Yu-Gi-Oh! Il Lato Oscuro delle Dimensioni – Recensione

Marco Pulicanò
Di Marco Pulicanò Recensioni Lettura da 11 minuti
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Yu-Gi-Oh! Il Lato Oscuro delle Dimensioni

Ebbene, il 2017 sembra proprio un anno che vuole strappare via dalle tasche degli appassionati di animazione giapponese anche l’ultimo centesimo, trascinandoli nelle grandi sale per assistere ad una moltitudine di film. Passato il capolavoro shoujo di Your Name ed in attesa del tanto discusso live action di Ghost in the Shell, in uscita il 30 marzo, arriva a deliziarci Yu-Gi-Oh! Il Lato Oscuro delle Dimensioni: è il momento di fare un salto nel passato per una grande avventura, quindi non scordate di portare con voi deck e duel disk. Pronti a partire?

Il Ritorno dei Duellanti

Siamo seduti in sala, pop corn alla mano e non aspettiamo altro se non vedere i nostri eroi sullo schermo apparire, e le nostre richieste verranno esaudite all’istante, con la comparsa del tanto testardo quanto chic Seto Kaiba, ormai dedito interamente alle attività della sua azienda, la Kaiba Corporation, e intento a coordinare una serie di attività archeologiche in Egitto, aiutato dal fratellino Mokuba, ormai suo assistente personale. Il film infatti è ambientato dopo lo scontro tra il Faraone, Yami Yugi, ed Yugi Muto: per chi non ricordasse tale evento, il nostro piccolo Yugi deve dimostrare al Faraone di essere ormai diventato una persona forte e pronta per prendere le redini della sua vita, affrontandolo in un duello finale dove vincerà, e per il quale Yami sarà costretto a tornare nel passato, abbandonando il suo omonimo contemporaneo e lasciando che il Puzzle del Millennio rimanga sepolto sotto le macerie della piramide. Proprio questo oggetto è l’obbiettivo del testardissimo Seto, il quale non vuole rinunciare a nessun costo alla sua vendetta nei confronti del Faraone per averlo umiliato a suo tempo, in riferimento alla primissima puntata dell’anime originale. In seguito la scena si sposterà sulla città di Domino, completamente differente da come l’avevamo lasciata nel lontano 2003: essa è stata stravolta, passando da piccola cittadina ad una rappresentazione della capitale nipponica, con alcune zone addirittura riconducibili a zone reali della città; ma Domino non è stata l’unica a cambiare, poiché il vero cambiamento sarà quello del gruppo di quattro amici che per 224 episodi ci ha insegnato a credere nei propri compagni e nel cuore delle carte.

Yu-Gi-Oh!

Da subito, noteremo che i nostri personaggi hanno qualcosa che non torna. Partendo da Yugi Muto, notiamo che il suo aspetto è rimasto invariato, ma è decisamente più alto e con un fisico più definito; passando poi agli altri avremo un Joey Wheeler inconfondibile come ogni serie, con il suo solito umorismo e la sfortuna sempre in agguato su di lui, Tristan Taylor divenuto decisamente più autoritario e più adulto, soprattutto nei comportamenti. Dulcis in fundo, Tea Gardner è rimasta sempre uguale, ma con un tono più deciso e un seno più abbondante, mantiene alto il morale del gruppo. Perché vi sto dicendo tutti questi dettagli, all’apparenza inutili? Perché qui arriva una delle vere svolte del film rispetto alla serie originale: i personaggi sono cresciuti, ed ormai sono diciottenni alle prese con gli esami dell’ultimo anno di scuola superiore ed indecisi sul loro futuro e sulle scelte che prenderanno. Scopriamo infatti che Tea partirà per inseguire il suo sogno di diventare una ballerina professionista, Tristan è obbligato ad aiutare il padre nell’azienda di famiglia, Joey studierà per diventare un duellante agonistico (che sia un riferimento all’Accademia dei Duellanti della serie GX?), mentre Yugi pensa di lavorare nel negozio di suo nonno e di dedicarsi all’invenzione di nuovi giochi. Non notate anche voi qualcosa di strano? Nell’anime di Yu-Gi-Oh! la scuola è un posto visto sì e no un paio di volte, e non si parla mai degli interessi esterni dei personaggi, ma unicamente degli eventi legati al Duel Monsters; e si sa, chiunque da bambino si è chiesto almeno una volta “ma Yugi ed i suoi amici non vanno mai a scuola?“. La risposta l’abbiamo avuta a distanza di tredici anni, in una perfetta modernizzazione e correzione della film rispetto ai tempi e la serie.Yu-Gi-Oh!

