Romancing SaGa: Minstrel Song Remastered, Recensione dell’edizione International

Ecco la nostra recensione di Romancing SaGa: Minstrel Song Remastered International, che ci porta finalmente il gioco in italiano!

Alessio Lucherini
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Alessio Lucherini
Staff Writer
Colui che ha zompato da una piattaforma all'altra e nel vero senso della parola, prima con Nintendo, poi Sony e infine anche Microsoft. Tra la scrittura...
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RecensioniRomancing SaGa: Minstrel Song
Lettura da 12 minuti
Romancing SaGa: Minstrel Song Remastered
7.8 Buono
Romancing SaGa: Minstrel Song Remastered International

Negli anni ’90 i JRPG (“Gioco di Ruolo giapponese” per i meno avvezzi) erano tanto predominanti nella cultura videoludica di quel periodo. Non nascondo il fatto che l’aver toccato la prima volta Romancing SaGa: Minstrel Song Remastered mi ha subito riportato indietro nel calendario, pur essendo solamente nato appena la fine del secolo precedente. Un effetto dolce, anche romantico per chi, come me, apprezza simili esperienze. Un invito alla scoperta di un gioco dal sapore nostalgico, con tutti gli stilemi dei classici JRPG “vecchia scuola”. Quella di cui sto per parlare in questa recensione è niente meno che la versione rimasterizzata del remake del primo Romancing SaGa, titolo della serie SaGa (il quarto, contando i Final Fantasy Legend appartenenti alla serie) uscito su SNES nel 1992.

Due parole su questa remastered

In realtà, la versione Remastered di Romancing SaGa: Minstrel Song è stata già pubblicata nel 2022 su Nintendo Switch 1, PS4, PS5 e PC. Rispetto al remake per PlayStation 2, essa propone una serie di migliorie legate alla qualità di vita, al gameplay e al comparto visivo, sebbene graficamente si percepisce ancora il peso dell’età. Inoltre sono stati rivisitati i boss e aggiunte nuove classi e nuovi personaggi da reclutare in squadra.

Dunque perché una recensione del genere solo adesso? Il motivo è semplice: quella in arrivo il 9 dicembre è l’edizione “International”, ossia provvista (finalmente) della localizzazione italiana oltre che di altre lingue completamente assenti nel medesimo prodotto del 2022. Di fatto, la presenza dell’italiano rende il gioco fruibile a tutti senza alcun paletto vincolante, così da permettere sia a neofiti che a veterani di assistere agli eventi di gioco in assoluta comodità.

Fatta la premessa, la nostra prova di Romancing SaGa: Minstrel Song giocata su Nintendo Switch 1 è stata all’inizio strana, poi tutto è improvvisamente partito a razzo una volta aver fatto tesoro del funzionamento di gran parte del sistema di gioco, arrivando con il contatore intorno alle 60 ore estendibili sotto tante variabili. Inoltre, tra la portabilità e la modalità docked della piattaforma tutto è filato liscio senza alcun problema di natura tecnica.

Romancing SaGa: Minstrel Song Remastered

Nelle puntate precedenti di Romancing SaGa: Minstrel Song

Ambientato nel continente di Mardias originato dal primordiale Marda, una guerra infuriò tra la benevola divinità Elore e tre Dei malvagi, Saruin, Schirach e il Dio della Morte. L’epilogo vede Schirach e la Morte spogliati dei loro poteri, mentre Saruin viene imprigionato grazie allo sforzo combinato delle dieci Pietre del Destino e dell’eroe Mirsa, il quale purtroppo pagherà a caro prezzo il confronto sacrificandosi in nome del bene.

