Il mondo di Horizon, approfondito prima da Zero Dawn e poi dall’appena giunto sul mercato Forbidden West (qui la nostra recensione) racconta di scenari post-apocalittici in cui le macchine sono portate a salvare quel che resta della Terra, seppur con qualche ostacolo nel mentre. Ma cosa succederebbe se il gioco avesse previsto una piccola parte del futuro del pianeta?
Per fortuna, non siamo davanti a un’apocalisse irreparabile come quella della saga di Guerrilla Games, ma degli scienziati hanno già pensato alla soluzione da applicare nel caso in cui questa si facesse viva. Esatto, stiamo parlando proprio di macchine animali simili a quelle viste in Horizon Zero Dawn e Forbidden West pensate per combattere i cambiamenti climatici, riabilitando foreste con tre diversi modelli.
Si tratta di (traduzioni non ufficiali NdR) Chunk, il falciatore, Dixon, il piantatore e Rikko, il controllore. Ognuno è pensato per operare sia singolarmente che in simbiosi con gli altri, adattandosi in base alla parte del mondo in cui si trova.
Questi prendono il nome di Forest Ranger Druids, e finiscono inevitabilmente per somigliare ai gioiellini pensati dallo sviluppatore dei SIE che ha ammaliato milioni di giocatori con i propri robot e con l’open world visto in Horizon. Ovviamente, non sembra che al momento i nuovi robot abbiano voglia di prendere il controllo del pianeta e colonizzarlo, e anzi pare che per il momento si possa parlare di pericolo scampato.
Come potete vedere nelle immagini presenti nell’articolo, i colleghi di TheGamer hanno pensato anche ad alcune somiglianze visive, seppur i robot animale di Horizon risultino ovviamente molto più complessi, sia esteticamente che nelle funzioni, trattandosi di un progetto non pensato per essere davvero realizzato.
Approfittando dell’argomento, vi rimandiamo al nostro articolo in cui abbiamo approfondito tutte le funzioni delle divinità di GAIA, a cui potete accedere attraverso questo link.