Flight Simulator – Recensione, il mondo a portata di aereo

Scopriamo insieme Flight Simulator, il nuovo capitolo della serie di simulatori di volo più conosciuti al mondo, questa volta con tante novità.

Simone Lelli
Di Simone Lelli - Editor in Chief Recensioni Lettura da 6 minuti
Microsoft Flight Simulator Rotor Screenshot with logo
9.5
Flight Simulator

Il mondo dei simulatori non deve essere addolcito per essere gradito: nel 2020 sembra infatti che ogni prodotto, in quanto tale, debba essere alla portata di tutti. Nonostante questo, Asobo, l’azienda dietro lo sviluppo di questo nuovo Flight Simulator, è riuscita a proporre un’offerta adatta ad ogni tipo di giocatore (a patto che siate disposti a imparare nuovi meccanismi di controllo). Flight Simulator non è facile da gestire: una mole di comandi spropositata vi richiederà uno sforzo enorme in termini di multitasking. Superato però questo scoglio, davanti a voi si para un mondo intero (letteralmente) da esplorare.

L’unico limite: il cielo

Flight Simulator è da sempre stato il gioco per eccellenza dedicato agli amanti del volo: con un insieme di controlli da imparare al dettaglio, fin dalle sue prime iterazioni era molto difficile da controllare, portando spesso i neofiti a schiantarsi a terra. Superato però quel limite, il gioco prende subito un altro sapore: far volare il proprio aereo, sia esso di linea o un semplice charter, diventa magico. Asobo, in questo nuovo Flight Simulator, ha cercato di proporre una magia al livello tecnologico odierno, e c’è riuscita a pieno: tra eventi temporali che vi porteranno a fare dei percorsi programmati dal software, fino alla mappa del mondo (con oltre 400 città e i più famosi aeroporti) che vi farà programmare il volo che preferite in due click, il gioco è davvero una finestra su questo fantastico mondo. Se tutto ciò potesse sembrarvi ripetitivo (e fidatevi, non lo è), un sistema di sincronizzazione del tempo vi permetterà di avere le stesse condizioni reali di quella tratta, così da darvi davvero l’idea di star percorrendo un tragitto nel mondo reale.

Flight Simulator

Ovviamente il livello tecnico e grafico si vede anche sui comandi degli aerei: studiati nei minimi dettagli per essere identici a quelli reali, ogni velivolo ha la sua postazione di volo, le sue dinamiche e i suoi pulsanti, troppi da imparare in poco tempo. Fortunatamente, Asobo è stata scaltra nel non snaturare il gioco (facendolo diventare un arcade) ma proponendo un sistema di assistenza che vi andrà a consigliare quali mosse fare: ovviamente non basterà per poter far volare il vostro aereo le prime volte, ma di sicuro l’apprendimento sarà più veloce di quanto lo fosse stato in passato.

Il mondo ai tuoi piedi

Ovviamente, essendo disponibile un mondo intero da esplorare, il lavoro della software house è stato tanto minuzioso quanto pratico: sfruttando le mappe di Bing e la piattaforma cloud Azure, Asobo ha fatto generare la Terra tramite una IA, proponendo oggetti 3D tramite algoritmi e senza disegnarli uno per uno. Ovviamente questo non si presenta nelle location importanti invece, che sono state sviluppate con maggiori dettagli al punto da sembrare reali. A prescindere dal fatto che dietro ci sia una IA, converrete con me che produrre tutto insieme un intero mondo fatto di palazzi, strade e dettagli sarebbe stato impossibile: per questo il gioco sfrutta una connessione costante per proporre le mappe sotto ai vostri piedi (attraverso streaming procedurale). Potrete comunque giocare senza internet, ma il dettaglio migliorerà di molto se lascerete accedere il gioco alla vostra connessione.

A rendere ulteriormente viva la Terra ci pensano dei piccoli dettagli: volando sopra le varie città, infatti, potrete vedere luci, movimenti e persino ogni tanto veicoli muoversi come se davvero steste sorvolando il nostro pianeta: questo tocco di classe, che potrebbe sembrare scontato, in realtà è ciò che permette di farci dimenticare, per qualche secondo, di essere seduti davanti ad un computer e non dentro ad una cabina di pilotaggio.

Flight Simulator

Le vertigini

Flight Simulator è qualcosa di stupendo: l’idea sola di avere una piattaforma di volo privata, senza rischi, capace di darvi accesso alle tratte più famose con gli aerei più rinomati è qualcosa di unico, ma a rendere l’esperienza davvero senza eguali ci sono i dettagli, piccolezze che ogni tanto faranno comparsa nel gioco e vi strapperanno un sorriso. Non nego che la difficoltà del gioco è davvero elevata, e potrebbe essere una barriera da dover superare prima di godersi l’esperienza finale, ma se ci pensiamo bene ogni simulatore presenta una dinamica simile.

La differenza tra tutti gli altri simulatori e questo sta nel passo avanti: se per anni infatti abbiamo vissuto in un mondo che proponeva costantemente nuovi contenuti ma lo stesso comparto tecnico nei simulatori (e fidatevi, ce ne sono di ogni tipo), Flight Simulator è il passo successivo, il “come devono essere fatti i simulatori nel 2020”. Con una longevità pressoché infinita, il gioco non si preoccupa di raccontarsi ai neofiti, ed è più che giusto: un genere talmente complesso e articolato deve essere libero da catene di alcun tipo, talvolta lasciando indietro quegli utenti non troppo volenterosi di imparare un sistema di controllo alla prima molto difficile, ma poi terribilmente appagante.

Flight Simulator
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Amante dei videogiochi, non si fa però sfuggire cinema e serie tv, fumetti e tutto ciò che riguarda la cultura pop e nerd. Collezionista con seri problemi di spazio, videogioca da quando ha memoria, anche se ha capito di amarli su quell'isola di Shadow Moses.