Quando si parla di James Bond, di 007, non si può non parlare di Ian Fleming, il suo creatore. Era il lontano 1953 quando il celebre scrittore diede vita a questo personaggio leggendario, ad un vero e proprio simbolo, ora lontano anni luce dalle sue origini, non soltanto di un certo stile di vita e gusto, ma anche di un vero e proprio genere. Dalla carta stampata l’elegante agente segreto al servizio di sua maestà e del MI6 è in seguito approdato nel mondo del cinema. È stato infatti quest’ultimo medium a lanciarlo in toto, presentandolo al grande pubblico, consentendogli di uscir fuori dalla sua precedente nicchia letteraria. Il successo pressoché immediato, quindi, condusse ad una produzione cinematografica estremamente longeva, con la bellezza di circa 25 pellicole all’attivo, e ad un posto d’onore nell’immaginario contemporaneo.
Tutti conoscono James Bond, lo stesso personaggio che nel corso degli anni è stato interpretato da una manciata di attori che hanno contribuito alla gestazione del mito (Sean Connery, George Lazenby, Roger Moore, Timothy Dalton, Pierce Brosnan e Daniel Craig). La fama, quindi, non ha spinto soltanto verso il cinema ma anche verso il mondo dei videogiochi. Moltissimi sono stati anche i tie-in ispirati e costruiti intorno alle avventure dell’agente segreto, alcune apprezzate ed altre totalmente demolite per il loro livello generale. In occasione dell’uscita, questo 30 settembre, dell’ultimo film della saga No Time to Die, abbiamo deciso di raccogliere i dieci videogiochi che nel corso del tempo hanno reso maggiormente onore al personaggio. Eccovi la lista dei 10 migliori videogiochi ispirati a James Bond secondo Game Legends, ricordandovi che sono elencati in ordine sparso, non trattandosi di una classifica:
1
James Bond 007
James Bond 007 è un titolo del 1997 uscito su Game Boy. La sua uscita passò piuttosto in sordina, come anche il suo valore. Si tratta di un titolo estremamente classico nella sua struttura ed estetica, riallacciandosi alle dinamiche di gameplay tipiche dell’epoca di uscita. Il fatto che sia in bianco e nero non aiuta sicuramente un approccio contemporaneo, anche se tutto il citazionismo contenuto al suo interno e i vari minigiochi sanno riscaldare senza dubbio il cuore degli appassionati. Muoversi nei panni di un James Bond in versione portatile, inoltre, contribuì alla fascinazione generale verso un titolo non troppo innovativo, ma comunque sincero nel suo porsi.
2
Licence to kill
Licence to Kill uscì nel 1989, inizialmente su Amiga, Amstrad CPC, Atari ST, BBC Micro, Commodore 64, MS- DOS, MSX e ZX Spectrum, per poi arrivare anche sul NES. Il titolo traeva la sua ispirazione da 007 – Vendetta privata, attingendo dai suoi dettagli e rimescolandoli in un esperienza rimasta impressa nella mente dei fan storici. Una delle caratteristiche che colpì maggiormente del titolo fu la sua varietà di approcci nel gameplay. Durante l’avventura, costruita su un’estetica a scorrimento verticale e orizzontale, si poteva interagire con vari mezzi offensivi (elicottero, sci, camion…), oltre che muovere il buon James a piedi. La solidità generale dell’esperienza viene quindi dinamizzata da uno sperimentalismo che all’epoca fece presa.
3
007: Agent Under Fire
Agent Under Fire venne sviluppato nel corso del 2001 su PS2, Game Cube ed Xbox da Electronic Arts. A livello strutturale di tratta di un fps in prima persona in cui viviamo il tutto attraverso lo sguardo di 007. Differentemente dai titoli precedentemente sviluppati questo non s’ispirò da una delle storie di Fleming o da un film in particolare. Essendo quindi la storia alla sua base originale, le possibilità di approccio diedero ai suoi sviluppatori l’occasione di osare di più e questo lo si nota fin da subito. Il titolo riscosse un discreto successo e merita di essere ancora oggi menzionato.
