Sin dal suo lancio originale nel 2013 per Wii U, Pikmin 3 è riuscito a mettere in mostra una grande personalità e passione. L’opera diretta da Shigefumi Hino e sviluppata dal team di Nintendo EAD ha saputo rispecchiare non solo la qualità di una serie che ha già saputo offrire due ottimi capitoli su Gamecube, ma anche come Wii U possieda nella sua libreria diversi prodotti da non sottovalutare per gli appassionati del settore. La storia e il mercato non sono stati però gentili con la settima generazione casalinga di Nintendo, e per questo molti interessanti prodotti non hanno potuto ottenere la giusta visibilità dal grande pubblico. Per questo motivo ci ritroviamo oggi a parlare di Pikmin 3 Deluxe, edizione riveduta e corretta di questo particolare RTS adatto a ogni genere di età e in arrivo sulla ben più fortunata consoli ibrida di Nintendo.
Il ritorno di un piccolo capolavoro
Il terzo capitolo di questo franchise racconta quindi la disavventura di tre abitanti del pianeta Koppai che, a causa di una tremenda scarsità di risorse alimentari, partono verso il cosi nominato PNF-404. Purtroppo succede qualcosa d’imprevisto nell’atterraggio, dividendo in questo modo il piccolo trio di protagonisti. Da questo punto in poi prendiamo il controllo di Alph, il piccolo ingegnere della spedizione e che comincia quasi immediatamente a cercare il capitano Charlie e quella mangiona di Brittany. La trama principale si presenta quindi praticamente invariata, almeno fino al punto in cui incontriamo il minaccioso e poco luminoso Fantastrello.
L’ossatura del gameplay rimane principalmente quello che abbiamo potuto apprezzare ormai ben sette anni fa, ma con alcune piccole aggiunte per facilitare il gioco a una fascia di giocatori meno esperta. La storia si struttura quindi in giornate, in cui il nostro compito è quello di non solo completare la missione di turno ma anche raccogliere ogni genere di frutta possibile, trovare ogni genere di collezionabili o segreti nel mondo di gioco e sconfiggere i nemici che vogliono mangiare i piccoli Pikmin. Le giornate hanno una durata ci circa quindici minuti ciascuna, in cui bisogna completare il tutto prima che la notte sopraggiunga e mostri sempre più pericolosi percorrono il pianeta. Per affrontare le giornate bisogna possedere abbastanza cibo commestibile, per permettere ai nostri protagonisti di sopravvivere in questo pericoloso mondo. Per quanto riguarda i sopracitati Pikmin, questi si rivelano il il cuore dell’intera esperienza – non a caso danno il nome dell’intero franchise – e ne sono presenti di 7 tipi diversi: Rosso, Blu, Giallo, Alato, Roccioso, Bianco e Viola. Tutte queste versioni possiedono abilità speciali molto semplici da identificare e ricordare, che servono a completare nel migliore di modi ogni genere di modalità presente in questo prodotto.
Nel gameplay è però possibile notare alcune piccole differenze non presenti nella versione originale di Pikmin 3. Più precisamente si parla di alcune piccole funzioni inserite per aiutare il videogiocatore in difficoltà, riuscendo a facilitare il compito dei tre piccoli astronauti. Alcune di queste caratteristiche sono sia quella di essere guidati da una vera e propria linea verso la destinazione dell’obbiettivo, oppure quella in grado di richiamare tutti i Pikmin dispersi nella mappa del livello. Inoltre, è presente un nuovo sistema di puntamento che facilità di gran lunga l’aggancio del proprio obbiettivo. Tutte queste piccole aggiunte sono in qualche modo secondarie e possono tranquillamente essere ignorate, ma sono particolarmente invasive all’interno dell’opera e potrebbero dar fastidio al giocatore che non ne vorrebbe usufruire. Pikmin 3 Deluxe, in sé, non è neanche invecchiato male o nemmeno risulta particolarmente semplice nel suo svolgimento, quindi queste aggiunte sono sì apprezzate, ma non indispensabili per il prodotto.
Olimar e Louie all’avventura per la terza volta
Una delle più grandi novità di questo Pikmin 3 Deluxe è la modalità storia extra, che presenta la possibilità giocare nuovamente nei panni di Olimar e Louie. A dir la verità i due eroi erano già comparsi nel titolo originale attraverso il pacchetto DLC a loro dedicato, ma qui troviamo una vera e propria modalità storia a loro dedicata. Attualmente non è stata possibile provarla per intero, ma le prime tre missioni di questa parte completamente inedita non hanno un level design degno del resto del gioco. Ci ritroviamo, infatti, davanti a veri e propri tutorial della modalità missioni, in cui bisogna raccogliere un determinato numero di frutti, entro il tempo limite, in sezioni rimpicciolite delle mappe presenti nel gioco principale. Le cutscene a cui abbiamo potuto assistere all’interno di questa modalità non sonoinedite, visto che nel gioco originale erano presenti come collezionabili segreti da scovare.
Una grossa aggiunta di questa versione del prodotto è però la possibilità di giocare tutte le modalità in multiplayer. Nel prodotto originale la storia è stata pensata e ideata esclusivamente per un’esperienza completamente single player, mentre per l’occasione il team l’ha adatta a resa giocabile fino a un massimo di due giocatori. Qui viene sfruttato lo split screen, con una visuale certamente limitata ma che riesce a risultare funzionale e dinamica. Ovviamente anche la sopra citata storia extra è tranquillamente giocabile in multiplayer, permettendo un’esperienza di gioco semplificata e particolarmente divertente rispetto a quella dei giocatori solitari. Un’aggiunta sicuramente gradita, che renderà felice ogni genere di fan che ha sentito questa mancanza nella pubblicazione originale.
Un gradito ritorno
Pikmin 3 Deluxe si presenta quindi come un porting espanso dell’originale prodotto del 2013, visto che a livello grafico e di prestazioni non si presentano grandi novità. Il gioco artisticamente pare praticamente lo stesso, con uno stile che è riuscito a resistere più che degnamente allo scorrere del tempo. Visivamente parlando, quindi, questo Pikmin 3 risulta ancora irresistibile sia in modalità portatile che casalinga. L’imput dei comandi è invece stato riproposto molto bene sia con i Joy-Con che con il Pro Controller, mostrando un lavoro di ottimizzazione ben realizzato dal team di sviluppo di Nintendo che se ne è occupato. Purtroppo si sente la mancanza della combinazione Wii Mote + Nunchuck e la possibilità di osservare in ogni momento la mappa sul gamepad, ma per ovvi motivi non si è potuto riportare questa caratteristica in questa versione. In ogni caso, non abbiamo ancora potuto provare con attenzione le modalità bingo e missioni dell’opera così come l’effettiva differenza offerta del nuovo sistema di difficoltà, ma se siete interessati la compagnia ha da poco annunciato una demo che vi permette di sbloccare il livello di difficoltà più arduo, della storia principale, al vostro primo avvio del gioco completo.
Questo piccolo capolavoro ha quindi una secondo possibilità di risplendere grazie a Switch, dimostrando così a molti giocatori che anche nel 2020 ha ancora molto da offrire. Per comprendere se le aggiunte inserite giustificano ai fan di lunga data di tornare su questo ottimo prodotto, ma anche solo sapere che molti giovani giocatori hanno la possibilità di conoscere il brand con questa edizione è una gioia per gli orecchi. Pikmin è un franchise che non è mai riuscito a lanciarsi nel cuore del pubblico di massa, ma forse con questa edizione riveduta e corretta del terzo capitolo potrebbe succedere l’impensabile. Appuntamento quindi alla recensione!