Destiny 2 ha sempre fatto grande vanto delle sue grandi capacità narrative e dell’importanza dei personaggi all’interno della già grande lore che caratterizza questo universo ludico. Con la precedente Stagione della Caccia avevamo avuto modo di tornare a interagire con volti già noti ai più, approdati su Destiny 2 con l’espansione I Rinnegati; parliamo ovviamente di Petra Venj, Il Ragno e Uldren Sov. Questi ultimi due sono stati tra i protagonisti della scorsa stagione, ma solo l’assassino di Cayde-6, risvegliatosi come guardiano e dal nome de Il Corvo, rimane una figura chiave nella narrazione della stagione attuale.
L’elemento portante del comparto narrativo della Stagione degli Eletti diviene così il rapporto tra personaggi che, come abbiamo specificato nelle nostre prime impressioni, si presenta come fortemente unificante per volti altrimenti divisi. Zavala si trova a collaborare con Osiride, che a sua volta aiuta Il Corvo a redimersi all’interno della Torre. I già fragili rapporti vengono ulteriormente minati dall’arrivo di Caiatl che, alla richiesta di una collaborazione con i guardiani, dà il via a una silenziosa guerra con essi. Questo risvolto narrativo aveva già permesso l’introduzione dei Campi di Battaglia, delle particolari attività PvE in cui i giocatori dovranno combattere contro potenti orde di Cabal, al fine di ottenere grandi ricompense in un sistema di rewarding che approfondiremo successivamente.
Destiny 2 Stagione degli Eletti: chi voleva uccidere Zavala?
Ciò che davvero risulta interessante è il modo in cui Bungie è stata capace di far evolvere in modo esemplare la trama già presentata alcune settimane fa, con il rilascio della Stagione degli Eletti. Se prima le relazioni tra personaggi rischiavano di sfociare in gravi conflitti, il recente tentativo di assassinio di Zavala rappresenta la goccia che fa traboccare un vaso colmo di odio e rancore. Sebbene non siano chiare le circostanze di quanto avvenuto nelle scorse ore, il capo dell’Avanguardia non ha perso tempo nel puntare il dito contro l’attuale leader dei Cabal, Caiatl. Inoltre negli istanti precedenti al tentativo, Zavala ha affermato di aver visto il volto scoperto di Uldren Sov nascosto tra i giardini della Torre. Non è chiaro se si sia trattato di un’allucinazione o se Il Corvo fosse davvero lì presente quella notte; ciò che sappiamo con certezza è che Bungie sta facendo un ottimo lavoro nel trasformare le attuali vicende della Stagione degli Eletti in un vero e proprio giallo dove tutti devono fidarsi di tutti, ma solo per costrizione.
Destiny 2 è attualmente il palcoscenico di intrighi, complotti e tante ipotesi riguardanti chi stia davvero dietro le quinte. Affermiamo ciò perché a quanto pare il profilo Twitter di Destiny 2 è stato – metaforicamente – preso in ostaggio da Caiatl, in una simpatica strategia comunicativa, che sta rispondendo ad alcuni utenti che le pongono delle domande. Tra queste, ne spicca una in cui afferma che se avesse davvero voluto uccidere Zavala, lo avrebbe fatto guardandolo negli occhi. Con questa frase, pare quindi confermare che non è stata lei a mandare il sicario, e che invece potrebbe esserci un altro nemico dei guardiani in questa guerra, all’oscuro anche di Caiatl.
Il perfetto sistema di ricompense della Stagione degli Eletti
Il protagonista del gameplay della Stagione degli Eletti è un intricato processo formato da più elementi che premiano il giocatore, un sistema di rewarding sorprendentemente efficace. Data la complessità strutturale di tale sistema è doveroso approfondire, seppur brevemente, tutte le parti che lo compongono. Primo tra questi è sicuramente il nuovo centro operativo dell’Avanguardia che prende il nome di H.E.L.M., accessibile come punto d’atterraggio nella mappa della Torre. Da qui troveremo tre punti d’interesse fondamentali: il decodificatore ombroso, il convertitore prismatico e il tavolo di guerra.
