Hello Games ha dovuto sudare le cosiddette “sette camicie” per riuscire a realizzare un universo molto longevo di No Man’s Sky, gioco fantascientifico open-universe che debutterà il 22 giugno 2016 su PlayStation 4 e PC.
L’universo del gioco conta ben oltre 18 miliardi di miliardi di pianeti e per ognuna gli sviluppatori hanno lavorato duramente tra la realizzazione dei personaggi secondari, quindi le diverse razze abitanti, la flora e fauna di ogni luogo e il linguaggio da adottare su ciascuna razza abitante. Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che si sono spinti maggiormente all’idealizzazione di veri e propri idiomi alieni, molto complessi nell’aspetto lessicale e grammaticale, e che ogni giocatore dovrà saper acquisire per poter interagire con le varie creature abitanti. Il sistema che si utilizzerà per la traduzione delle varie lingue aliene sarà simile a un codice che i giocatori dovranno saper decifrare sostituendo una parola con un’altra; ciò sarà molto semplice e veloce lavorando in cooperativa.
Riuscendo a decifrare le lingue di ogni popolo alieno, risulterà poi ancora più facile l’interazione con essi dove, continuando ad esplorare, si potranno incontrare nuovi viaggiatori spaziali con la quale commerciare, dialogare o lottare. Per i giocatori più lesti sarà importante, dunque, concentrarsi su una singola fazione in modo da poter stringere alleanze e commerciare con essi.
E voi cosa ne pensate di questo lavoro veramente longevo su No Man’s Sky?