Di questo passo, finirà che Sports Interactive sarà ricordata nei secoli. Ogni anno, puntualmente, non sbagliando un colpo, la casa di sviluppo britannica offre al mondo intero la possibilità di sedersi sulla panchina di una qualsiasi squadra di calcio del pianeta (beh, se non tutte, quasi!) per vivere carriere altrimenti impossibili anche solo da sognare. Con Football Manager 2021 ci ritroviamo a ripercorrere la stessa storia: un magnifico capitolo del manageriale targato Sega che non tradisce le aspettative e, come un campione ormai largamente affermato (ma mai sazio!), continua a dispensare giocate di alto livello mandando in visibilio gli stadi, le curve, le tribune che qui – almeno qui – sono ancora splendidamente e romanticamente affollate. Il fischio d’inizio risuona, impossibile farsi trovare impreparati!
Football Manager 2021 permette ai giocatori di vestire i panni di un allenatore di calcio in quasi ogni squadra esistente sul pianeta. Dalla più bassa lega del calcio inglese a sconosciute formazioni militanti in campionati che risultano lontanissimi da noi, per concezione, cultura, fascino, ma sempre intriganti. Che un giorno vi svegliate con alla mente paesaggi australiani, roventi campi di calcio in terra africani, glaciali manti erbosi islandesi, nel manageriale di Sports Interactive non esistono limiti, non esistono confini. Il solito impressionante database offerto da Miles Jacobson e il suo team assume ormai contorni di un profilo che sa di leggendario. Quasi sconvolge la sensazione di poter sfogliare le migliaia di schede profilo che rappresentano i giocatori professionisti del mondo; al punto che trovarsi a dare un’occhiata alle statistiche di Cristiano Ronaldo o Ibrahimovic sa quasi di “troppo mainstream”. Neymar, Haaland, Virgil van Dijk, stelle assolute del calcio europeo si alternano con una disarmante semplicità al più nascosto e remoto semi-sconosciuto trequartista di chissà quale campionato dal nome impronunciabile. Che poi, magari, questo folle scende in campo per voi e al suo debutto, col cuore in gola, mette palla all’incrocio al 90°. Lo stadio (alla faccia dello stramaledetto COVID) è come averlo in casa. Voi siete lì, soli in camera, il volto rivolto verso lo schermo, ma alle vostre spalle c’è un’intera curva stracolma che fa tremare tutto il dannato palazzo, illuminata dai bagliori dei fumogeni che nemmeno fanno respirare più. E’ la magia del calcio. E’ la magia di Football Manager.
Una montagna di dati
Una nuova serie di grafici e statistiche di varia natura permettono, in Football Manager 2021, di tenere sotto controllo qualsiasi aspetto della propria squadra, sia che si tratti della gestione del calciomercato sia quando i propri undici saranno in campo a lottare per i 3 punti. Accade dunque che durante la settimana lo staff faccia di tutto per consentirvi di preparare al meglio la prossima sfida, ciò anche grazie al nuovo sistema di analisi delle statistiche garantito da “xG”. La pioggia di informazioni riguarda ogni aspetto possibile: dalla forma fisica di ogni vostro singolo giocatore ai consigli riguardanti il posizionamento in campo, lo schieramento degli undici titolari, e i vari ruoli e compiti da assegnare. La quantità di dati ai quali è possibile accedere è aumentata esponenzialmente, tanto che i più appassionati e meticolosi tra voi rischieranno di far durare una vita anche una singola partita: al termine di un primo tempo, infatti, nuove e ridisegnate schermate riguardanti le statistiche del match, dal possesso palla al numero di passaggi, vi aiuteranno ad avere un quadro sempre preciso della situazione in base al quale prendere le migliori decisioni possibili (talvolta anche drastiche, come togliere dal campo la vostra stella se, quel giorno, proprio non vuole saperne di brillare). Qualche attimo prima dell’inizio della partita sarà possibile dare un’occhiata ai fogli delle formazioni ufficiali, in modo da poter effettuare cambiamenti dell’ultimo istante in base a questi. I giorni della vigilia e quelli che seguono i match ormai terminati sono più interessanti che mai: lo Staff terrà continui dialoghi (disattivabili, ovviamente, all’occorrenza) per tenere sempre tutto sotto controllo. I consigli vanno dalla formazione da schierare ai migliori tiratori per angoli e punizioni, oltre a dritte di natura economica, atte a salvaguardare le casse dal club, salvandole da spese potenzialmente eccessive (un giocatore sta rendendo molto meno delle aspettative ma guadagna tanto? La situazione sarà immediatamente segnalata dal proprio staff).
