Sabato 23 ottobre abbiamo partecipato all’evento di presentazione ufficiale di Hydroracers: The Schneider Trophy Epic, il nuovo progetto lanciato da Max Pinucci, il creatore di Airsphip: Norh Pole Quest. L’evento, tenutosi a porte chiuse, è stato ospitato nella meravigliosa location del museo storico militare di Vigna di Valle, all’interno di un vasto hangar al cui interno erano conservati dei meravigliosi idrovolanti.
Questo nuovo e ambizioso progetto mira a farci rivivere su di un tavolo da gioco il mito della Coppa Schneider, una delle competizioni più meravigliose e pericolose che si sono perse nel corso della storia. La data del 23 ottobre non è stata scelta in maniera casuale, ma è la ricorrenza della 4ª edizione del trofeo. Nel corso della presentazione, si sono alternati ospiti di caratura internazionale che hanno omaggiato la storica competizione, raccontandoci fatti e aneddoti davvero interessanti. Nel corso della serata, si sono avvicendati oltre a Max Pinucci il Gen. Giovanni F. Adamo, Gregory Alegi, Andrea Angiolino, Col. Rosario D’Auria, Gen. Basilio Di Martino, Hideaki Ozawa (con una clip), François-Gilles Ricard, Gen. Sergio A. Scalese. L’obiettivo è stato quello di farci capire quanto potessero essere interessanti agli inizi degli anni ’30 questo tipo di competizioni.
Come ogni progetto di Max Pinucci, viene prima la parte culturale e storica che quella ludica, utilizzata in maniera “secondaria” per darci nozioni su quello che la storia ha travolto e cercato di nascondere negli annali. In questo contesto è stato meraviglioso capire come ai tempi la Coppa Schneider fosse un premio dall’incredibile caratura, al punto tale che in molti hanno donato la vita per partecipare e vincere l’ambito trofeo. Grazie a questi racconti abbiamo capito perfettamente quanto fosse ancora lontana la conquista del cielo negli anni ’30, e non per niente tutto l’hype che oggi ruota attorno agli sport più comuni era interamente incentrato su quelle meraviglie che si davano battaglia in cielo, in cerca di gloria. Il mondo degli Idrovolanti è sicuramente rimasto sommerso dalle tecnologie moderne, ma continua a nascondere un incredibile fascino.
Siamo rimasti di stucco nel sentire certe storie, i record e le follie fatte pur di avvicinarsi alla vittoria, tutti questi racconti hanno nutrito la nostra curiosità ed è per questo che non vediamo l’ora di poter acquistare il titolo. Hydroracers è un progetto particolarmente intrigante, poiché Max Pinucci ha cercato collaborazioni di altissimo profilo, come quella stretta con l’Aeronautica Militare (per quanto riguarda lo studio e l’approfondimento storico) o con il disegnatore Hideaki Ozawa, fino ad arrivare a Platypus Games, team occupatosi della realizzazione del gioco da tavolo. Proprio per questo, il titolo verrà venduto con un libro di grande respiro editoriale (frutto di una collaborazione internazionale che segue il successo di Airships | Designed for greatness, the illustrated history), il gioco da tavolo, modellini di idrocorsa in scala 1:144 e una mostra multimediale ispirati alla storia del Trofeo. Come spiegato proprio durante l’evento, Hydroracers è insomma:
“Un progetto di cultura aeronautica per ricordare la storia, i piloti, le macchine, l’epopea degli idrovolanti che gareggiarono nell’epoca d’oro dell’aviazione”.
Il grande Max ha già dimostrato al mondo di saper appassionare gli utenti con aspetti storici poco noti ai più, l’aver conosciuto il suo primo titolo ci ha fatto capire con quanta cura e con quanta meticolosità sia stato realizzato il tutto. Sentirlo raccontare e leggere i suoi scritti è veramente un qualcosa che riesce a sconfinare dall’universo dei board games, ma che troviamo perfettamente in tema con questo mondo. La parte ludica è spesso stata utilizzata per l’apprendimento (soprattutto per i bambini), il gioco punta ad accompagnarci passo passo piuttosto che fare banalmente da contorno alla vasta mole di nozioni storiche che potremo acquisire. La serata è stata utilizza principalmente per presentarci gli aspetti storici del gioco e purtroppo non abbiamo ancora avuto modo di provare o conoscere le dinamiche di questo Hydroracers, l’unica cosa che sappiamo è che si ispira al più noto Wings of War e ciò ci fa davvero ben sperare. Continuate a seguirci se volete conoscere tutti gli sviluppi su Hydroracers: The Schneider Trophy Epic.