Romancing SaGa ci porta 1000 anni dopo quella guerra, vestendo i panni di uno degli otto personaggi principali. Troviamo Albert, erede di un nobile signore nella regione di Rosalia; Aisha, un membro di un gruppo di nomadi Taraliani; Jamil, un ladro operante nella città di Estamir; Claudia, arciera cresciuta da una strega nella terra di Mazewood; Hawke, un famigerato pirata; Sif, una possente guerriera della regione innevata di Valhalland; Gray, un avventuriero in cerca di tesori; infine Barbara, una donna membro di una banda di animatori itineranti.

Ogni personaggio ha la sua storia e il suo percorso, che può fortuitamente incrociarsi con gli altri personaggi reclutabili in squadra. Nell’imminente ritorno dei tre dèi maligni e le Pietre del Destino sparse per Mardias, ciascuno di essi dovrà impedire che il mondo cada di nuovo nell’instabilità di un millennio fa, mentre tenterà di recuperare le pietre. Una figura misteriosa, nota come “Il Menestrello” guiderà ciascuno degli otto personaggi con i suoi racconti, aiutandoli ad affrontare meglio il ritorno del male esiliato in passato.

Romancing SaGa: Minstrel Song Remastered

Senza dilungarci oltre con gli eventi, diciamo che l’impalcatura narrativa di Romancing SaGa mi ha ricordato subito quella di due apprezzati titoli provenienti, guarda caso, da Square Enix; ossia, gli Octopath Traveler (in attesa del capitolo 0 previsto il 4 dicembre vi lasciamo qui la recensione del primo capitolo, del secondo, e dell’appena pubblicato Octopath Traveler 0).

Otto protagonisti, otto avventure, un obiettivo mirato. Sotto questo punto di vista si potrebbe davvero definire il gioco un autentico antenato degli Octopath Traveler. Scegliendo uno dei protagonisti a disposizione (la mia scelta è caduta su Barbara), ci troveremo tuffati in un mondo sconfinato, liberi di parlare con chiunque (quasi) e liberi di esplorare a piacimento le numerose città e zone che fanno parte di Mardias.

Ogni azione compiuta dalle missioni di cui prendiamo parte influenza significativamente il mondo circostante, per mezzo di quello che viene chiamato “sistema degli scenari liberi”. Infatti, Mardias non rimane uguale per tutta la durata dell’avventura. Si evolve insieme a noi, e con esso i personaggi che ne fanno parte… e i nemici abitanti nelle zone incontaminate. Ci ritorniamo tra poco a proposito delle creature nemiche.

Nonostante possa trarre in inganno quella libertà sconfinata appena raccontata, Romancing SaGa non ha una struttura da classico open world. Il gioco consiste in una serie di vaste mappe aperte e collegabili tra loro, il cui design rimane molto radicato al passato, con barriere invisibili che limitano l’esplorazione entro un’area circoscritta. Al netto di ciò, esplorare Mardias è gratificante, tra grotte, torri abbandonate, rovine, boschi, laghi, deserti e tanto altro, ciascuna con segreti e tesori nascosti pronti per essere scoperti.

Romancing SaGa: Minstrel Song Remastered

A sostegno ci sono le abilità sul campo, che ci aiutano a compiere diverse azioni come il salto, l’arrampicata, il disinnesco delle trappole e così via. C’è però una particolarità legata ad esse: anche solo per eseguirle devono essere prima acquisite e sviluppate di livello da un tizio incappucciato in città. Così facendo è possibile estendere il loro uso nei contesti dove è richiesto un livello alto, favorendo sia l’esplorazione che la progressione.

Battaglie a turni e progressione liberamente atipica

Per quanto concerne il gameplay, fondamentalmente ci troviamo di fronte a un JRPG con meccaniche a turni, arricchiti da svariati elementi distintivi. Escludendo le abilità sul campo, non esistono i livelli e non ci sono nemmeno i Punti Esperienza. Ogni personaggio progredisce e impara nuove tecniche esponendosi ai combattimenti contro i nemici che popolano il mondo di Mardias. Ci sono poi gli incantesimi, che diversamente dalle tecniche vanno acquistati dai mercanti o nei templi in città.

