Russell Lees: morto il veterano di Assassin’s Creed che lavorò a Valhalla

Russell Lees, talentuoso scrittore che ha lavorato alla serie di Assassin's Creed e contribuito alla creazione di Valhalla, è da poco morto.

Andrea Pellicane
Di Andrea Pellicane News Lettura da 2 minuti

Come purtroppo riportato sulle piattaforma di Twitter, Russell Lees è morto, stiamo parlando di un grande scrittore e Narrative Designer di Ubisoft, che ha infatti collaborato alla creazione delle serie di Assassin’s Creed e Far Cry, e tra le altre cose lavorato anche al più recente Valhalla.

A riportare il tutto è stato Darby McDevitt, il quale ha spiegato come i suoi colleghi abbiano perso non solo un grande membro della software house, ma anche un amico, che ha contribuito indelebilmente a creare la saga che moltissimi giocatori amano.

Come spiegato sulle pagine di Eurogamer, Russell Lees ha contribuito alla realizzazione di una miriade di missioni e trame per la serie principale di Ubisoft, anche se in realtà ha dato il suo contributo anche nello sviluppo di Far Cry New Dawn e Watch Dogs 2,  seppur il suo focus fosse sul mondo degli assassini all’interno del grosso studiod di sviluppo.

Trovate qui di seguito il post tradotto di Darby McDevitt:

https://twitter.com/DarbyMcDevitt/status/1479214485797801986

Abbiamo perso un caro amico e un collega brillante questa settimana.

Lo scrittore e Narrative Designer Russell Lee è stato parte delle famiglie di Far Cry e Assassin’s Creed per oltre 10 anni.

Tutti coloro che hanno lavorato con lui possono testimoniare la sua pazienza, generosità, passione e il suo spirito mite.

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Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.