Yu-Gi-Oh! Il Lato Oscuro delle Dimensioni ci mostra come gli autori abbiano saputo perfettamente adattare il mondo già conosciuto anni addietro con i tempi e l’animazione giapponese corrente: per i più attenti, molti sono gli elementi che erano assenti al tempo e che adesso sono stati inseriti, ma senza sembrare di troppo o estranei: mi riferisco a piccolezze come la vita dei protagonisti in città, lo spostarsi all’interno delle vie di Domino, i loro impegni quotidiani, la gestione del tempo tipica degli studenti liceali… tutto questo aggiunge quel senso di realismo che mancava alla serie e che invece ora riesce ad intrigare completamente lo spettatore nostalgico. Il fatto che il gruppo di amici esca insieme dopo le lezioni o nei giorni liberi non è una costa strana se ci si pensa, e soprattutto permette al giocatore di vedersi maggiormente inserito nel contesto del Duel Monsters, una passione coltivata parallelamente ai propri doveri. Gli eventi dell’intero lungometraggio si svolgono durante soli quattro giorni (molto probabilmente da giovedì a domenica), impegnando quel tempo che i nostri protagonisti non hanno impegnato una volta compiuti i doveri scolastici, eccezione fatta per Seto Kaiba che ricordiamo ha lasciato gli studi per dedicarsi interamente alla sua azienda. Proprio a scuola i nostri amici verranno a contatto con Aigami, un ragazzo della loro classe alquanto misterioso, connesso con una serie di misteriose scomparse ed intenzionato a fermare Kaiba nel suo intento di ricomporre il Puzzle del Millennio, per dei motivi che ci verranno svelati più avanti e sui quali non vogliamo dirvi nulla, per permettervi di gustare al massimo l’opera.Yu-Gi-Oh!

E’ ora di DUELLARE!

Passiamo ora invece ad analizzare i duelli, componente importante del film ma non opprimenti come in altri casi, ove le sfide sovrastavano la narrazione della trama esterna al Duel Monsters. Notiamo fin da subito che il film è stato realizzato sulla base di quelle che sono le vere partite di Yu-Gi-Oh!, lasciando stare le giocate grezze e “scorrette” dell’anime, e passando a dei veri e propri scontri con delle deck combo, serie di trappole e contro-trappole attivarsi continuamente e formazioni di mostri logicamente corrette e tutt’ora usate nelle partite competitive, senza però stravolgere i mazzi originali dei nostri due protagonisti principali: Yugi fedelissimo ai suoi Incantatori e Seto Kaiba temerario con i suoi draghi, ai quali ha aggiunto nuove forme e versioni, sempre più complesse e potenti, basate sul modello base del leggendario Drago Bianco Occhi Blu tanto che qualcuno si sarebbe aspettato l’evocazione di Drago Polvere di Stelle durante il film, vista la quantità spropositata di mostri del suddetto tipo, ed ammetto che anche io per un attimo ci ho pensato. Nel film viene utilizzato un sistema di combattimento leggermente differente da quello da noi conosciuto, tanto che anche i nostri protagonisti non avranno familiarità con esso: il Duello Dimensionale è infatti un tipo di scontro con regole differenti dal classico stile di Yu-Gi-Oh!, poiché non sono necessari tributi per le evocazioni dei mostri di alto livello, essi vengono caricati con la forza spirituale del giocatore ed una volta distrutti il possessore subisce danni pari alla statistica della posizione in cui si trovava il mostro, quindi anche giocando in Difesa è possibile subire ingenti danni; ovviamente però non sono assenti i duelli con lo stile classico di Duel Monsters, disputati dai nostri eroi. Yu-Gi-Oh!
Tirando le somme, Yu-Gi-Oh! Il Lato Oscuro delle Dimensioni è un validissimo film per tutti gli appassionati della serie (per chi non fosse a conoscenza dei fatti precedenti risulterebbe difficile seguire) che non esiterei a definire il film su come tutti noi che abbiamo visto la serie a suo tempo lo avremmo immaginato: non una serie basata su un gioco di carte, ma su delle persone che giocano un determinato gioco di carte, con la loro vita, impegni ed interessi e non unicamente devoti al Duel Monsters. Gli scontri sono difficili da giudicare vista la modalità alternativa dei duelli inserita nel film, anche se pertinente con la trama, ma sicuramente sono degni di buone giocate, ragionate e studiate. I personaggi sono caratterizzati in maniera eccellente, inseriti nel contesto della loro vita di tutti i giorni come se fossero persone reali in modo magistrale, permettendo allo spettatore di sentirsi partecipe anch’egli della vicenda. Peccato solo per alcuni piccoli dettagli un po’ discordi dalla logica della serie, che minano un po’ il giudizio dei più precisi e minuziosi, ma che per altri possono essere tranquillamente passabili. Sicuramente da vedere per tutti coloro che hanno visto l’anime originale, praticamente d’obbligo, sperando che faccia rivivere in loro tutte le emozioni che suscitò in me al tempo, un bambino che guardava con ammirazione il suo Mago Nero e che sognava di poter sfidare qualcuno in un vero duello una volta cresciuto.

Yu-Gi-Oh! Il Lato Oscuro delle Dimensioni
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Voto 9
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