica per l’azienda, che non nasconde il logo di questo nuovo brand formato da due triangoli intrecciati. Lo stesso fa il prodotto in sé per sé, che già al tatto mostra tutta la qualità utilizzata nei materiali, ed espone il marchio al centro della parte esterna dei suoi padiglioni. Questo è illuminato da alcuni led piuttosto belli, seppur non eccessivi, che completano il design minimale ma piacevole del prodotto (non aspettatevi i classici tratti aggressivi dei prodotti da gaming). La struttura è solida ma regolabile, mentre il binario e i padiglioni sono particolarmente morbidi. Il tessuto utilizzato isola in parte il suono, ma non essendo in microfibra potrebbe risultare scomodo per alcuni utenti più esigenti, specialmente nei periodi più caldi. Lo spazio nei padiglioni è sufficientemente ampio per garantire la comodità per l’utente, e il binario offre un’ampiezza tale da non risultare ingombrante durante l’utilizzo (dopo essere stato ovviamente regolato).

Il prodotto ha un peso di 350 grammi, quindi abbastanza contenuto, e si presenta con un cavo di 2 metri sleevato già attaccato alle cuffie. Questo è connesso a un controller che permette di regolare manualmente il volume e mutare il microfono (feature alquanto comoda) ma si connette solamente tramite USB e non può essere in alcun modo rimosso. Se da un lato il cavo risulta resistente e di qualità, è davvero difficile sbrogliarlo dopo qualche intreccio (che viene, solo in parte, evitato dal tipo di rivestimento), e costringe a prestare particolare attenzione per evitare che questo si danneggi, inconveniente che renderebbe l’intero prodotto inutilizzabile.

Un altro lato negativo sta nella limitata versatilità che un collegamento del genere offre. Nonostante le cuffie siano pienamente compatibili anche su PlayStation 5 e Nintendo Switch, come accennato in apertura, queste risultano davvero scomode da collegare attraverso USB all’ammiraglia di Sony e al dock della portabile di Nintendo. Un jack avrebbe permesso di utilizzare i classici controller, e purtroppo in questo modo le postazioni da salotto più classiche non possono essere abbinate alle Pyramidea PGH20. C’è da dire tuttavia che il jack non permette l’utilizzo dell’audio surround 7.1, e che quindi questa scelta punta a rendere nettamente migliore l’esperienza su PC. Le cuffie vantano un pieno supporto alla filosofia del plug and play, e una volta inserite nel computer possono già essere sfruttate senza problemi, fattore particolarmente interessante per gli utenti che non hanno voglia di regolare le singole impostazioni.

Pyramidea PGH20 Recensione

Entrata a gamba tesa nella fascia media 

Sul fronte dell’audio le PG H20 non deludono, con driver da 50 millimetri e una frequenza (insolita) di 50-50.000 Hz. Il risultato finale è davvero interessante, e si configura pienamente in linea con la fascia di prezzo di riferimento. Abbiamo testato le cuffie principalmente per il gaming, rimanendo piacevolmente soddisfatti, anche grazie al software proprietario MyPG Audio. Questo è piuttosto minimale e non particolarmente riuscito sul lato grafico, ma tutto sommato funzionale e intuitivo. Grazie al programma è possibile regolare il guadagno del microfono, attivare diversi importanti effetti e – soprattutto – migliorare esponenzialmente l’esperienza grazie all’Audio 3D e al Surround 7.1, con quest’ultimo che risulta regolabile in ogni piccola parte. C’è da considerare che questo è in via di aggiornamento, e sicuramente ulteriori feature verranno aggiunte nel corso dei prossimi mesi.

Il microfono è il tallone d’Achille delle PG H20, ma riesce comunque a permettere una comunicazione abbastanza chiara. Le parole suonano particolarmente cristalline dall’altra parte dello schermo, peccato però che la riduzione del rumore senza software (quindi con la semplice configurazione plug and play) sia pressoché assente e non migliori di molto neanche dopo le corrette impostazioni. Ovviamente, per un audio pulito è necessario affidarsi a microfoni a condensatore, decisamente più adatti all’infuori dei normali headset, ma ci saremmo comunque aspettati una spinta in più sotto questo fronte. È bene specificare che il microfono delle PGH20 risulta molto buono per le classiche chat attraverso Discord oppure utilizzando gli appositi party su PlayStation 5.

Pyramidea PG 20
7.5
Voto 7.5
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Nato nel mai troppo lontano 2002, la sua immensa passione per i videogiochi nasce quando prende in mano per la prima volta il Dualshock 2. Amante dei titoli action, è sempre alla ricerca di nuovi e luccicanti trofei di platino. Tra una partita e l'altra trova comunque il tempo per un po' di sano binge watching!