Il funzionamento dei primi due lo potrete sicuramente immaginare, dato che è lo stesso che utilizzava il Ramingo prima di Oltre la Luce. Quando i guardiani otterranno engrammi ombrosi, durante le attività della Stagione degli Eletti, potranno potenziarli in modo da ottenere premi specifici sfruttando il convertitore prismatico, per poi riscattarli all’interno del decodificatore ombroso. Un meccanismo semplice ieri e semplice oggi, sempre facile da comprendere e da usare nonché un’ottima reintroduzione che apprezziamo non poco. Il tavolo di guerra si imposta come un normale mercante, offrendo quindi la possibilità di acquistare taglie specifiche e di aumentarne la reputazione, in modo da ottenere ancora più ricompense.
Tuttavia, proprio qui avremo modo di acquistare miglioramenti per il Martello di Guerra, il cuore dell’intero sistema di ricompense della Stagione degli Eletti di Destiny 2. Si tratta infatti di un oggetto stagionale presente tra le imprese che prevede la carica – tramite l’oro Cabal – di alcuni slot necessari per distruggere i forzieri Cabal che appariranno alla fine dei Campi di Battaglia. Illustrati nel dettaglio questi elementi, il funzionamento dell’intero sistema di rewarding diviene quindi evidente: i giocatori dovranno lanciarsi nei Campi di Battaglia, durante i quali otterranno engrammi ombrosi da potenziare come preferiscono e l’oro Cabal, al cui completamento potranno sbloccare non solo il classico scrigno conclusivo ma anche i forzieri dei Cabal. Alla fine di anche solo un’attività di questo tipo tutti potranno ottenere un numero davvero ingente di ricompense, che è possibile migliorare e/o incrementare potenziando il Martello della Prova.
La Stagione degli Eletti è quindi l’ennesima affermazione della capacità di Bungie di saper creare dei sistemi perfettamente bilanciati, a riprova del costante ascolto dei feedback dei giocatori. Destiny 2 è un’opera stabile ed equilibrata come poche altre, frutto di anni di lavoro sul bilanciamento di tutte le caratteristiche e degli elementi che la compongono. Sempre per questo motivo, non sorprende che con il rilascio della Stagione degli Eletti Bungie abbia voluto semplificare i processi di ottenimento delle taglie o anche l’interfaccia stessa, al fine di renderla più comprensibile e accessibile, soprattutto per i novizi. Inoltre sono state rivisitate le condizioni necessarie per ottenere i potenziamenti della stasi che, come abbiamo visto nella nostra guida, si erano rivelate piuttosto ardue da portare a termine. Questo processo di rifinitura di Destiny 2 non si trova né al punto di partenza né alla sua conclusione, bensì Bungie ha più volte ribadito la volontà di continuare a rendere il suo titolo quanto più accessibile possibile, e ha già affermato che le prossime stagioni renderanno questa filosofia sempre più concreta.
Sebbene sia una delle tante stagioni di passaggio, la Stagione degli Eletti riporta meccaniche e dinamiche che i giocatori avevano imparato a conoscere e che indubbiamente apprezzavano, come ad esempio quelle relative agli engrammi ombrosi. Tuttavia, consideriamo i risvolti narrativi intrapresi come l’aspetto più interessante, capaci di introdurre differenti chiavi di lettura sia dei singoli personaggi, sia degli eventi che li vedono protagonisti. Saremo onesti: non vediamo l’ora di scoprire qual è il ruolo de Il Corvo nel tentativo di uccisione di Zavala, così come siamo assai curiosi di scoprire come finirà lo scontro tra i Cabal di Caiatl e i guardiani della Torre. Non ci resta che aspettare l’arrivo dei due prossimi assalti, disponibili rispettivamente dal 23 marzo e poi dal 30 marzo 2021. Restate connessi su Game Legends per non perdere ulteriori novità e informazioni su Destiny 2, e non dimenticate che il 20 aprile 2021 inizierà la nuova edizione dei Giochi dei Guardiani! Non dimenticate che, purtroppo, Bungie aveva precedentemente scelto di rimandare l’espansione La Regina dei Sussurri; trovate tutte le informazioni qui.