Darkest Dungeon: The Board Game – Analisi delle meccaniche di gioco

Scopriamo le dinamiche di base di Darkest Dungeon: The Board Game! Titolo che promette di assestarsi su standard di primissimo livello!

Alessio Cialli
Di Alessio Cialli - Senior Editor Analisi Lettura da 7 minuti

Mythic Games Inc. dopo il fortunato lancio di Hel: The Last Saga, torna con un altro titolo sull’ormai nota backery Kickstarter, questa volta però ispirato ad un famoso videogame, ovvero Darkest Dungeon: The Board Game. Dal giorno di lancio ad oggi vi abbiamo già segnalato e abbiamo già sciorinato tutto quello che c’è da sapere sulla campagna Kickstarter che nel momento in cui vi scrivo ha quasi raggiunto i due milioni di dollari, proprio per questo è giunto il momento di analizzare la parte più importante di tutte: le meccaniche di gioco. Per chi se non lo conoscesse, vi ricordiamo che questo titolo è tratto dal fortunato videogioco sviluppato da Red Hook Studios e pubblicato nel 2016. Vista la sua natura, possiamo tranquillamente ammettere che il titolo originale si poteva prestare bene alle dinamiche di un board game, e per fortuna Mythic Games ha esaudito questo nostro desiderio.

Affrontiamo il Labirinto Oscuro

Darkest Dungeon: The Board Game è un titolo che va da 1 a 4 giocatori, che secondo la società dovrebbe avere una durata di 90 minuti (stima molto al ribasso secondo me). I giocatori dovranno incarnare degli avventurieri, ognuno dei quali con caratteristiche e capacità uniche. L’obiettivo dei giocatori sarà quello di liberare alcuni luoghi oscuri da mostri e boss potentissimi che li abitano. I giocatori si dovranno districare in un’avventura lunga 11 episodi e 4 atti. Sarà fondamentale investire le ricompense per potenziarsi e aumentare le proprie statistiche fino a quando non si sarà pronti per affrontare il Darkest Dungeon.

La prima raccomandazione che fanno gli autori è quella di non affezionarsi troppo al proprio personaggio, perché questo potrà morire, o peggio, farsi pervadere dalla follia. Questo non vi catapulterà fuori dal gioco, ma vi consentirà all’accesso ad eroi di backup. Attenzione però, perché gli eroi non sono infiniti! Al netto di ciò, sappiate che quando la compagnia non potrà più arrivare ad essere formata da 4 giocatori, il gioco terminerà e dovrete riprendere l’avventura.

Come vi abbiamo detto all’inizio, i giocatori dovranno prima affrontare tre atti liberando il borgo, e solamente dopo aver liberato l’area avranno la possibilità di affrontare l’ultimo e difficile atto. Ogni eroe possiede una carta nella quale vengono descritte tutte le sue caratteristiche: livello, nome, slot accessori, capacità del borgo, vita e movimento. Prima di iniziare una missione si dovrà pescare una carta Boss. Quest’ultimi sono di tre livelli e possono direttamente influenzare il dungeon che andrete ad esplorare. Insieme alla carta Boss, si dovranno pescare le carte missione, solamente una volta concluse si potrà recuperare un tot di punti esperienza, permettendo ai vostri eroi di salire di livello. Infine si dovranno scegliere 3 abilità su 7 per ogni eroe, prima di entrare nella missione.

Una volta entrati nel primo dungeon con i nostri personaggi, che vi ricordiamo essere delle meravigliose miniature realizzate in maniera tale da seguire fedelmente lo stile del videogioco, i giocatori dovranno scegliere due delle azioni disponibili: muoversi, analizzare l’ambiente, cambiare la propria posizione o addirittura utilizzare un’abilità. Nel corso di ogni dungeon si affronteranno innumerevoli nemici e la strategia la fa da padrone. Alla fine di ogni missione i giocatori dovranno curarsi, riprendersi dallo stress e conoscere ogni luogo del borgo.

Combattiamo per liberare il borgo

Ci sono momenti in cui un eroe deve fare il proprio dovere… e in Darkest Dungeon sarà sempre così. Quando si entra in combattimento con i nostri nemici, l’iniziativa si decide pescando una carta che ci dirà se giocare con gli eroi o con i mostri. Nel corso del nostro turno i giocatori potranno decidere di fare due azioni tra: muoversi, Interazione, Cambiamento di Postura e Utilizzo abilità. La postura è una dinamica importantissima, perché ogni postura ci indicherà quali abilità poter utilizzare. State molto attenti perché i mostri sono in grado di attirarvi verso di loro o di celare delle brutte sorprese.

Una volta deciso di lanciare un abilità, il giocatore lancerà il d10 d’attacco. In questo momento si dovranno leggere le carte degli eroi, dove ci verrà indicata sia la precisione dell’attacco che la potenza. La precisione andrà sottratta al numero di Schivata del bersaglio per determinare se il nemico viene colpito e quanti danni gli vengono inflitti. Questa è una dinamica molto semplice da apprendere, ma anche molto randomica, cosa che allungherà sicuramente la durata delle partite.

Avere degli scontri fortunati sarà importante, come sarà fondamentale affrontare ogni dungeon in maniera precisa, così da non disperdere le proprie energie (scorte di provviste), perché il titolo è pieno di status da tenere sotto controllo, per non perdere il controllo del proprio eroe. Questa è una dinamica interessante, perché ci fa capire quanta pressione sentono gli impavidi eroi che hanno intrapreso la missione di liberare il borgo dalle forze del male.

Purtroppo non abbiamo avuto ancora l’opportunità di provare il titolo e di affrontare tutte le missioni e i 4 atti, ma siamo più che fiduciosi nella grande riuscita del prodotto, perché la qualità a cui Mythic Games ci ha abituati, unita alla bellissima atmosfera di Darkest Dungeon, sono delle garanzie a cui difficilmente non si potrebbe dar fede. Il colpo d’occhio è davvero magnifico, non c’è veramente nulla da dire: le tessere del dungeon, le carte degli eroi o dei mostri, ogni singolo pezzo è realizzato con una precisione maniacale, rispettando lo stile unico del videogame. Appena lo avremo sotto mano, ci dedicheremo come sempre ad una prova pratica e alla consueta recensione del prodotto! Nel mentre, se siete curiosi di saperne di più, vi rimandiamo alle regole del gioco in italiano altra piccola chicca da non sottovalutare.

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Senior Editor
Eclettico personaggio, ha iniziato la sua carriera videoludica con un Commodore 64. Si consacra nei titoli Platform, Stealth e GDR. Titolo preferito: Alex Kidd in Miracle World "Sega Master System", gioco più vecchio di lui!