Pochi franchise nel corso della storia dei videogiochi possono vantare un parco di titoli ampio e di grande respiro come il caso di Sonic. Il riccio blu ha sfrecciato in due e tre dimensioni, si è messo al volante di kart e macchine da corsa, ha partecipato alle Olimpiadi: non stiamo certo parlando di una figura incapace di passare da un sistema di gioco all’altro, ma, piuttosto, di un conglomerato di elementi in continuo movimento con grandi capacità di adattamento ai tempi che cambiano. Questo non significa che sia sopraggiunta in noi una certa titubanza all’annuncio di Sonic Rumble. Il titolo, arrivato negli scorsi giorni su Steam e i sui principali dispositivi mobile, si avvicina a un genere che ha preso il via qualche anno fa, diventando di fatto il nuovo genere di party game: il battle-royale con minigiochi.
Tanti sono i grandi franchise dei videogiochi che hanno cercato di eguagliare i titoli mobile che, molto rapidamente, hanno scalato le classifiche tra i giocatori: ci ha provato Kirby, ma abbiamo anche nuove IP come il caso di Party Animals. Anche Sonic, con netto ritardo rispetto ai tempi, cerca di cavalcare quest’onda, con l’intenzione di regalare alla community un titolo estremamente leggero godibile in una manciata di minuti a partita. Missione compiuta? Scoprilo nella nostra recensione del titolo realizzata sulla base della versione di gioco per dispositivi Android.
Una corsa contro il tempo… e gli avversari!
Fatta questa premessa, è possibile descrivere in pochissimo tempo la struttura affettiva del gioco: non c’è una trama, ma ci sono partite da fare sfidando giocatori in tutto il mondo. All’interno di ogni partita, affronteremo tre diverse sfide al termine delle quali, volta per volta, i giocatori più lenti o che avranno ottenuto un minor punteggio verranno eliminati: l’obiettivo è ovviamente quello di rimanere con un solo giocatore, che sarà il vincitore.
Una struttura estremamente semplice che tende molto rapidamente a sfociare nella ripetitività: le sfide presenti sono infatti di basso numero e non proprio diverse l’una dall’altra, anzi, il contrario. Facciamo affidamento su elementi cardine del gameplay di qualsiasi titolo della saga di Sonic: l’abbatterci su più nemici in sequenza, l’accelerazione come mezzo di attacco e, in generale, la necessità di sfruttare quanto più possibile tutti gli elementi che tendono a velocizzare e a renderci più fluidi nella corsa, al fine di arrivare al traguardo prima degli avversari.
L’inserimento di queste meccaniche fa sì che il giocatore possa riconoscere Sonic nel corso dell’esperienza, ma, allo stesso tempo, si fatica ad apprezzare l’incastro tra queste meccaniche e l’effettiva struttura del gioco.

Muoversi sullo schermo dello smartphone
Elemento di fondamentale importanza nella valutazione di un gioco per dispositivi mobile è certamente il sistema di controllo: questo, quantomeno nella versione Android, è caratterizzato dalla presenza di una levetta di spostamento virtuale e dei pulsanti che corrispondono al salto e ai due tipi di attacco.
Si tratta di una soluzione certamente forzata, dato il tipo di dispositivo in uso, ma non ci sentiamo di definirla comoda: numerose volte, nel corso dell’esperienza, abbiamo avuto difficoltà nella manovra del personaggio controllato proprio a causa del sistema di controllo non proprio adatto a “tutte le mani”. Difficile fare di meglio su mobile, ci teniamo a sottolinearlo, ma forse si potevano trovare delle soluzioni più comode.
Gli elementi tipici dei giochi smartphone non si fermano qui: una volta completata la prima sfida “di prova”, sbloccheremo infatti il negozio. In base al nostro andamento nelle sfide, raccoglieremo rings da utilizzare per sbloccare emotes, nuovi personaggi ed elementi di vestiario e accessori per questi. La formula risulta un po’ macchinosa, in quanto gli acquisti non sono liberi ma “propedeutici”, ma abbiamo apprezzato l’accessibilità, la varietà e la presenza di eventi (come nel caso del film Sonic 3) a tema.

Uno stile semplicemente adorabile
Soffermiamoci infine sulle scelte di carattere artistico: Sonic Rumble gode di uno stile grafico decisamente invitante, soprattutto per i più giovani, frutto di un’accurato mix di forme rotondeggianti, colori brillanti e luci ben gestite. Si tratta di un prodotto decisamente moderno sotto questo punto di vista, con un approccio a Sonic minimale ma ben caratterizzato.
Sotto una simile lente possiamo guardare anche le colonne sonore: poche, semplici, ma molto ritmate, pensate per stimolare in vista delle sfide in atto. Non si tratta di nulla di fortemente innovativo ma, comunque, di un accompagnamento piuttosto gradevole.
