Midora, era un progetto del quale vi parlammo tempo fa, consisteva in un avventura 2D con richiami fortemente ispirati dal mitico Zelda previsto in uscita esclusiva su Nintendo Wii U e 3DS. I pionieri del progetto erano gli sviluppatori di Epic Minds che riuscirono a raccogliere alcuni fondi per provare a lanciare il titolo.
Dopo la prima piccola raccolta fondi la società pubblicò alcune immagini del titolo che inizialmente stimolarono un bel po la curiosità e l’immaginazione non solo nostra ma anche di alcuni investitori. Purtroppo però questo interesse non fu sufficiente e dopo qualche tempo Epic Minds si arrese e dichiarò di aver accantonato il titolo visto che i sessantamila dollari raccolti non coprivano affatto lo sviluppo del gioco.
Oggi invece siamo arrivati alle battute finali che chiudono definitivamente il progetto, perché sono iniziati i primi rimborsi su Kickastarter per tutti gli investitori. Sul sito che troverete seguendo il link, gli sviluppatori hanno dato queste due spiegazioni:
1) Perché i rimborsi?
Abbiamo preso i soldi per creare un gioco e semplicemente abbiamo fallito nella consegna. Ciò non dovrebbe essere spiegato ma, alla fine della giornata, non siamo ladri. Il progetto fallì per molte ragioni, tra imprevisti e risultati diversi per quanto riguarda quello che avevamo compiuto. Non tutto è andato secondo i piani e questa è la situazione in cui ci troviamo. Il modo migliore per, un giorno, creare Midora, è smettere di provare ora e tornare su di esso una volta che tutto è guarito. Voglio tornare su questo progetto una volta che abbiamo abbastanza per portare a compimento questo progetto, da dove avevamo lasciato fino alla fine.
2) Perché ora?
Perché è il momento. Volevo finire il 2015 assicurandomi che avevamo fatto tutto quello che potevamo per risolvere questo problema, e ora sono contento che sia finita. Questo nuovo passo è il primo passo sulla strada verso un foglio bianco. L’offerta dei rimborsi può ritardare i nostri piani per, un giorno, tornare ma è una verità che io sono disposto ad accettare, una realtà che devo accettare.