4
Quantum of Solace
Quantum of Solace trae la sua ispirazione sia dall’omonimo film, sia dal precedente Casino Royale, in cui vediamo il Bond di Daniel Craig (protagonista anche nel gioco). Questa fusione narrativa contraddistingue la longevità degli eventi rappresentati, donando un quadro generale anche apprezzabile nella sua interezza. Sparatutto in prima persona, il titolo uscì nel 2008 su Xbox 360, Playstation 3, Playstation 2, Nintendo Wii, Nintendo DS e Microsoft Windows, riscontrando l’attenzione del pubblico. Fiore all’occhiello di questa produzione fu la partecipazione, in fase di doppiaggio, degli stessi attori dei due film. Degno di menzione anche il comparto online del titolo, pronto ad offrire un’esperienza aggiuntiva e di confronto agli appassionati.
5
The World is Not Enough
The World is Not Enough venne sviluppato poco prima del 2000 e pubblicato da Electronic Arts durante quest’anno. Come sparatutto in prima persona segnò una sorta di ritorno alle origini dei Bond games, riallacciandosi a quelle che erano le dinamiche strutturali di GoldenEye, riecheggiando una nostalgia colta immediatamente dagli appassionati. Gli eventi rappresentati si basano su Agente 007 – Il mondo non basta. All’uscita ne vennero pubblicate due versioni, una su Playstation e una su Nintendo 64. La seconda venne apprezzata maggiormente da critica e pubblico.
6
Tomorrow Never Dies
Ispirato al film Agente 007 – Il domani non muore mai, questo videogioco uscì nel corso del 1999, sviluppato da Black Ops Entertainment e distribuito da Electronic Arts. Diversamente dai precedenti titoli qui gli sviluppatori hanno scelto di staccarsi totalmente dalla struttura fps, optando per uno spara tutto in terza persona. Un scelta di design che comunque non andò ad inficiarne la percezione dal parte del pubblico. Curiosamente si tratta del primo videogioco in cui avremo la possibilità di utilizzare anche un personaggio differente oltre a 007.
7
James Bond 007: Nightfire
Nightmare uscì nel 2002 prima su Game Cube, Playstation 2, Xbox e Microsoft Windows, nel 2003 su Game Boy Advance e nel 2004 su macOS (accompagnato da alcune particolari modifiche, soprattutto dal punto di vista strutturale). Al centro di tutto abbiamo nuovamente il Bond di Pierce Brosnan. Anche qui ci troviamo per le mani un titolo fps (con momenti sviluppati intorno all’utilizzo di particolari mezzi) in cui si verrà coinvolti in una serie di missioni, alternabili con il multiplayer locale. Alla sua uscita i pareri furono vari, presentando comunque un accoglienza pressoché positiva.
8
James Bond 007: Everything or Nothing
Everything or Nothing uscì nel 2003 su Game Boy Advance e nel 2004 su Playstation 2, Xbox e Game Cube. Anche qui la struttura del titolo è molto simile ai precedenti, riportando il giocatore nei panni di un James Bond intento a smascherare i piani di Nikolai Diavolo, accompagnato dai colpi di scena più classici del genere. Si tratta di un fps che si alterna a sezioni di guida. L’adrenalina la fa sempre da padrona in un’esperienza che in generale raccolse i consensi dell’epoca, sia dal punto di vista narrativo che estetico.
9
GoldenEye 007
Con GoldenEye 007 ci troviamo davanti a un lavoro fondamentale non soltanto per la saga di James Bond ma per la stessa storia dei videogiochi. Sviluppato da Rare, uscì esclusivamente su Nintendo 64 nel 1997, ispirandosi all’omonimo film del 1995. È proprio da questo videogioco che moltissimi altri successivi s’ispirano. La sua struttura da fps non fu centrale soltanto per la saga in sé ma, per quello che rappresentò a livello di medium. L’importanza di questo sparatutto risiede nel fatto che riuscì a sfruttare e dimostrare le potenzialità delle home console dell’epoca, a discapito dei PC. Innovativo anche nell’approccio alla campagna offerta al giocatore, campagna disegnata attraverso una visione autoriale. Anche l’introduzione delle sue dinamiche stealth segnò le basi del genere, tenendo sempre a mente anche il suo multiplayer locale.
10
GoldenEye 007 (2010)
Si tratta semplicemente di un “restauro” di quella che fu l’omonima pietra miliare su Nintendo 64. Uscì nel 2010 su Nintendo Wii e DS, per poi ricevere una remaster nel 2011 su Playstation 3 e Xbox 360. Il titolo è lo stesso identico del passato (l’unica differenza è il James Bond protagonista, qui quello di Daniel Craig), soltanto delineato da uno svecchiamento che senza dubbio ne valorizza peculiarità e sembianze. Un must have per tutti gli appassionati di 007.