I personaggi hanno “due valori” di costituzione: i Punti Forza (o PF), che determinano la sopravvivenza del personaggio durante una battaglia e si rigenerano automaticamente al termine degli scontri, e i Punti Vita (o PV), che invece determinano la forza vitale entro il quale un personaggio è in grado di sostenere la squadra sia nelle battaglie sia nell’esplorazione.

Anche l’andamento dei combattimenti segue un preciso meccanismo. Ogni personaggio possiede i Punti Battaglia (PB), i quali indicano l’energia richiesta per eseguire una tecnica o un incantesimo, ripristinando il suo valore ogni turno. Riferito alle armi ci sono invece i Punti Durabilità (PD), che ne indicano la sua durevolezza prima della rottura, consumabili solo tramite l’uso di certe tecniche.

Romancing SaGa: Minstrel Song Remastered

Quello che però fa realmente la differenza in Romancing SaGa: Minstrel Song è un sistema chiamato “Event Rank”. In pratica, più ci troviamo a sconfiggere i nemici, più gli stessi aumentano parallelamente la loro forza. Si tratta di una progressione molto differente rispetto alla maggior parte delle produzioni simili dell’epoca e contemporanei, ma unita al “sistema degli scenari liberi” spiegato in precedenza è in grado di restituire un’ottima armonia al gameplay.

Tuttavia, il sistema “Event Rank” mostra il fianco a un importante problema, ossia gli improvvisi picchi di difficoltà alta riscontrabili soprattutto in alcuni scontri “a catena” o con i boss, che possono provocare una certa frustrazione a una fetta di persone costringendoli a un momentaneo arresto della progressione e il conseguente riassesto strategico.

Diciamo che Romancing SaGa: Minstrel Song premia non chi sviluppa il più possibile le statistiche dei personaggi, ma chi punta a un equilibrio tra la progressione parametrica attraverso i combattimenti e il completamento delle missioni. Portando a termine i compiti assegnati si ricevono un bel quantitativo d’oro, utile per l’acquisto di armi e armature migliori, e di gioielli, essenziali per il livellamento delle classi e delle singole abilità. Tra l’altro, far crescere quei livelli significa diminuire il costo dei PB e PD richiesti all’uso di un incantesimo o di una tecnica, ottimizzando così l’efficacia combattiva dei personaggi.

Romancing SaGa: Minstrel Song Remastered

Come ormai intuibile da queste righe, il gioco induce a un doveroso grinding che potrebbe scoraggiare chi ha poca pazienza. La sola comprensione delle meccaniche di gioco e le tempistiche per vedere i personaggi della propria squadra efficienti in combattimento richiederanno infatti diverse ore. Ma se vogliamo spezzare una lancia in favore, il risultato derivante dalle attività svolte sarà sicuramente soddisfacente. Oltretutto, la sua alta rigiocabilità grazie alla presenza di otto personaggi con altrettante storie e alla “Nuova Partita+” ruberà già di suo parecchie ore.

Un ultimo appunto in chiusura della recensione è la colonna sonora di Romancing SaGa: Minstrel Song. Tolta la ridondanza dei temi cittadini (seppur diversi per tonalità e strumenti) e delle aree esterne agli insediamenti, si può dire che i brani musicali si fanno apprezzare nella loro totalità, alcuni maggiormente più incisivi di altri come i temi di battaglia.

Romancing SaGa: Minstrel Song Remastered
Romancing SaGa: Minstrel Song Remastered International
Buono 7.8
Voto 7.8
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Colui che ha zompato da una piattaforma all'altra e nel vero senso della parola, prima con Nintendo, poi Sony e infine anche Microsoft. Tra la scrittura e i pensieri intrisi nell'animo salsero-bachatero, viaggia costantemente in cerca della saggezza, del potere e del coraggio... perché Hyrule è la sua casa preferita, un posto dove ha lasciato completamente se stesso!