Clair Obscur diventa un franchise: Expedition 33 è solo l’inizio

Il director conferma: nuove storie arriveranno nell’universo di Sandfall Interactive

Tiziano Sbrozzi
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Tiziano Sbrozzi
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Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona...
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Le avventure di Clair Obscur: Expedition 33 non si fermeranno al capitolo uscito quest’anno. Durante un’intervista a MrMattyPlays (ripresa da TheGamer), il director Guillaume Broche ha confermato che Clair Obscur non è solo il titolo del gioco, ma il nome dell’intera franchise:

“Clair Obscur è il nome del franchise. Expedition 33 è solo una delle storie che vogliamo raccontare in questo universo.”

Ha dichiarato Broche: al momento è troppo presto per scoprire in cosa consisterà il prossimo progetto, ma l’idea è chiara: Expedition 33 non sarà l’ultimo viaggio. Broche ha anche parlato del suo processo creativo quando “scrive sequel”, lasciando intendere che un nuovo capitolo sia già in cantiere. L’universo di Clair Obscur, quindi, è destinato a crescere con nuove storie e nuove prospettive.

Ricordiamo che Clair Obscur: Expedition 33 è stato accolto con inatteso entusiasmo dalla critica e che poi, pubblico ha saputo premiare la bontà dell’esperienza: persino Charlie Cox, volto di Daredevil e voce di Gustave nel gioco, ha dichiarato di volerlo giocare in prima persona, nonostante si definisca “un totale impostore” quando i fan lo elogiano per la sua interpretazione. Di recente Sandfall Interactive ha rilasciato la patch 1.4.0, che ha introdotto funzioni attese come il Battle Retry, oltre a numerosi miglioramenti grafici, bilanciamenti e fix. La software house, però, non ha ancora svelato cosa ci sarà nei prossimi aggiornamenti, limitandosi a dire che “c’è ancora altro in arrivo in futuro”. La domanda ora sorge spontanea: quale sarà la prossima storia dell’universo Clair Obscur?

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Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.