Qualsiasi tipo di interazione, da quella con lo staff a quella con i giocatori, senza dimenticare i rapporti con la stampa (da sempre il punto dolente – l’unico – della serie) è stata quest’anno resa più emozionante e interessante grazie all’introduzione dei gesti. Per fare qualche esempio: ora per rimproverare i vostri undici di partenza, colpevoli di aver giocato un primo tempo disastroso e di essere sotto di due gol, non basterà più scegliere il tono di voce adeguato e le parole più pertinenti, ma questi due elementi si uniranno ad un terzo, inedito: la scelta della gestualità più adeguata al contesto. Durante la nostra prova ci siamo calati nei panni di un allenatore davvero insopportabile, irriguardoso e manchevole di rispetto anche (e soprattutto) verso le stelle delle squadra. Da allenatori del Milan abbiamo da subito messo Donnarumma sul mercato, invitando il giocatore a lasciare Milanello. Gigio ha immediatamente richiesto un incontro (accompagnato dal suo agente!) e durante la discussione abbiamo mantenuto una linea dura, confermando la nostra volontà di cederlo. I due, infuriati, hanno poco dopo abbandonato il tavolo della trattative. Dopo ciò, tutta la rosa ha richiesto un incontro con il sottoscritto, perché non contenta del trattamento riservato ad una delle stelle della squadra. Anche in questo caso abbiamo tenuto il pugno di ferro confermando la nostra decisione di volerlo cedere e tra i gesti disponibili abbiamo scelto di calciare via una sedia presente nella sala riunioni, per aggiungere drammaticità alla scena. Risultato? Tutta la rosa infuriata (con conseguente calo del morale per tutti). Lo sappiamo, quelli come questo appena descritto sono scenari ai quali era già possibile assistere nei precedenti capitoli. Ma l’introduzione dei gesti in Football Manager 2021 aggiunge un’ulteriore variabile alle dinamiche che gestiscono le reazioni emotive degli interlocutori, rendendo ogni protagonista della vicenda più sensibile, più vivo. Abbiamo apprezzato molto, inoltre, che in ogni situazione di dialogo, anche con la stampa, vengano presentate a schermo statistiche più o meno contestualizzate all’argomento in questione. Per fare un esempio: un attaccante si lamenta del poco spazio a disposizione e chiede un incontro chiarificatore? Bene, tra le schermate di dialogo sarà presente un link per accedere rapidamente alle statistiche del giocatore in questione, per inquadrare subito il tutto. Ha ragione a lamentarsi o dovrebbe dire “Grazie” anche solo per essere ancora sotto contratto? Decidetelo voi in base a quanto vedete a schermo e rispondete, gesticolando, di conseguenza, tenendo testa a lui e all’agente che lo accompagna.
Si scende in campo!
Quando si tratta di scendere in campo è possibile assistere alle partite come meglio si crede: nella classica e romantica visuale 2D o in quella 3D, che di anno in anno risulta essere perfezionata in merito ad animazioni, gestione di luci e ombre, qualità delle textures. Non siamo nemmeno ancora lontanamente vicini agli scenari da sogno che Fifa e PES (più quest’ultimo, in verità) offrono a schermo, ma per un gestionale così impressionante dal punto di vista dei contenuti, anche stavolta non si può far altro che chiudere un occhio e, anzi, apprezzare gli sforzi profusi dal team di sviluppo. Sebbene le animazioni risultino essere poco più che accennate (colpi di tacco, pallonetti, rovesciate, c’è un po’ di tutto), apprezziamo inoltre la nuova interfaccia grafica che vuole dare alle partite un look più televisivo, riuscendo a nostro avviso nell’intento. Tra le novità introdotte a livello d’interfaccia risalta immediatamente la nuova barra (posizionata in basso) dedicata ai giocatori che sono in campo in quel momento. Abbiamo trovato questa aggiunta particolarmente comoda perché permette di interagire con ogni singolo giocatore in maniera immediata, senza passare per la schermata della rosa (cosa piuttosto fastidiosa per chi ama seguire il match in 3D).
