Risolvere i bug dei propri giochi, per gli sviluppatori di Google Stadia, sarà d’ora in avanti un vero e proprio problema. Da quando Google ha chiuso i propri studi di sviluppo, infatti, nessuno dei developer potrà più mettere mano ai titoli, e di conseguenza qualsiasi tipo di problema o bug rimarrà così com’è. Journey to the Savage Planet, recentemente, ha riscontrato diverse problematiche, che purtroppo, al momento almeno, non potranno essere risolte.
La scoperta è stata fatta da un utente di Stadia che ha chiesto assistenza alla piattaforma per poter appunto giocare a Journey to the Savage Planet. Il supporto di Google lo ha rimandato al publisher, 505 Games, che però gli ha spiegato come il codice del gioco e i dati della versione Stadia siano in mano a Google e non a loro. Typhon Studios è stato il primo studio acquisito da Google, ma con l’effettiva chiusura gli sviluppatori sono stati licenziati come tutti gli altri. Per gli utenti che stanno ancora giocando su Stadia, tuttavia, ciò ha causato un po’ di problemi, perché non c’è nessuno che possa sistemare i loro giochi. L’utente ha risposto a 505 Games spiegando di averli contattati su suggerimento di Google. Al che il publisher ha dato una spiegazione più esaustiva, ossia che il colosso di Mountain View si è occupato del port in prima persona, avendo acquisito lo sviluppatore Typhoon Studios nel 2019, e pubblicandolo sotto etichetta Stadia Games and Entertainment. Sostanzialmente 505 Games non può proprio intervenire su quella versione, su cui non ha più alcun diritto.
“Sfortunatamente, non c’è niente che possiamo fare da parte nostra in questo momento poiché tutto il codice di gioco e i dati su Stadia sono di proprietà di Google“, ha detto in una e-mail lo staff dell’assistenza di 505. Se siete quindi possessori di Stadia, al momento, sembra che dobbiate tenervi i bug. Google non sembra avere più dipendenti in grado di aggiustarli.