Durante la giornata di ieri, la polizia turca ha arrestato 40 persone che sembrerebbero invischiate in un presunto sistema di riciclaggio di denaro sfruttando la piattaforma digitale Twitch, con una cifra che si avvicinerebbe addirittura ai 10 milioni di Dollari. Questi arresti sono stati effettuati in undici province del paese (la Turchia), e le indagini sono ancora in corso.
Stando a quanto riportato dalla Demirören News Agency, i sospetti sarebbero stati accusati di utilizzare carte di credito rubate per acquistare dei Bits, ovvero la valuta virtuale della piattaforma streaming viola. Lo step successivo sembrerebbe vedere questi Bit donati agli streamer, i quali poi avrebbero pagato ai truffatori con del denaro vero tra il 70 e l’80% della valuta.
Dai primi dati, oltre al un giro di denaro che si avvicina alla cifra citata, sembra che tale operazione sia in atto da parecchio tempo, almeno 2 anni.
Gli arresti effettuati sono stati il frutto delle investigazioni attuate dall’ufficio del procuratore capo, e tra le persone indicate come sospetti tra questi ci sarebbero anche dei minori.
L’allerta è nata un anno fa quando degli streamers da meno di un centinaio di spettatori hanno cominciato ad ottenere un quantitativo di denaro molto grande e sospetto per i numeri del canale, ma tali considerazioni sono state indicate come voci da forum, almeno fino ad ora. Prima ancora, circa un mese, uno degli streamer di Twitch più famosi in Turchia (Ahmet “Jahrein” Sonuç) aveva twittato di essere in possesso di un documento che provava che alcuni Bits venivano anonimamente elargiti tramite delle carte di credito rubate.
Le indagini procederanno nei prossimi giorni, e probabilmente verranno forniti nuovi dettagli. Data la “semplicità” dello schema, viene però naturale la domanda e il sospetto che quello turco possa non trattarsi di un caso isolato, e che magari anche in altri paesi possano essere presenti truffe di tale entità.