Le partite in Football Manager 2021 sono più belle e vive che mai grazie a una rinnovata Intelligenza Artificiale. Siamo consapevoli del fatto che potrebbe sembrare la solita frase ripetuta un po’ a caso tutti gli anni, ma mai come quest’anno quanto detto risponde a verità! Il motore di gioco che regola lo svolgimento del match permette ora a ogni singolo giocatore di prendere la miglior decisione possibile – in base al contesto e in base alle proprie abilità tecniche, fisiche e mentali – calcolando una nuova iterazione ogni quarto di secondo. Ciò vuol dire che, in un solo secondo, un giocatore valuta la giocata migliore da effettuare per ben quattro volte. E’ un risultato impressionante che restituisce immediatamente agli occhi dell’allenatore la sensazione di un match vero. I miglioramenti dati da questa nuova gestione dell’I.A. sono particolarmente evidenti nelle fasi in cui il pallone vaga nelle zone di nessuno. L’accorrente terzino, che tenta disperatamente l’anticipo sull’attaccante lanciato verso il recupero della sfera, può ora effettuare scelte più sensate, anziché scaraventare inutilmente il pallone in fallo laterale. E ancora, le fasi di possesso palla sono semplicemente entusiasmanti: a patto di avere giocatori coi piedi buoni e visione di gioco di alto livello, sarà uno spettacolo assistere a frenetiche sequenze di uno-due o a una pioggia di filtranti (alti e soprattutto bassi) che terranno inchiodato l’avversario ai limiti della propria area, come preso d’assedio. Logica conseguenza al netto miglioramento dell’I.A. è quella di una risposta ancora più precisa e immediata ai dettami tattici impartiti in tempo reale durante la partita: avete finalmente sbloccato una partita combattuta e avete il terrore di subire il solito gol del pareggio ben oltre il 90°? Comandate ai vostri di chiudersi in difesa e raramente vedrete un vostro attaccante varcare la metà campo. E se, comandando un gioco basato su possesso stretto e passaggi corti, un vostro giocatore dovesse azzardarsi a lanciare palla in avanti nel tentativo di disegnare un filtrante alto, potrete fargli capire meglio le istruzioni unendo i nuovi gesti alle parole, come al relativo tono di voce con il quale vengono pronunciate.
Oltre alle prestazioni dei singoli, a convincere più che mai è il comportamento dell’intera squadra. Difesa e attacco si muovono in maniera più verosimile sia in fase di possesso che non. Le difese corrono spudoratamente all’indietro se la tattica impartita lo pretende, così come sarà possibile tenere la linea altissima (accettando tutti i rischi che ne conseguono) quando sarà necessario tentare una disperata rimonta finale. I centrali difensivi sono ora in grado di staccarsi dalla propria linea venendo spesso in avanti (se richiesto) al fine di tentare un anticipo quasi al ridosso della metà campo. Rubare un pallone in quella zona potrebbe risultare decisivo (soprattutto in scenari dove l’avversario ha appena deciso di lanciarsi in contropiede) così come significare un gol incassato di sicuro, nel caso in cui l’intervento risulti essere completamente sbagliato e fuori tempo. Assegnare i giusti compiti in base alle caratteristiche di ogni atleta sarà d’altronde affare vostro. In attacco, i giocatori offensivi sono ora in grado di disegnare nuove traiettorie e intravedere spazi inediti dove tentare di infilare un filtrante. Inoltre, sono splendidi i movimenti degli uomini più avanzati a venire incontro ai centrocampisti per farsi seguire da un difensore che, sganciandosi dalla propria linea, farà aprire così una prateria in favore degli avversari. Ogni partita e ogni singola scelta tattica daranno mai come quest’anno delle soddisfazioni indimenticabili grazie alle rinnovate scene dedicate alle celebrazioni dei trofei vinti. Finalmente Sports Interactive ha dedicato a questo aspetto del gioco una maggiore attenzione, e ora sarà finalmente possibile assistere ai festeggiamenti dei propri eroi che, tra esplosioni di coriandoli, alzano al cielo il tanto desiderato trofeo. Quest’anno è inoltre possibile rivivere i momenti chiave di ogni stagione. Infine, l’importanza della conquista di un trofeo sarà evidenziata come mai prima d’ora: dalla stampa alle reazioni dei giocatori e dei tifosi, vi sentirete quasi degli Dei discesi in terra dopo aver arricchito la bacheca del Club.
Il cuore di Football Manager 2021
Il cuore dell’esperienza di Football Manager 2021 è ovviamente da ricercare nel Calciomercato. I pannelli dedicati alla comunicazione con gli osservatori permettono ora di decidere in maniera più accurata le strategie di mercato, dalle cessioni agli acquisti, passando per i prestiti. Come sempre potrete affidare parte dei compiti ai vari membri dello Staff, ma i veri allenatori di FM, ne siamo certi, preferiranno gestire il tutto in completa autonomia. I dialoghi con gli agenti dei giocatori sono più curati e le reazioni ci sono sembrate maggiormente credibili rispetto al passato. Come al solito la riuscita di una trattativa dipenderà da un complesso mix di diversi fattori, tra i quali ovviamente troviamo l’entità dell’ingaggio, la durata del contratto, l’interesse del giocatore stesso verso il Club. Le valutazioni dei giocatori e gli stipendi richiesti sono quasi sempre molto simili a ciò che si vede nella realtà. Una realtà piuttosto complessa, quella del mondo di oggi, dove anche il calcio ha dovuto fare i conti con l’emergenza legata al contagio da Coronavirus. Sports Interactive ha valutato attentamente come ricreare la situazione attuale in Football Manager 2021 arrivando a trovare un compromesso tra la rappresentazione della gravità di una pandemia che sta sconvolgendo le nostre vite e la giusta dose di spensieratezza nella quale, chi avvia un gioco, pretende di immergersi.
Gli sviluppatori hanno ad esempio dato vita a una votazione per scegliere se implementare da subito il pubblico negli stadi: ha vinto la gioia di vivere, la gioia di assistere ad un match dove lo stadio trema ogni volta che il pallone gonfia la rete. Gli spalti in Football Manager 2021 saranno dunque gremiti (in relazione alle prestazioni della propria squadra, s’intende) fin da subito. Tale scelta ha una duplice importanza: da un lato alleggerisce il clima pesante che ormai ha avvolto le nostre vite reali, dall’altro permette al team di sviluppo di giustificare una ripresa economica dei club all’interno della simulazione. Infatti, avere da subito degli introiti importanti derivanti dagli incassi al botteghino assicurerà (soprattutto per i club più piccoli) un arricchimento delle casse societarie che, nell’arco di un paio di stagioni, si riallineeranno al mondo reale pre-Covid. Le valutazioni dei giocatori più importanti (e dei migliori talenti in crescita) non sono state ritoccate verso il basso (così come le richieste economiche degli agenti che li rappresentano in fase di trattativa), ma tutti i restanti giocatori hanno visto abbassarsi drasticamente (e realisticamente) il proprio valore. I budget dedicati ai trasferimenti e ai monte ingaggi sono ora decisamente più bassi che in passato. Durante le prime due stagioni (in particolare) fioccheranno proposte di acquisto con la formula delle rate o dei prestiti con diritti (o obblighi) di riscatto. Infine, alcune modifiche apportate dalle rispettive federazioni ai campionati di calcio per rispondere al meglio all’emergenza Coronavirus, come ad esempio l’introduzione dei cinque sostituti rispetto ai tre storici, verranno corrette a partire dalla seconda stagione di ogni nuova carriera avviata. Tali modifiche al regolamento resteranno invece in vigore in maniera stabile, per tutte le stagioni di FM 21, nei campionati dove è stato espressamente indicato che le novità introdotte perdureranno per anni. Apprezziamo la scelta di Sports Interactive di non aver introdotto in nessun modo le parole “Covid-19” e “Coronavirus” all’interno del gioco (e non è nemmeno previsto che un giocatore possa ammalarsi di questo).
In definitiva, Football Manager 2021 consacra una volta di più Miles Jacobson e i ragazzi di Sports Interactive che, con lui, danno vita a un gestionale di calcio immenso, curato in maniera sbalorditiva. Pur non avendo praticamente concorrenza, anziché sedersi sugli allori gli sviluppatori continuano nella loro opera di perfezionamento della saga, che anno dopo anno non fa che migliorarsi e affinarsi. Quest’anno, addirittura, anche la parte dedicata ai rapporti con la stampa è in grado di regalare qualche emozione in più rispetto al solito. Vivete di calcio? Questo è il videogame che dovete possedere a ogni costo. Football Manager 2021 è quel numero 10. Quello che ha ancora le fasce alle caviglie e i calzettoni abbassati, quello che fa emozionare. E ora più che mai, non è di emozioni che abbiamo assolutamente bisogno?